Quando i 19 novembre titolavamo "Paola Marini chiude la cinquina del cda della Fondazione Roi: speriamo che con lei, Menti e Passarin si apra una nuova era nonostante Gasparini e Rossi di Schio griffati Zonin" all'interno dell'articolo richiamavamo chi di dovere a un minimo di senso di dignità scrivendo: "vedremo quanto vorranno veramente voltare pagina i 5 consiglieri ora in carica fin dai primi atti dopo la nomina del presidente (si spera che il Comune di Vicenza recuperi almeno il suo ruolo centrale con Passarin al vertice della Roi anche se i titoli accademici di Marini sono notevoli)".
«Ferie finite? Ripetiamo appello per cda Fondazione Roi. Vescovo Pizziol stoppi mons. Gasparini; presidente Fai Carandini escluda Giovanna Rossi di Schio: "coprono" Zonin e se stessi»: così il 23 agosto ricordavamo l'appello già fatto il 7 agosto e inviato al vescovo di Vicenza e al presidente del Fai nazionale con l'invito a non confermare nel cda della Fondazione Roi i due consiglieri dell'era Gianni Zonin Mons. Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano, e la signora Giovanna de Vigili Kreutzemberg Rossi di Schio, presidentessa del Fai di Vicenza, che, designati secondo le voci da Diocesi di Vicenza e Fai nazionale rimarranno nel cda Roi grazie al nuovo statuto da loro stessi studiato e approvato oltre che discutibilmente "vidimato" dalla Regione Veneto. Continua a leggere
Su Dagospia leggiamo la ricostruzione (di seguito l'articolo*) delle operazioni pro gruppo Benetton griffate Gianni Mion, l’ultimo presidente della Banca Popolare di Vicenza prima della sua messa in liquidazione coatta amministrativa, che non ha bloccato la liquidazione da capogiro del suo primo ad Francesco Iorio, difeso già da Stefano Dolcetta per evitargli un’azione di responsabilità per il periodo del suo mandato.Â
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Oggi si è svolto a Vicenza a palazzo Roi in Contrà San Marco 37 il previsto consiglio di amministrazione della Fondazione Roi a cui abbiamo dedicato adeguato spazio il 24 luglio, il 25 e stamattina quando, nel raccontare un antefatto rivelato da Cesare Galla, di fatto anticipavamo l'esito di quello odierno. Non avendo potuto partecipare di persona all'imprevista conferenza stampa del presidente uscente Ilvo Diamanti, convocata per le 11.30 a Vicenza poco prima delle 9 quando, dopo aver scritto il pezzo di stamattina sull'areo che mi riportava dagli Usa in Italia, mancavano ancora 3 ore al mio atterraggio a Venezia, e non avendo potuto inviare nessun altro mio collaboratore, ho riscostruito quanto avvenuti oggi grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa della Roi e alle mie... facili previsioni così confermate.
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Il 24 luglio col titolo «Giovanni Carlo Federico Villa "fuori" dalla Fondazione Roi, lo comunica Rucco: dove la porterà il nuovo statuto con cda in parte uguale al vecchio? E azioni di responsabilità ?"» anticipavamo che il nuovo cda (della Roi, ndr) verrà «nominato per tre quinti da Accademia Olimpica, Fai e Diocesi di Vicenza, enti mai indicati dal marchese, e completato dal nuovo vero rappresentante dei Musei Civici dopo l'uscita di Villa e da un possibile quinto membro scelto dagli altri quattro ma che la Regione, che controlla le fondazioni, vorrebbe sia un esperto di gestione patrimoniale...».Â
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Cercheremo con queste riflessioni di accompagnare in maniera "decrittativa" (e riassuntiva) il video integrale della conferenza stampa di martedì 19 giugno del presidente della Fondazione RoiIlvo Diamanti e del suo vice Andrea Valmarana di cui ha già riferito il nostro Edoardo Andrein titolando «"Nasce una "nuova" Fondazione Roi per Ilvo Diamanti: "chiuse alcune vertenze, le altre non dipendono da noi". Valmarana: "perdita di 25 mln sulle azioni BPVi oltre incognita ex cinema Corso, ora statuto blindato"» la sua cronaca immediata accompagnata dalle video interviste dei due protagonisti dell'incontro con la stampa e, soprattutto, della gestione dell'anno e mezzo successivo alla presidenza di Gianni Zonin.
Pubblicato alle 22.46 del 28 marzo 2018, aggiornato alle 22.30 del 29 marzo. C'è chi si chiede quali eventi abbia messo in cantiere la Fondazione Roi dopo la sponsorizzazione con 100.000 euro del "povero" Marco Goldin e le chiacchierate pubbliche (con o senza gettoni di presenza?) di qualche tempo fa. E chi si mostra preoccupato dell'ultimo consiglio di amministrazione in cui non avrebbero ancora deciso su come modificare lo statuto della Fondazione uan volta persa la mamma, anzi la matrigna Banca Popolare di Vicenza, che per mano di Gianni Zonin e dei suoi confratelli (in Cda) defraudò la Roi per decine di milioni tra l'acquisto di azioni carta straccia e mura di immobili fatiscenti, come l'ex Cinema Corso.Â
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