Le osservazioni al progetto bretella Pasubio del Coordinamento dei Comitati
Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 21:00 | 0 commenti
Riceviamo da Giancarlo Albera e pubblichiamo - Volevo segnalare una diversa posizione, che mira in ogni caso a risolvere il nodo dell'Albera, e dei vari quartieri adiacenti; posizione sostenuta dai tanti abitanti dei 3 quartieri. Nella sola assemblea di Maddalene del 29 gennaio, da voi registrata, erano sicuramente presenti più di 200 persone che volevano esprimersi sulla variante.
"Scaricare" dunque il traffico congestionato della SP 46, ma anche quello proveniente da e per la caserma USA, oggi in uscita su via Del Verme recependo le pressanti richieste più volte espresse dalla popolazione dei quartieri Nord di Vicenza, fatte proprie dai comitati di zona del Villaggio del Sole e di Maddalene (da più di venti anni stanno spingendo per allontanare il traffico dai loro quartieri), opinione condivisa (realizzazione variante) anche dagli abitanti che vivono lungo la direttrice di viale Del Verme (Quartiere Italia-S.Bortolo), il Coordinamento dei Comitati che mira al miglioramento della viabilità , della vivibilità nei quartieri, cercando di difendere le zone residenziali dall'eccesso di traffico ed inquinamento, ha fatto delle osservazioni al progetto della variante alla SP 46 (che pubblichiamo di seguito).
Coordinamento dei Comitati VicenzaÂ
PREMESSAÂ
Già nell’accordo di programma sottoscritto il 23 maggio del 2011 fra ANAS, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comuni di Vicenza e Costabissara, Società Autostrada Brescia-Padova, per la realizzazione della variante alla SP 46, veniva segnalato lo stato di emergenza del traffico cittadino a Nord ed in particolare della congestione lungo l’esistente SP 46, richiamata anche dal contratto di Valorizzazione Urbana del Comune di Vicenza (piano Nazionale per le città ).
Tale emergenza si sarebbe ulteriormente aggravata con l’insediamento della nuova base militare, soprattutto sulle strade adiacenti, quali viale Ferrarin, viale Del Verme e viale A. Diaz. La situazione era nota, tanto che indusse a suo tempo (2007) il Ministero della Difesa a sottoscrivere l’impegno, espresso con una, determina, a prevedere un accesso a Nord della nuova Base, intercettando e convogliando il traffico da e per la caserma, “... sfruttando in prospettiva la Tangenziale Nord in corso di definizione... â€.
A oggi la situazione è questa: esiste la base ma non ci sono le infrastrutture promesse e, quando l'attività all’interno della caserma funzionerà a pieno regime, le cose si complicheranno ulteriormente e l’attraversamento delle strade cittadine soprattutto nelle intersezioni (Ferrarin, S. Antonino, Laghetto) con viale Del Verme si farà più difficile.
Entrando nel merito della nuova arteria progettata da società Autostrade e fatta propria dalla Direzione Centrale Progettazione dell’Anas, il Coordinamento dei Comitati portatore di interessi pubblici collettivi, come da Statuto, intende produrre delle Osservazioni nel merito dell’oggetto. Quanto è stato pubblicato sul sito del Comune (progetto) dal 7-1-2014, non ci ha soddisfatti. Le ns. Osservazioni prevedono precisazioni e modificazioni che riteniamo necessarie, utili alla mobilità più generale e rivolte a risolvere gli annosi problemi dell’incrocio dell’albera, dei quartieri di Villaggio del Sole e Maddalene. Queste richieste di miglioramento rappresentano la condizione perché il Coordinamento dei Comitati possa esprimere parere favorevole al progetto, al fine di evitare che la nuova arteria diventi solo una specie di troncone di autostrada.
    Le funzioni che dovrebbe assolvere, vengono in parte riportate sul sito della Provincia sin dal 2009 e sono sintetizzabili in tre:
·        la necessità sia di ridurre il traffico veicolare che attraversa il centro abitato di Vicenza, che di realizzare adeguati collegamenti tra i principali nodi viari del territorio, in particolare tra i caselli autostradali e le direttrici dei principali collegamenti extracomunali;
·        lo stato di emergenza ambientale in cui versa il territorio cittadino
·        l’esigenza di un collegamento che riduca i punti di conflitto (cittadino) e funzionale(esterno) con gli insediamenti americani: area “Dal Molinâ€, Caserma Ederle, Villaggio della Pace                               Â
L’obiettivo che rimane anche oggi, è quello di completare la dotazione infrastrutturale(circolare), fluidificare il traffico, risolvere i nodi insostenibili (Villaggio del Sole-Maddalene), migliorare le condizioni ambientali circostanti (magari valorizzando il trasporto pubblico) e diminuire i livelli di inquinamento atmosferico.
Oggetto: Osservazioni, al progetto di †1°stralcio - 1°tronco, variante alla S. Provinciale 46 (stralcio A) e 1° stralcio – completamento†progetto definitivo.    Â
Osservazione n. 1 – 1° stralcio - 1° tronco.       Â
Trattasi di “un collegamento preferenziale tra l’autostrada A4 (casello di Vicenza Ovest) ed il Nord della Provincia, in direzione Schio e Thiene†(pag. 2 relazione illustrativa), ulteriormente testimoniato dal fatto che compaiono due uniche intersezioni alle estremità di quel tratto di strada senza sbocchi intermedi (Viale del Sole e SP46). tronco così progettato serve in modo parziale alla città , in quanto potrà alleggerire solo in parte il traffico pesante di attraversamento dei quartieri di Villaggio del Sole, dell’Albera e di Capitello(Maddalene).
Non intercetta e smista il traffico cittadino (“distributoreâ€) e le relazioni tra esso e il territorio dei comuni contermini. Anzi finisce per complicare tali collegamenti dovendo realizzare sottopassi, raccordi involuti e tratti supplementari d’incanalamento del traffico. Inoltre, essendo la carreggiata a due sole corsie, non sarebbe garantita la necessaria sicurezza in caso d’incidente o guasti agli automezzi, tanto più che le banchine non costituiscono “corsia di emergenza†essendo la loro larghezza compresa fra 1,50 m e 1,75 m.; tali dimensioni sarebbero compatibili se la strada fosse a due corsie per senso di marcia. Una sezione stradale di tal genere inoltre, non è sempre in grado di consentire o promuovere l’introduzione di un efficiente trasporto pubblico.     E’ necessario, a nostro avviso, prevedere un’interconnessione tra il traffico del tronco e quello sulla direttrice principale (Biron) che collega la città con il territorio Ovest (Creazzo-Monteviale-Arzignano-Chiampo). Per realizzare ciò, riteniamo debba essere introdotta un’intersezione a quadrifoglio che libererebbe e fluidificherebbe il traffico nelle varie direzioni eliminando tutti i punti di conflitto dei flussi. Ancora, trasformare in maniera analoga, l’intersezione Nord sulla provinciale Pasubio, con un altro svincolo del tipo a quadrifoglio. A tal proposito diventa complementare la necessità che, in corrispondenza delle intersezioni con Biron e Strada Pasubio, siano previste aree verdi di rispetto, di parcheggio scambiatore (funziona da filtro)e per le fermate dei mezzi pubblici cittadini e intercomunali.
Le modalità esecutive del tronco vanno sottoposte a un’attenta valutazione dell’impatto ecologico sulla fauna e sulla flora, garantendo corridoi ecologici propri per l’attraversamento di animali, il rispetto del reticolo idrografico anche minore e altri segni territoriali significativi (capezzagne, rogge) dei territori interessati all’intervento, senza che vi siano interruzioni o intubazioni. Alla stessa maniera dovrà essere rispettata il più possibile la rete viaria agricola in modo da non ostacolare, ma semmai migliorare, i collegamenti e far sì che l’arteria non costituisca una barriera anche per l’attività produttiva agricola. Non si capisce poi perché vi sia un tratto progettato in trincea a beneficio di alcune zone (edificate) e non sia garantita la stessa condizione sulle altre zone poste in fregio alla strada, parimenti edificate, per le quali il progetto prevede invece le barriere antirumore.
La strada dovrà essere concepita materialmente in modo da evitare l’apertura di qualsiasi passo carraio, di nuove attività e costruzioni edilizie poste lungo il bordo della sede stradale che renderebbero rapidamente obsoleto il nuovo tratto stradale di valenza principale. Si propone infine di effettuare l’analisi aggiornata dei flussi, che dovrebbe consentire di anticipare l’eventuale scelta di predisporre e pianificare la scelta della sezione opportuna dell’arteria (B-a 2corsie per senso di marcia) o, se ciò invece non fosse prevista, almeno di contemplare i già menzionati slarghi di servizio, anche per poter ovviare a possibili difficoltà che si potrebbero incontrare lungo il percorso. Sarebbe dispendioso, sia in termini di tempo che di denaro, essere costretti in un secondo tempo, ad effettuare una rivisitazione del progetto, che diventerebbe molto più onerosa.
Osservazione n. 2  – “1° stralcio – completamentoâ€.      Â
Riguarda il suddetto raccordo con la nuova base militare, attraverso la bretellina, della quale, peraltro, non abbiamo il tracciato. Per meglio approfondire la questione, alleghiamo due documenti: le ns. Osservazioni al Piano Interventi (n. 365) protocollate al Comune di Vicenza, affinchè fosse ridotta al minimo la sua lunghezza; il secondo, si riferisce alla Determina del 17-7-2007, prodotta dal Ministero della Difesa a seguito del ns. ricorso al TAR, che poneva come condizione dirimente alla realizzazione della base militare â€... la collocazione dell’accesso all’area della base nella parte Nord della stessa ...â€. La realizzazione della bretellina di accesso comporterà comunque un impatto sul territorio di notevole consistenza essendo il dislivello fra argine-campagna strada notevole e tale da comportare un esteso rilevato (riporto) e/o la costruzione di costosi manufatti (rampe e svincoli) di raccordo alla caserma. Andrà quindi valutato il fatto che tale strada sottrarrà ulteriore territorio alla città , per cui, diventerebbe più utile prevedere un punto di raccordo tangenziale-base breve, a Nord e magari con un percorso quasi interamente all’interno della base stessa.                                                                                                                                                          Â
Concludendo riteniamo sia possibile intervenire sulla qualità di quella strada (I stralcio), migliorando le condizioni ambientali circostanti e cittadine tutte, ottenendo la valorizzazione dei trasporti e dei servizi pubblici, fluidificando il traffico, recuperando il carattere radiale delle direttrici viarie principali che collegano storicamente la città al territorio, in modo che non rappresenti una sorta di “tronco di tipo autostradaleâ€. Chiediamo perciò con forza che gli Enti Locali, Regione-Provincia-Comune, si facciano carico delle varie istanze contribuendo a un riesame approfondito della questione. Sarebbe anche utile sapere a chi spetteranno gli oneri di manutenzione di detta arteria, di quelle complementari e il finanziamento della bretellina, la cui parte a ridosso della base sembrerebbe di esclusivo uso e consumo statunitense (vedi Piano Interventi).
Quanto sopra esposto rappresenta la condizione perché il Coordinamento dei Comitati possa esprimere parere favorevole al progetto. Â
Grazie dell’attenzione.
p. il Coordinamento dei Comitati di Vicenza                   e lo Staff-Tecnico
        Il Presidente geom.G. Albera            (arch.G.Secone, ing.G.Slaviero ing.E.Vivian)
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