Quotidiano | Categorie: Sindacati

Lavoratori Colosseo non pagati, Langella e Thibault: Giornale di Vicenza "loda" sindacati vicentini che "non avrebbero scioperato"!

Di Emma Reda Domenica 20 Settembre 2015 alle 21:55 | 0 commenti

ArticleImage

Giorgio Langella, segretario vicentino del PCdI Veneto ci invia la nota del PCdI che è condivisa da Luc Thibault, delegato Usb Greta Ava Alta Vicentino e che pubbichiamo di seguito

Ci sono alcuni articoli di giornale rispetto ai quali è difficile restare indifferenti. Ci riferiamo agli editoriali di Gino Cavallo del 19 settembre e di Ario Gervasutti del 20 settembre de "Il Giornale di Vicenza" che recano rispettivamente i titoli "Se l'assemblea è immorale" e "I sabotatori della bellezza".

Due articoli che si riferiscono al recente "scandalo" dell'assemblea dei lavoratori dei siti archeologici di Roma a causa della quale è stata ritardata l'apertura del Colosseo e dei Fori Imperiali di un paio d'ore.

Una cosa che ha indignato i bempensanti del "belpaese", a partire dal presidente del consiglio Renzi, del ministro Franceschini, del sindaco di Roma Marino per arrivare a praticamente tutti i giornali nazionali. Ci hanno spiegato che abbiamo fatto una brutta figura di fronte al mondo e che la colpa è di quei lavoratori e sindacalisti che non hanno voglia di lavorare e che sono "anti-italiani".

Nel primo articolo di fondo Gino Cavallo arriva a scrivere: "Battersi per i propri diritti è legittimo, illegittimo, di più, immorale è fingere di ignorare che per farlo non serve chiudere la porta in faccia al mondo intero rappresentato in un'afosa mattinata romana dal popolo dei turisti."

Usa le parole "illegittimo" e "immorale" per l'azione che i lavoratori di Roma hanno ritenuto di fare seguendo tutte le procedure di legge.

Nel secondo articolo, dopo un attacco forsennato ai lavoratori (evidentemente considerati da lui assenteisti e "parassiti"), il signor Ario Gervasutti critica il sindacato nazionale che "si è ridotto a difendere gli interessi di pochi a scapito dei molti" e termina l'articolo lodando i sindacati vicentini utilizzando il famoso concetto tirato in ballo abitualmente dai padroni e servitori vari quando devono convincere che lo sfruttamento di chi lavora è una cosa necessaria per il paese "siamo tutti nella stessa barca". Scrive, infatti, Gervasutti "a Vicenza, per fortuna, i sindacati hanno una visione nettamente più razionale del loro ruolo. E sono lontani anni luce da certi riti e dogmi. Anzi, sfidano i loro stessi vertici nazionali e le controparti a creare un nuovo modello di relazioni, consapevoli che siamo tutti nella stessa barca. Farla affondare per un'assemblea non è democratico: è criminale."

Si vuole far capire al lettore che chi ha indetto l'assemblea incriminata è un farabutto. Ma qualcuno sa perché quei lavoratori si sono riuniti in assemblea annunciata e autorizzata da vari giorni? E perché un atto assolutamente legittimo dovrebbero essere considerato immorale o criminale? E perché, secondo un noto luogo comune, i dipendenti pubblici dovrebbero essere considerati tutti lavativi? Nei due articoli citati non si spiega il perché della, ribadiamo, giusta protesta se non in poche battute nelle quali si accenna a qualche diritto. Ebbene, i lavoratori che hanno ritardato l'apertura dei cancelli dei siti archeologici di Roma (che, per qualcuno, è da considerarsi un'azione "immorale e criminale") stavano protestando perché da oltre un anno non percepiscono il salario degli straordinari che hanno fatto. Per qualche politicante che sta al governo e per qualche giornalista allineato questo è un privilegio? A noi sembra che essere pagati per le ore di lavoro fatte sia un sacrosanto diritto e nulla più. E ci sembra che immorale sia soprattutto procrastinare il pagamento del dovuto e far credere che siano privilegiati i lavoratori che lottano per i propri diritti (e lo fanno seguendo le regole).

Infine, non tutti siamo sulla stessa barca. Alcuni viaggiano su lussuosi panfili e fanno una bella vita. Non hanno bisogno di fare assemblee per ricevere il dovuto perché sono abituati a prendersi quello che vogliono con lo sfruttamento, la speculazione e la prevaricazione. Altri, invece, sono su carrette sgangherate e devono lottare e gridare per poter sopravvivere facendosi riconoscere il diritto elementare di ricevere un giusto compenso per il lavoro fatto. I primi, che comandano grazie alle loro ricchezze e ai tanti servitori pronti all'adulazione, si indignano se i secondi protestano. Sono pronti a emanare leggi che impediscano loro di "disturbare". Tutto qui. E, allora, chi sono i veri criminali?

Giorgio Langella - PCdI Veneto


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network