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Le considerazioni sulla Giornata della memoria dei comunisti vicentini

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 27 Gennaio 2014 alle 11:41 | 10 commenti

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Partito dei Comunisti Italiani Vicenza - Il 27 gennaio non può essere ridotta a una ricorrenza di routine e non è un giorno che passa senza lasciare il segno. Ricordiamo. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, liberarono i sopravvissuti e si trovarono di fronte a  quello che fu il progetto di annientamento di milioni di persone “colpevoli” di non appartenere alla “razza “razza eletta” o perché considerate “diverse” e, per questo, “inferiori”.

Non fu la “follia” di un pazzo ma il sistematico (e voluto) “sonno della ragione” risultato di quell’ideologia fascista e nazista nata e cresciuta in nazioni che erano considerate civili. Fu il risultato dell'apatia e dell'indifferenza di chi non volle vedere quello che stava succedendo, di chi si voltò dall'altra parte.

Anche se è impossibile conoscerne il numero esatto, le stime indicano in circa undici milioni le vittime. Furono sterminati ebrei, zingari, serbi, comunisti e oppositori del nazifascismo, omosessuali, testimoni di Geova, disabili o persone genericamente ritenute “antisociali”.

Oggi stiamo vivendo un periodo nel quale memoria non è più “di moda”. Razzismo, xenofobia e discriminazione contro il “diverso” o il “povero” sono sentimenti di odio che entrano un poco alla volta nelle menti di ognuno e le corrodono. Odio che si sta diffondendo nell’opinione pubblica, trasformando la solidarietà in un individualismo impietoso e brutale. Lo vediamo ogni giorno nelle violenze perpetuate contro i “diversi”, nelle scritte che inneggiano alle teorie nazi-fasciste contro gli ebrei, nell'intolleranza diffusa contro gli zingari e gli immigrati. Non possiamo restare indifferenti di fronte a questa cancellazione sistematica dei principi e dei valori fondamentali della nostra Costituzione. Non possiamo fare finta di nulla. L'indifferenza e il silenzio producono mostri e uccidono la democrazia.

Per questo vogliamo ricordare anche tutti i “dimenticati”. Vogliamo ricordare chi è coinvolto, suo malgrado, nelle guerre in ogni parte del mondo. Conflitti che divampano per il controllo e lo sfruttamento della ricchezza, che dovrebbe essere di tutti, da parte dei più ricchi e potenti, siano essi paesi o multinazionali. Vogliamo ricordare chi muore nel tentativo di fuggire dalle guerre e dalla fame. Vogliamo ricordare chi muore di fame. Vogliamo ricordare chi è ridotto in schiavità. Vogliamo ricordare chi non ha più lavoro, chi è costretto alla miseria perché gli speculatori, gli evasori fiscali, i corruttori e i corrotti si arricchiscono sottraendo centinaia di miliardi ogni anni a tutti i cittadini. Vogliamo ricordare chi muore nei luoghi di lavoro, chi si ammala perché lavora in luoghi insicuri e malsani, chi muore di malattie professionali. Vogliamo ricordare i lavoratori di Prato morti bruciati nella fabbrica dove vivevano in condizioni disumane. Vogliamo ricordare chi è morto a causa dell'amianto, chi è morto alla Thyssen Krupp, all'Ilva. Vogliamo ricordare i morti della Marlane-Marzotto di Praia a Mare ai quali non viene resa giustizia, vogliamo ricordare chi è morto alla Tricom di Tezze sul Brenta.

E vogliamo ricordare chi lotta per la propria dignità, per il lavoro (il primo diritto costituzionale) in ogni parte d’Italia, dal profondo nord al profondo sud del nostro paese.

Questi sono i “sommersi” del nostro tempo. Donne e uomini senza volto e senza voce che vogliono vivere e che soffrono e muoiono nella cecità di chi non vuole vedere e nell'indifferenza di chi non vuole sapere. Vogliamo ricordare tutte quelle persone che sono ridotte a numeri di fredde, tragiche, statistiche.

È importante avere memoria di quello che è successo e conoscere quello che sta accadendo. È indispensabile capire. Dobbiamo farlo sempre perché ogni giorno deve essere il 27 gennaio.


Commenti

Inviato Lunedi 27 Gennaio 2014 alle 12:08

Ecco vedete, con il ricordare troppo e tutti si finisce con il dimenticare i veri valori, inclusi anche quelli della Resistenza. Si finisce con il politicizzare e strumentalizzare la memoria e questo è vergognoso. Voi dite che la "memoria" non è più di moda, a me sembra che lo sia ed anche molto e questo vostro "sconfinamento" ne è una palese dimostrazione.
Inviato Lunedi 27 Gennaio 2014 alle 18:20

..... a partire dalle prime parole , Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, liberarono i sopravvissuti ....mah ! più o meno ....liberarono gli ebrei? i sovietici non amavano gli ebrei .... sicuramente furono liberati dove arrivarino americani e inglesi ,e si si arriva a ricordare l' lva ai Marzotto , demenziale be visto che il vostro è il giorno del ricordiamo tutto ricordatevi anche della cambogia 2,5 milioni di morti , dei 60 milioni di morti in unione sovietica , 1.5 in vietnam dopo la vostra liberazione comunista ... della Cina ecc. ecc. che non centra un caz.. con il giorno della memoria ma a questo punto ricordiamo.
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 07:05

Forse bisognerebbe anche ricordarsi dei gulag che iniziarono fin dal 1918 e continuarono per decenni, in Corea comunista fino al 1998, ma esistono ancora "prigionieri politici" in Cina, Corea, Cuba, Vietnam,
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 09:50

Senza nulla togliere delle colpe gravissime dell'URSS, ricordo che i campi per i detenuti politici in Russia risalgono almeno ai tempi dello zar Pietro il Grande (1672 - 1725), il che dimostra che l'uomo si manifesta spesso crudele e sanguinario e che neppure oggi possiamo consideraci lontani dalle derive razziste e xenofobe.
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 15:53

Meglio ricordare ogni giorno dell'anno, poco e male, tutte le atrocità umane descritte in questo articolo e nei commenti aggiunti, piuttosto che ricordare bene e alla perfezione per un solo giorno all'anno un singolo capitolo di storia. L'evoluzione umana è quotidiana: non può conoscere pause di 364 giorni ogni volta!
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 19:36

Andrea...i ricordi più saggi sono quelli che avvengono nel Silenzio....molte delle atrocità descritte nell'articolo non sono altro che sponsorizzazioni politiche e partitiche e questo è semplicemente vergognoso. I lavoratori della Krupp, Ilva, Marlane con la Shoà...ma dai...i tuoi compagni si sono dimenticati di quelli del Petrolchimico di Marghera...e sia quanti altri se ne potrebbero aggiungere...e questo non lo chiami opportunismo partitico? Per favore non rubate identità e lasciate la Giornata della Shoà alla Shoà!
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 20:50

a parte che i lavoratori dell'Ilva lottano perchè lo stabilimento non venga chiuso , stabilimento accusato di inquinare e di essere quindi causa di tumori su operai e abitanti del luogo , dalle intercettazioni telefoniche anche il presidente... Nki Vendola la pensa così ed è molto vicino ai dirigenti dell'Ilva , parole sue, ma cosa centra questo minestrone con la Shoà , o è un chiaro intento di mescolare tutto e dimenticare tutto ... si è sicuramente questo lo scopo e non qui ma in altri siti ho letto molto molto di peggio ma mi fermo qui.
Inviato Martedi 28 Gennaio 2014 alle 23:10

Innanzitutto io non ho compagni, se non dai tempi della scuola... Io dico che mi sta bene che si ricordino ogni giorno tutte le atrocità qui descritte (Auschwitz, gulag, Cambogia, Corea, Fidel Castro, Mao, Pinochet, Stalin, Bokassa, Gheddafi, George Bush, e poi Thyssen Krupp, Ilva, Marlane, perchè no Elettrolux?...): più se ne parla meno se ne dimenticano... secondo me! Le atrocità descritte dal PC vicentino potevano essere state scritte anche da un democristiano o un forzista, per quel che mi può importare. A me per esempio sta profondamente sulle scatole Forza Nuova, ma la posizione che prende contro Equitalia io la condivido. Poi che i ricordi più saggi avvengano nel silenzio non posso che essere d'accordo con te, Paola: sta alla sensibilità di ognuno di noi coltivare la memoria al meglio, anche non solo il 27 gennaio.
Inviato Mercoledi 29 Gennaio 2014 alle 20:34

Gianluca più se ne parla meglio...se proprio vuoi...ma senza mai scadere nella confusione e senza mai allargare a tematiche non pertinenti...E' già difficile spiegare la Giornata della Memoria...spiega tu a un bambino che accanto ai campi di concentramento c'e la Thyssen Krupp! Allora eliminiamo tutte le festività, inclusa anche quella del primo maggio e facciamo un'unica giornata...Ciao
Inviato Mercoledi 29 Gennaio 2014 alle 22:31

Gianluca...scusa...volevo scrivere Andrea Lanaro....il commento resta tale e quale
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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