Lavoro e ambiente, le emergenze del Veneto
Sabato 13 Marzo 2010 alle 17:32 | 0 commenti
Redazione di VicenzaPiù
Il programma della FdS, esposto da Irene Rui e pubblicato sul n. 186 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in cittÃ
Rifondazione e Comunisti Italiani tornano a presentarsi insieme alle elezioni.
Puntando sull'intervento pubblico per sostenere lavoro e interventi sociali.
E opponendo un no deciso alle grandi opere
di Irene Rui
La lista Federazione della Sinistra (FdS), raggruppa Rifondazione e Comunisti Italiani che recependo le richieste dell'elettorato, per un'unità della sinistra, si presentano insieme. Dopo anni di crescita il Veneto e Vicenza, si trovano di fronte ad una crisi economica che non da segni d'uscita. Una crisi che attacca le piccole realtà produttive e i settori più deboli del lavoro, migranti, precari, giovani, ma anche le grandi aziende e nei livelli più alti di qualificazione. La Federazione della Sinistra è per dare risposte concrete ai lavoratori, alle famiglie in difficoltà , ai migranti. Serve uno sforzo concreto delle istituzioni pubbliche e private al fine di garantire l'occupazione, di favorire il ricollocamento al lavoro, d'integrazione e di sostegno del reddito. Servono innovazione, ricerca e formazione per un modello di sviluppo compatibile con il territorio. La FdS in Veneto pone al centro della propria proposta alcuni punti qualificanti a partire dal binomio lavoro-ambiente.
Lavoro e investimenti sociali
Al contrario della strategia portata avanti per anni da Galan e soci, che ha devastato l'ambiente e sostenuto il liberismo sfrenato e sta portando verso una macelleria sociale, propone un piano del lavoro che ponga al centro dell'intervento pubblico, lo sviluppo dell'occupazione e non i profitti e/o le rendite, e che contrasti con efficacia, le delocalizzazioni e le speculazioni; un forte intervento della Regione nell'economia per sostenere con gli ammortizzatori sociali le famiglie dei lavoratori, dei pensionati e i non occupati; un potenziamento dei centri di ricerca e delle università per dare sostegno alle imprese che hanno bisogno di conoscenza e sapere; un'apertura del credito, garantito anche dal Pubblico, ad artigiani, piccole medie imprese e alle persone che intendono aprire un'attività e hanno bisogno di essere sostenute in questo difficile momento; per il potenziamento della spesa pubblica e un aumento dei servizi sociali d'ausilio alle famiglie, la FdS ritiene che gli investimenti sociali sono una risorsa positiva per uscire dalla crisi e per migliorare la qualità della vita dei cittadini; una severa lotta all'evasione fiscale, piaga intollerabile che sottrae risorse allo sviluppo del Paese. La FeS sostiene che i lavoratori migranti, e le loro famiglie, sono parte importante per lo sviluppo del Veneto e devono trovare nella nostra regione la difesa e la tutela dei loro diritti. I figli degli immigrati nati in Italia devono avere la cittadinanza italiana con la possibilità di frequentare gli istituti scolastici senza quote bloccanti.
Ambiente ed energia
Salvaguardare il territorio e tutelare l'ambiente è un prioritario ed economico. Consumare il territorio agricolo - come è stato fatto in questi anni con una massiccia urbanizzazione industriale, direzionale e commerciale - è un delitto oltre che uno spreco economico di risorse. Il Veneto dei centri commerciali, degli outlet, dei capannoni vuoti, atti a portare guadagno esclusivo alle grosse imprese immobiliari, ha comportato un depauperamento del territorio, con cause di forte inquinamento e di situazioni geologiche instabili. La FdS propone un NO alle grandi opere (Pedemontana, sistema delle tangenziali, ferrovia ad alta velocità ) - inutili e fonte, spesso, di forti corruzioni (vedi i costi per un chilometro della TAV) - ma opere che riqualificano e adeguano quelle presenti nel territorio, migliorino la vita e siano fonte di lavoro. E' per la riqualificazione del tessuto edilizio pubblico e privato esistente, partendo dai cittadini che vivono una situazione abitativa precaria, sfruttando le nuove fonti energetiche rinnovabili che possono dare un'ulteriore possibilità d'espansione e di ricerca alle nostre imprese. E' altresì per un sostegno economico ai soggetti privati e pubblici, che utilizzeranno fonti rinnovabili. Non è per i piani di sviluppo non coordinati, costosi, inutili e negativi per la difesa ambientale, ma per necessarie opere di sistemazione e recupero anche della rete idrica minore, anche come prospettiva occupazionale a tempo indeterminato. E' contraria alla svendita del territorio per fare cassa e all'utilizzo delle fonti energetiche nucleari sbagliate e antieconomiche; le risorse devono essere utilizzate per energie pulite rinnovabili e riutilizzabili, con assoluta contrarietà a qualsiasi impianto d'incenerimento e/o termovalorizzazione.
Stop alla militarizzazione
La FdS è contraria alla militarizzazione del territorio non voluta e, non richiesta, dai cittadini, che rappresenta tra l'altro uno spreco economico e di risorse naturali quali l'acqua, e un'usurpazione della sovranità popolare. Basi di guerra che minacciano e colpiscono altre popolazioni, non appartengono alla cultura del popolo veneto, che ha sempre dimostrato tolleranza e spirito pacifico. I soldi per le spese militari possono essere spesi per attrezzature civili e sociali. No quindi alla base militare USA DAL MOLIN e a qualsiasi forma di compensazione, alle opere collaterali e al potenziamento delle strutture esistenti. I danni ambientali ed ecologici, la perdita della sovranità , l'elevato rischio per la popolazione in caso di attacchi terroristici, non potranno mai essere oggetto di compensazione.
Scuola e SanitÃ
Nella sanità si sono susseguiti tagli alle strutture, ai servizi, al personale e si è continuato con il trasferimento di funzioni e finanziamenti ai privati, la proposta è prima di tutto abolire i ticket, e bloccare la privatizzazione del servizio, contenere le spese per gli stipendi dei manager e controlli più severi nelle disfunzioni del servizio sanitario. Scuola. Le manovre della Gelmini, tagliano pesantemente gli investimenti nell'istruzione pubblica e gravano sulle famiglie riportando una scuola che tende a dividere gli studenti per censo. La Federazione della Sinistra s'impegna a garantire il diritto allo studio a tutti e a difendere l'occupazione scolastica come garanzia di qualità , e porre un piano regionale di ristrutturazione e rinnovamento del patrimonio scolastico pubblico, recuperando i contributi forniti alle scuole private. E' contraria all'introduzione della quota del 30% per i figli di immigrati, costatando che oltre ad essere un grave errore per l'integrazione e lo scambio culturale è anche un danno economico e sociale per le famiglie che si troverebbero ridotti i plessi scolastici.
Irene Rui
Federazione della Sinistra
PRC e PdCI, federazione di Vicenza
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