Prima ancora che i nemici pentastellati della fake newsdei quotidiani (tutti contro di loro secondo i figli del Grillo parlante, Il Fatto Quotidiano incluso, che pure prova a renderli credibili o, almeno, presentabili, se solo si azzarda a muovere qualche critica agli "elevati") ne costruissero un'altra delle loro... quotidiane, manipolando il senso delle dichiarazioni dell'ex presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem salvo poi nascondersi dietro l'aver espresso solo proprie opinioni), Marco Milioni, collega di mille battaglie, vere, contro gli affarucci e il malaffare, aveva firmato su VicenzaPiu.com un articolo da noi titolato "Quando i Cinque stelle di governo fanno come gli odiati nemici: la figuraccia sulla SPV di Scarabel con Report".
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Non sembri strano, ma la sinistra vicentina, almeno in alcuni esponenti, si sta muovendo su nuove strade. Inizialmente la consigliera comunale Isabella Sala aveva proposto un'opposizione costruttiva, fatta di propositività , ma al momento è rimasta una bella intenzione. Ben diverso è l'intervento di Giacomo Possamai su Facebook (vedi in fondo, ndr) con tema la crisi della sinistra italiana che a Vicenza, dopo aver seguito la logica di vetusto sapore di Achille Variati alle elezioni comunali, si ritrova a doversi ripensare. Possamai che solo con parsimonia si era adattato alla logica dell'ex sindaco, inizia una strada in salita, fatta di un tentativo di analisi almeno generale della situazione della sinistra.
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C'era una volta il Movimento 5 Stelle che certificava le liste e imponeva a chi sgarrava di dimettersi. Oggi i due residuali esponenti locali, Daniele Ferrarin , messo, di sicuro ingiustamente, sotto inchiesta penale ma di certo non dimessosi a mò di grillino doc, e Francesco Di Bartolo, ex Ppi ed ex Idv, bocciati dai comunque nebulosi vertici pentastellati prendono la parola contro i post fascisti di alcuni "rucchiani" firmando con la sigla M5S, che non gli è stata concessa neanche per presentarsi alle elezioni comunali di Vicenza.
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È fondamentale che Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, prenda sul serio l'ondata di criticismo che si sta diffondendo in tutto il mondo contro il social network. Dalle istituzioni agli utenti, è qualcosa che non può essere ignorato. Dicono questo le parole di Jack Ma, l'uomo più ricco della Cina e il fondatore del multimiliardario sito di eCommerce Alibaba, estorte dalle domande dei giornalisti durante ilBoao Forum for Asia. Vorrebbe evitare di parlarne, ma alla fine cede (nell'immagine da sx Mark Zuckerberg di Facebook, Eric Schmidt di Google, Jeff Bezos di Amazon e Tim Cook di Apple).
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Dopo la Procura di Roma anche l'Antitrust accoglie l'esposto del Codacons - unica associazione scesa in campo in Italia per tutelare gli utenti iscritti a Facebook - e apre oggi una istruttoria sul social network per verificare eventuali pratiche commerciali scorrette. Si fa così sempre più forte e fondata la class action che il Codacons ha deciso di lanciare negli Usa contro Facebook in favore dei cittadini i cui dati sensibili siano stati utilizzati in violazione delle norme vigenti.
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I giganti Apple, Facebook e Google investono e annunciano iniziative a sostegno dell'editoria tradizionale: vacilla il mito dell'informazione dal basso. E non è solo colpa delle "fake news"
Apple ha fieramente siglato un accordo per l'acquisizione di Texture, una piattaforma che garantisce accesso a oltre 200 riviste previo abbonamento. Google ha appena annunciato un rinforzo delle proprie iniziative contro le fake news in supporto al "giornalismo", mentre Facebook - prima di trovarsi al centro del ciclone Cambridge Analytica m- già spaziava tra un progetto e l'altro dedicato all'informazione. Stai a vedere che alla fine, il tanto vituperato giornalismo, a qualcosa serviva (nella foto l'Apple store di Texture, la "Netflix delle riviste")..
Se si ha un'attività o si sta per avviarla, conoscere le potenzialità dei social media come Facebook e Instagram, solo per citare i più usati, può aiutare parecchio. Per questo il Comune di Vicenza, attraverso il progetto Cercando il lavoro, partecipa all'organizzazione del corso "She means business", progetto di Facebook attuato in Italia con la collaborazione della fondazione senza scopo di lucro "Mondo digitale", per supportare le donne che fanno o vorrebbero fare impresa. Il corso infatti, gratuito, è riservato alle donne e si terrà sabato 3 febbraio, dalle 9 alle 12 nel salone di Villa Tacchi, in viale della Pace 89 (circoscrizione 3 - zona san Pio X).
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Il presidente della Regione posta su Fb un lungo messaggio. Il capogruppo del Pd paragona il presidente a Renzi: per ricordare i successi ottenuti dal Veneto nel corso del 2017 «Sta prendendo gli stessi vizi, non si accorge di chi soffre»
«Un 2017 di risultati, gli annunci diventano fatti», dice il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Peccato che il presidente si dimentichi di citare insuccessi e figuracce», ribatte il capo dell'opposizione Stefano Fracasso, capogruppo del Pd in Regione. E così anche l'anno vecchio va in archivio con la consueta dose di polemica, stavolta però amplificata dai social network.
"Se tutti parteciperanno, parteciperemo anche noi". Lo ha dichiarato, come riferisce Radiocor, l'a.d. di Banca Mediolanum, Massimo Doris, in merito alla possibile partecipazione dell'istituto a un intervento di sistema per evitare il bail-in della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. "Diventa fondamentale la velocita' di azione - ha aggiunto a margine del 47esimo convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria -. Il costo sta salendo cosi' tanto per la lentezza nel risolvere le problematiche. L'errore e' stato, a mio parere - ha proseguito - nel novembre 2015 quando nel salvataggio delle 4 banche si e' deciso di lasciare fuori gli obbligazionisti subordinati. Per quei 300 milioni e' scoppiato il caos. Se li' si fossero salvati i subordinati, le due venete avrebbero fatto i loro aumenti di capitale e la gente non sarebbe scappata", ha concluso.
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