La grande alluvione a Vicenza e la nuova base al Dal Molin
Martedi 2 Novembre 2010 alle 11:12 | 0 commenti
Irene Rui, Guido Zentile(FdS, PdCI, Prc) - Perché la zona di viale Ferrarin, via Sant'Antonino, Lobia, Rettorgole, Cresole, è stata la più colpita? Come mai quella zona non era mai stata così pesantemente invasa dalle acque dopo l'alluvione del 1966? I cittadini e gli amministratori di Vicenza e Caldogno dovrebbero chiederselo.
Dalle mappe e dalle cartografie del rischio idraulico della zona, risulta evidente che l'area presenta una fragilità idraulica media-alta, e che l'area a sud, corrispondente all'ex aeroporto Dal Molin rappresenta un bacino di sfogo in caso di situazioni critiche, come quella di questi giorni. Infatti gli argini erano stati mantenuti bassi fino allo scorso anno per salvare Vicenza e Rettorgole. Nonostante ciò nelle opere di manutenzione degli argini del Bacchiglione , non si sa come mai, il Genio Civile ha deciso di innalzargli dalla parte del Dal Molin dove si sta costruendo la nuova base USA.
Il risultato si è visto nell'eccezionale piena che ha colpito la nostra provincia, in particolare Vicenza e Rettorgole, e la zona attorno alla costruendo base. Il Movimento NO Dal Molin, al Presidio Permanente, la gente del luogo, aveva preannunciato questo pericolo, ma non si è voluto tenerne conto, ed ecco quindi il risultato.
Il Genio Civile, i responsabili che hanno permesso e autorizzato tali opere, oltre all'Africom, dovranno assumersi le responsabilità e renderne conto alla cittadinanza.
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