Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

La lettera sulla Fondazione Roi: il passato e il presente uniti dall'assenza di riferimenti alle politiche culturali. Ma ora arrivano Sgarbi, Daverio e Augias: la cultura da supermercato

Di Citizen Writers Sabato 5 Agosto 2017 alle 10:41 | 0 commenti

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Caro direttore: ho letto l'articolo "Roi, la Fondazione demolita e... violata. Per Gianni Zonin era una "emanazione", una garçonnière d'affari della BPVi dove Cauduro lo informa su baciate e fondi lussemburghesi". La situazione della Fondazione Roi, come è già emersa e sta emergendo pian piano, è sconcertante e drammatica. In tutto questo non c'è uno straccio di riferimento alle politiche culturali, perché, laddove anche ci fossero state (o ci siano) sembrano subordinate a questioni economico finanziarie, totalmente indifferenti alle prime e in cui ora primeggia Andrea Valmarana, l'erede naturale di Gianni Zonin parrebbe.

Non pare, quindi, un caso che la pur presente professoressa Giovanna Grossato, membro del Cda per (credo) competenze in materia di storia dell'arte, non abbia mai proferito verbo.

Ascoltando Ilvo Diamanti, durante la conferenza stampa resa nota dai vostri video, ho sentito che annunciava la meravigliosa occasione che si offrirà alla città di avere tre suoi amici (quasi che questa condizione corrispondesse a una garanzia supplettiva) Vittori Sgarbi, Philippe Daverio e Corrado Augias: un invito al distillato della cultura da scaffale di supermercato (formato multinazionale) che, conoscendo i tre ospiti, sarà pagata a peso d'oro, direttamente per l'occasione o indirettamente per altri eventi co-prodotti.
Il senso di sconforto verso l'istituzione e la città nel suo complesso si fa sempre più forte, così come il senso di lontananza non solo fisica da un simile contesto ambientale.

Lettera firmata


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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