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Palestinese in Duomo e lettera di Richetti, Mons. Pizziol avrebbe risposto alla lettera... purchè privata. Ma l'ha ricevuta o no?

Di Giulia Biasia Lunedi 11 Gennaio 2016 alle 19:42 | 0 commenti

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Dopo che alcuni cittadini si sono sentiti offesi dalle parole di Bessima, donna palestinese che, in data 1 gennaio 2015, nel Duomo di Vicenza, avrebbe caldeggiato e difeso le azioni violente dei palestinesi, e ancor di più dall'atteggiamento del vescovo Beniamino Pizziol, che non l'avrebbe fermata, né contraddetta, il vescovo, difeso da altri vicentini, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni, soprattutto perché le accuse sono mediatiche. "Se qualcuno avesse voluto contattarlo, scrivendogli privatamente, Pizziol avrebbe senz'altro risposto", dice il suo portavoce don Alessio Graziani.

Il fatto è che un nostro lettore, Enrico Richetti, cugino dell'ex rabbino di Venezia, ci ha informato di aver scritto una lettera al vescovo (di cui riportiamo il testo in fondo): "Buongiorno, ecco la lettera che ho mandato al Vescovo. Come si vede, non entro nella questione strettamente politica. Ma nell'aberrante principio "kill Jews for peace", risuonato in Duomo".
Chi sta dicendo la verità? Forse la lettera non è ancora arrivata a destinazione... Ma quando arriverà riceverà una risposta dal Vescovo?

Di seguito il testo della lettera:
Ill.mo Monsignor Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza
Vicenza, 7 gennaio 2016
Ho avuto il piacere di incontrarLa al cimitero acattolico di Vicenza, in una delle giornate della cultura ebraica. Mio cugino Elia Richetti, quando era rabbino di Venezia, ha avuto con Lei incontri proficui, in cui ha apprezzato la Sua umanità e la Sua disponibilità al dialogo ebraico cristiano.
Ora, leggo una notizia che spero non corrisponda alla realtà, riferita dal sig. Luca Balzi, presente in Duomo il 1° gennaio scorso. Era stata organizzata una marcia dedicata alla fratellanza e alla pace. Le dirò, ho una grande diffidenza per queste iniziative, perché nonostante le buone intenzioni di chi le organizza, spesso vengono inquinate dalla presenza di lupi travestiti da agnelli. Stanno accadendo tragedie terribili. I cristiani nei paesi islamici subiscono persecuzioni, vengono violentati, decapitati, crocifissi per la loro fede, o quando” va bene” cacciati dalle terre in cui vivevano da duemila anni. Tra la pulizia etnica e il genocidio, in nome di Allah. Anche i musulmani sono vittime del terrorismo islamico. E le donne yazide o kurde vengono usate come schiave sessuali e uccise quando non servono più. Gli stessi palestinesi nei campi profughi in Siria sono stati massacrati negli scontri tra l’Isis e l’esercito di Assad.
Nulla di tutto ciò subiscono i palestinesi cittadini israeliani, né quelli abitanti nei territori. Pertanto, volendo nella giornata della pace parlare delle tragedie attuali, far parlare una palestinese di ciò che i palestinesi subiscono in Israele, tacendo i terribili avvenimenti sopra ricordati, mi è sembrato assurdo.
Assurdo e imprudente, visto che i palestinesi sono martellati sui mass media, non solo da parte di Hamas, ma anche della “moderata” Autorità palestinese, da incitamenti a uccidere gli ebrei – non solo israeliani. Restando implicito che se gli israeliani sono arabi non vanno uccisi. Mi sbaglio, o mi ricorda qualcosa?
Si tratta di una ripresa in toto della propaganda nazista, secondo cui noi ebrei saremmo o scimmie o maiali, o sanguisughe o piovre, nonché cannibali. Era così difficile prevedere che il discorso, spero non concordato, della palestinese Bassima non sarebbe stato un appello alla coesistenza pacifica o al dialogo tra israeliani e palestinesi?
Siamo riconoscenti a Papa Giovanni XXIII e a tutti i suoi successori, nonché a uomini del dialogo ebraico cristiano come Lei che, mettendo fine al passato antigiudaismo cristiano, hanno inaugurato una nuova era di reciproco rispetto.
Ora, è scritto nel diritto naturale, prima che nelle singole religioni, che l’assassinio premeditato di un civile disarmato, oltretutto scelto per la propria etnia, sia un crimine. Al di fuori di questo non c’è civiltà umana possibile. Bene, se ciò che riferisce Luca Balzi è vero, Bassima ha dichiarato che uccidere un ebreo in Israele non è terrorismo ma legittima resistenza di partigiani. Che lo Stato di Israele è uno Stato criminale. Mancava che aggiungesse “Adolf Hitler ce l’ha insegnato, uccidere gli ebrei non è reato”, di questo passo!!! Quando nei prossimi mesi andrò in Israele secondo Bassima uccidermi sarà giustissimo, uccidere i miei nipoti o i loro compagni di scuola è sempre totalmente giustificato. Resistenza, non terrorismo. E Bassima ha fatto seguire a questi discorsi un comizio contro i politici italiani che hanno la colpa di sostenere Israele. Lo ha fatto in una piazza, a un comizio di Forza Nuova o dei naziskin? No, in una Chiesa!!!
L’oscenità di quanto avvenuto è aggravata sia dal fatto che sia appunto accaduta in un luogo sacro come il Duomo, sia dal fatto che Lei abbia taciuto o, a quanto riferisce Luca Balzi, addirittura mostrato di apprezzare il comizio. Vede, quando un vescovo tace di fronte all’affermazione che “uccidere un ebreo in Israele sia legittima resistenza” non è un revival di antigiudaismo cristiano, ma un revival di paganesimo nazista, che la Chiesa non ha mai approvato, non avendo mai invitato alcun cristiano, neppure nei tempi più bui, a uccidere ebrei. Semmai a convertici con la forza. E il paganesimo nazista oggi ereditato da una parte significativa del mondo arabo – islamico, sembra aver trovato spazio in un Tempio cristiano.
Mi auguro che la Questura, e magari la Digos, indaghino su questa Bassima. Noi ebrei che siamo e saremo sempre riconoscenti a splendide persone come il cardinale Elia Dalla Costa, Giusto tra le Nazioni, e condanniamo nello stesso tempo da settant’anni i silenzi di Pio XII, non resteremo in silenzio, e chiediamo che non resti in silenzio neppure Lei, di fronte alla bestemmia pronunciata da Bassima in un luogo sacro. Nella casa di Dio, in Duomo. Nonché, più banalmente, nella casa del sottoscritto, cioè a Vicenza.
Marcia della pace? “MARCIA” di sicuro, molto marcia!!! Ma la pace?
Questa lettera non è riservata. Oltre ad inviarla a Lei la pubblico, e renderò pubblica la Sua risposta, augurandomi che Lei, pastore di anime, non taccia e non confonda più gli agnelli con i lupi travestiti da pacifisti.
La ringrazio per l’attenzione e Le porgo un saluto amareggiato,
Enrico Richetti - Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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