Langella: Bersani guarda a Monti, voto per Rivoluzione civile non è utile ma ... necessario
Domenica 3 Febbraio 2013 alle 11:12 | 0 commenti
 
				
		
Riceviamo da Giorgio Langella, segretario regionale Pdci Fds Lista Rivoluzione civile , e pubblichiamo.
Bersani è infastidito dagli "attacchi" di Monti e dichiara: "Monti deve ricordarsi che il comune avversario è Berlusconi, ma attenzione perché, se continua così, rimette in discussione la possibilità di collaborare con noi dopo le elezioni. Così l'alleanza dopo il voto salta". Ma, allora, è vero che esiste una sorta di "accordo" tra Bersani e Monti per continuare, dopo il voto, a governare assieme.
Si capisce che il PD non pensa che ci voglia un cambiamento rispetto al  governo Monti. Adesso è chiaro che il PD ha ipotizzato da tempo  un'alleanza di governo con il sedicente centro (che poi sarebbe una  destra liberista manovrata da confindustria e finanza, i "poteri forti"  del paese). Alla faccia di tutte le dichiarazioni di Bersani, Vendola e  altri esponenti della coalizione. Perché il "fastidio" di Bersani non è  dettato da differenze di programma ma da alcune frasi dette da Monti.  Lo "strappo" è nella "forma" e non nella "sostanza". E la "forma"  non è determinante. Dopo, comunque, l'alleanza PD-Monti si potrà fare.  Anzi, ci spiegheranno, si dovrà fare.  
La dichiarazione di Bersani  conferma quello che Ingroia sta dicendo da tempo e dimostra come sia  importante dare forza a un progetto di vero cambiamento com'è quello di  Rivoluzione Civile. 
Il "voto utile" che Bersani e Vendola stanno  chiedendo sarà certamente utile per qualcuno. Il problema è che quel  "qualcuno" significa dare continuità alla disastrosa esperienza del  governo Monti, quello dei "professori". Il problema è che poco o nulla  cambierà rispetto a quanto abbiamo subito in questi ultimi anni. 
L'unico,  vero "voto utile" (anzi, il "voto necessario") per cambiare politica è  quello dato a sinistra, a Rivoluzione Civile, a un programma che vuole  cancellare le nefandezze dei governi liberisti di questi ultimi cinque  anni e riportare dignità e legalità nel mondo del lavoro e nella  società.
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