"Schiavitù per immigrati": Procura di Vicenza contesta l'associazione a delinquere per volantinaggio in città. Il Fatto documenta mentre GdV "ravana" su profughi e Sky...
Domenica 12 Agosto 2018 alle 21:14 | 0 commenti
Avete notato l'invasione di volantini nelle cassette delle lettere o in quelle pubblicitarie divenute “viraliâ€? La crisi dei quotidiani di carta, a Vicenza come in tutta Italia, pare ormai irrefrenabile; ma per i giornali pubblicitari non c'è crisi. Ce ne sono di tutte le tipologie, soprattutto dei supermercati. E a portarli sono nella maggior parte dei casi immigrati con vecchie "biciclettine". Un'inchiesta da poco conclusa, come riporta Il Fatto Quotidiano, dalla Procura di Vicenza ha contestato l’associazione per delinquere a una organizzazione in città . Questa sì con fondamenta solide e preoccupanti, caro GdV e tutti gli altri giornali che hanno ripreso l'intervento della Procura sulla non-notizia della vicenda profughi-Sky.Â
Mentre i "ravanatori vicentini di notizie" di Marino Smiderle informavano "quelli che ancora credono valga la pena spendere 1,40 euro per acquistare un quotidiano" che li (dis)informa sullo "Sky degli africani", i colleghi di fuori città de Il Fatto, che costa solo 10 centesimi in più, hanno tirato fuori, in due pagine dal titolo "Il caporalato che non sospetti, Schiavi. Lavoro nero dal nord al sud", non un dossier senza reati (e senza calcio soprattutto) ma una chiusura di indagini della Procura locale su uno dei sempre più frequenti casi di caporalato al nord, di cui forse gli imprenditori (senza "im") locali non amano si parli sul quotidiano di Confindustria Vicenza.
Nell'articolo odierno di FQ viene, infatti, descritta, sulla base delle indagini dei pm, una nuova forma moderna di schiavitù, che impone di lavorare dalle 15 alle 20 ore al giorno sulle strade, per sei giorni la settimana (il lunedì le cassette sono vuote...) per uno stipendio compreso tra i 500 e i 700 euro mensili, pagati in parte in contanti. I lavoratori, scrivono i magistrati, erano “sotto continua sorveglianza, costretti ad abitare in luoghi fatiscentiâ€. L’organizzazione agiva attraverso varie società di distribuzione di materiale pubblicitario, commettendo “una serie indeterminata di delitti, quali sfruttamento del lavoro, estorsioni, evasione fiscale, truffa, falsiâ€. Gli sfruttati vittime sono cittadini stranieri con documenti irregolari, “privi di mezzi di sussistenza alternativiâ€. Lavoratori ricattabili, gestiti dai caporali “anche con violenza, la minaccia di licenziamento e di violenze fisiche in caso di rivelazione alla forze di polizia delle reali condizioni di lavoroâ€.
Quando iniziavano a distribuire i volantini, fa notare infine FQ, i caporali trattenevano i documenti d’identità , il bene più prezioso per un migrante e per il cui ottenimento senza i ritardi biblici del sistema hanno protestato i profughi del Centro San Paolo davanti alla questura di Vicenza, al centro del polverone su Sky.
Motivazione passata, purtroppo, in secondo piano.
Come questa inchiesta sui volantini.Â
Ps: i volantini pubblicitari non pubblicizzano Sky...Â
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.