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Sola ma felice Alessandra Moretti: senza Renzi, Veneto e Giletti riparte dagli "euretti"

Di Edoardo Andrein Domenica 17 Maggio 2015 alle 23:14 | 0 commenti

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A un paio di settimane dalle elezioni regionali il Corriere della Sera prima pubblica un sondaggio che vede Alessandra Moretti molto indietro rispetto allo sfidante Luca Zaia; poi il giorno dopo approfondisce la questione Moretti in un articolo nel quale riporta anche le parole di Laura Puppato: "Anche questa volta abbiamo considerato il Veneto una Regione perduta. Abbiamo costruito una dirigenza che pensa più che altro a ritagliarsi un proprio ruolo di minoranza".

"Qui il Partito democratico sembra abbia da tempo semplicemente rinunciato a pensare di poter vincere” piccona la deputata Pd, già candidata alle famose primarie del 2012 nelle quali Moretti era la portavoce di Pierluigi Bersani nella sfida contro Matteo Renzi, prima delle elezioni politiche “non vinte” dall’ex segretario Pd.

Un banco di prova nazionale doveva essere proprio il Veneto, dato che nelle altre regioni dove si vota pare alla portata senza troppi patemi la vittoria del centrosinistra, tra i cocci del centrodestra post epopea berlusconiana. E il "Corrierone nazionale" comincia già a dare spazio ai primi "processi" considerando forse già spacciata la gattina vicentina candidata di punta del centrosinistra a presidente del Veneto, dopo aver lasciato il suo posto da parlamentare europea a pochi mesi dalla roboante elezione con oltre duecentomila preferenze.

Prima del quotidiano più venduto in Italia, però, ad "abbandonare" Moretti era stato il premier Renzi con quell'improvvido "Vinceremo 6-1, in Veneto vince la Lega" che tanto ha fatto infuriare i dirigenti Pd veneti. Un colpo al cuore di Alessandra che Renzi ha cercato di rimediare con l'arrivo della crocerossina Maria Elena Boschi. Ma a stuzzicare la gattina biancorossa ci ha pensato anche la Segretaria della Cgil nazionale Susanna Camusso che durante una visita in Veneto si è lasciata andare a un "piuttosto che non votare, meglio annullare la scheda" rivolto a quel popolo della sinistra che a quanto pare secondo Camusso non dovrebbe nemmeno votare la lista "rossa" di "L'Altro Veneto".

Sono in tanti insomma che stanno abbandonando Ale, prima della abitudinaria discesa dal carro e del fuggi fuggi generale di chi l'ha accompagnata nell'avventura elettorale, nel caso, oggi probabilissimo. non dovesse riuscire a superare l'ostacolo Zaia.

Ma negli ultimi giorni è arrivata anche la ciliegina gossippara del presunto addio di Massimo Giletti, che secondo quanto scritto da Novella 2000 e i rumors che rimbalzano nei corridoi Rai e per tutto il Veneto, vedrebbe un avvicinamento tra il conduttore tv e Barbara D’Urso…

Moretti interpellata sulla questione si è limitata a dire con un sorriso che sentimentalmente in questo periodo "sta benissimo", una risposta criptica che non chiarisce se finalmente si è liberata di Giletti o se "sta benissimo" ancora con lui.

Senza Giletti sarebbe completa la solitudine di Alessandra Moretti.

Ma non preoccupatevi, la gattina è abituata a cambiare.

E a ricominciare. Da tre. 

Dopo la prebenda da deputata e quella da europarlamentare le rimarrà il comunque lauto stipendio che riceverà per 5 anni in regione, per giunta, è nel suo stile, senza assumersi alcuna responsabilità.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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