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Le porte girevoli da Bankitalia a BPVi c'erano, eccome: lo confema la smentita di Ignazio Visco, lo "documenta" a Pier Ferdinando Casini un ex dirigente di via Btg Framarin

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 1 Novembre 2017 alle 14:38 | 0 commenti

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Le porte girevoli denunciate dallo stesso presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche Pier Ferdinando Casini, quelle da cui si usciva da Banca d'Italia per entrare negli istituti prima "vigilati, segnatamente nella BPVi di Gianni Zonin, non sono un fenomeno esclusivo in questo mondo regolato da soldi e interessi personali e non, almeno, anche generali. Che un calciatore alla Higuain o alla Neymar lasci il club, che fino al giorno prima dispensava di baci e abbracci, è cosa a cui abbiamo fatto il vezzo così come abbiamo fatto, peggio ancora, l'abitudine ai sindacalisti che, dismessi i panni di difensori dei lavoratori, assumono posizioni di vertice e magari nelle stesse aziende, pubbliche e private, che prima "combattevano" .

Per fare un esempio ulteriore, poi, delle porte girevoli più utilizzate, per non parlare di magistrati e giornalisti abituati a diventare colleghi dei politici sui quali prima "indagavano, che dire dei parlamentari che cambiano casacca un giorno sì e l'altro ancora in base a cariche e incarichi promessi e mai rispettando quello che doveva essere il mandato conferito dai loro elettori?

Da questo malvezzo, che spesso sconfina nel malfatto e che Casini insieme a Renzi e Orfini ha denunciato anche per gli ispettori della Vigilanza di Palazzo Koch, ci ha tenuto a dissociarsi fermamente l'entourage del confermatissimo Ignazio Visco, a dispetto di una sfiducia generale di cui la mozione tanto discussa del Pd, di fatto contro sua conferma e approvata invano dalla Camera dei deputati, è solo la punta emergente dell'icerbeg: "nessuno degli ex dipendenti della banca assunti dalla Banca Popolare di Vicenza è stato ispettore nella banca veneta. Nessun caso di porte girevoli: stop alle illazioni", c'era scritto nella nota diffusa da Bankitalia il 30 ottobre sera come se i tre casi, a cui ha fatto riferimento il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri e che sono quelli di Giannandrea Falchi, Luigi Amore e Mariano Sommella, tutti passati alle dipendenze in ruoli di rilievo di Gianni Zonin.

Se gli uomini di Visco difendono l'ex banca centrale e i loro ex colleghi con l'affermazione che Giannandrea Falchi, capo segreteria del Direttorio durante la gestione di Mario Draghi, non avesse ruoli ispettivi e come se un personaggio del suo livello non potesse avere influenze  e "compiti" ancora maggiori, è la stessa Bankitalia a confermare che Amore e Sommella erano, sì, ispettori della Vigilanza ma mai avrebbero esercitato le loro funzioni sull'istituto vicentino e su sue controlalte come se le loro relazioni con i colleghi che hanno "visitato" via Btg Framarin, per nulla potessero interferire.

La Banca d'Italia ha ritenuto, così, di smentire il fatto che alcuni suoi funzionari (anche ispettori, quindi) siano stati poi assunti dalla Banca Popolare di Vicenza zoniniana.

Ma a tal proposito addirittura un ex dirigente di Via Btg Framarin, stretto collaboratore di Zonin, smentisce la Banca di Visco, e documenta il fatto che ex ispettori sono stati assunti in Popolare subito dopo l'ispezione (insieme a tanti altri ex illustri) in una mail che ha inviato direttamente a Pier Ferdinando Casini e che riportiamo qui, scusandoci di non averlo fatto ieri per... carenza di risorse, con un semplice copia e incolla della mail indirizzata proprio al presidente della Commissione

Da: Roberto Baldassarre
Data: 31 ottobre 2017 08:14:21 CET
A: [email protected]
Oggetto: BANKIT: PORTE GIREVOLI

On.le Presidente Dott. Pierferdinando Casini,
i quotidiani di oggi (31 ottobre, ndr) danno notizia delle precisazioni di Banca d'Italia in ordine alle c.d. "porte girevoli" con la Banca Popolare di Vicenza. I titoli dei giornali sono per una smentita delle Sue affermazioni. Ma così non è. Le invio una precisazione che conferma quando da Ella dichiarato.  Ha ragione a sostenerlo: ci sono state "porte girevoli in Banca Popolare di Vicenza" e a tal proposito Le invio la conferma documentale.
La Banca d’Italia si smarca facendo specifico riferimento agli unici tre nomi fatti in Commissione. Ma altri sono i soggetti (Magistratura, Guardia di Finanza, Prefetti, Ambasciatori, etc.) che sono stati ingaggiati dalla Banca Popolare di Vicenza, Anche provenienti da Bankit e che hanno addirittura fatto parte del Team Ispettivo oggetto di scandalo (2001).
Tra questi il dott. Lucio Menestrina, entrato in Banca Popolare di Vicenza immediatamente dopo la visita ispettiva del 2001. Allego la copia del frontespizio dell’Ispezione della Banca d’Italia condotta alla Popolare di Vicenza nel 2001 che riporta i nomi degli ispettori, tra i quali il citato dott. Menestrina (clicca qui, ndr).
Appena lasciata la Banca d’Italia entra in Banca Popolare di Vicenza a fare, nientepopodimeno, che il CFO ovvero il responsabile finanziario che comprendeva anche la gestione del rischio proprietario, il capitale della Banca, come si può rilevare dal CV del dott. Menestrina inviato a Borsa Italiana.
Con i migliori saluti e auguri di buon lavoro,
Roberto Baldassarre


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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