La prima analisi della sinistra "estrema"
Martedi 30 Marzo 2010 alle 10:10 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (Federazione della Sinistra, Prc, PdCI) e pubblichiamo
Ieri ho avuto una giornata di lavoro difficile e pesante (dalle 4.30 di mattina a sera inoltrata).
Ho seguito, quindi, con stanchezza e (tanta) rabbia/delusione i risultati elettorali. Ero poco lucido per mandare subito qualche impressione. Ancora a caldo posso solo dire che la preoccupazione aumenta. Soprattutto quella per il futuro del lavoro. Dopo una campagna elettorale fatta sul chiacchiericcio, sulle liste presentate e no in altre regioni, sugli strepiti contro la magistratura, sulla ripresa che "c'è, non c'è, si ma forse ..." ma che "bisogna essere ottimisti", sulle sparate di tizio e caio, ci ritroviamo in una situazione dove la destra ha vinto. lichiamo
I responsabili della crisi hanno vinto. La sinistra (e parlo di tutta l'opposizione) ha seguito B. nel suo campo di battaglia e ha perso. C'è poco da dire. Ma ha perso il lavoro, le prospettive di occupazione ...
Oggi Zaia parlerà di federalismo, continuerà con le promesse ... ma i lavoratori delle oltre 150 ditte vicentine in CIGS, di quelle che chiudono per delocalizzare ecc. cosafaranno?
Purtroppo neppure a sinistra abbiamo parlato di progetti industriali, di progetti di lavoro e sul lavoro, di
ricerca e sviluppo. Solo qualcosa di nostro (della "sinistra estrema") ma poco diffuso e caduto nell'indifferenza generale.
Noi abbiamo fatto quello che potevamo con le risorse (in vil denaro) che avevamo (penso che avremo speso
per la provincia neanche un migliaio di euro ... di spese vive).
Ora si tratta di continuare, perché non lasciamo il campo alla reazione che avanzerà spavalda. Continueremo con gli appelli e con la ricerca di unità nelle lotte con tutta la sinistra. Non ci teniamo a fare distinguo sulle virgole, virgolette e puntini di sospensione.
Intanto ha vinto chi dà ai bambini pane (o panini) e acqua, chi vuole discriminare i "non veneti", chi vuole
delocalizzare il lavoro, chi dice che è una fatalità dover licenziare.
Non ci stiamo e andremo, con sempre maggior fatica, avanti.
Ecco altre mie riflessioni a caldo ... Altre brevissime considerazioni.
1.- Lista Movimento 5 stelle - I "grillini" di fatto raccolgono un buon risultato a scapito della sinistra. Non ho capito bene il loro programma ... mi sembra che il successo si inquadri in una tendenza che fa si che si premi la visibilità , l'apparire. Grillo in effetti è molto popolare e richiama molta gente per i suoi "spettacoli/comizi". Il progetto, però, qual è?
2.- No Dal Molin - è chiaro che il movimento contro la base (tutti) esce alquanto ridimensionato dalla tornata elettorale. Su questo dovremo approfondire qualcosa. Come dovremo approfondire il ruolo dei movimenti e la capacità di aggregare forze su progetti complessivi.
3.- vedi 1 anche per il successo di Vendola ... In una campagna elettorale dove i contenuti sono stati tenuti
"sottotono" (è un eufemismo) tanto dai candidati quanto dall'informazione in generale, hanno vinto quelli che sembrano "più protagonisti" (o "primedonne") degli altri.
Anche la vittoria di Berlusconi si inquadra in questo protagonismo che premia il leader (o il capo).
Sono tre considerazioni che mi preoccupano.
La sconfitta delle ideologie sta portando anche a una sconfitta dei programmi, dei progetti di cambiamento, dei contenuti. La cosa è inquietante.
Giorgio Langella (Federazione della Sinistra, Prc, PdCI)
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