Quotidiano |

In attesa del divorzio breve "morettiano"... possibilità di accordo consensuale in Comune e negoziazione assistita da avvocati

Di Edoardo Andrein Giovedi 11 Dicembre 2014 alle 12:31 | 2 commenti

ArticleImage

Nuovo servizio attivato in tutti i Comuni e anche a Vicenza per l'accordo consensuale in caso di separazione davanti all'ufficiale di stato civile e la negoziazione assistita da avvocati. A presentarla l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti che puntualizza "non è un invito alla separazione e al divorzio", insieme agli avvocati Anna Pase, Paola Ciarocchi e Rosanna Pasqualini, componenti della commissione Famiglia dell'Ordine degli avvocati di Vicenza che la descrivono come "una proposta agevole, con costi bassi" ma che riguarderà solo casi specifici e ristretti, e non riguarda la legge sul divorzio breve "cullata" da Alessandra Moretti che è ancora ferma in parlamento. 

Il Comune di Vicenza fornisce tutte le informazioni per accedere al servizio:

Da oggi, in seguito alla riforma del processo civile, anche a Vicenza è possibile separarsi o divorziare attraverso l'accordo consensuale davanti all'ufficiale di stato civile.
La nuova disposizione di legge è stata introdotta per semplificare e velocizzare le procedure di separazione consensuale; divorzio su richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio e modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
Il servizio attivato di conseguenza dal Comune di Vicenza al primo piano di Palazzo degli uffici, in piazza delle Biade 26, è stato presentato questa mattina dall'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti insieme agli avvocati Anna Pase e Paola Ciarocchi, componenti della commissione Famiglia dell'Ordine degli avvocati di Vicenza, a sua volta coinvolto nella nuova procedura di negoziazione assistita da avvocati.
“Da oggi è attivo in Comune un nuovo servizio che accorcia i tempi della procedura in fase di divorzio, così come previsto dalla normativa nazionale a cui ci adeguiamo – ha dichiarato l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti -. Si tratta di una nuova modalità che semplifica notevolmente e che rende sensibilmente economia la parte conclusiva del percorso di separazione, il divorzio appunto. Si tratta di una conclusione evidentemente spiacevole di un percorso di vita che ci auguriamo non avvenga. Nel caso le coppie abbiano necessità di farvi ricorso il Comune offre un'opportunità che invitiamo ad usare con una certa cautela, dopo aver verificato che sia effettivamente la strada migliore per entrambi i coniugi. Ricordo che rivolgersi ad un avvocato è una garanzia nel caso di  chiusura del rapporto – precisa Zanetti – e che l'ufficio di stato civile non è il luogo dove può avvenire la mediazione, ma semplicemente dove viene registrata la volontà dei coniugi”.
“E' sicuramente un'opportunità che viene e data ai cittadini che, nei casi previsti, possono effettuare la fase finale del divorzio in tempi brevi e a costi contenuti – è intervenuto l'avvocato Paola Ciarocchi -. D'altro canto può esserci il pericolo che la parte più debole possa soccombere a favore appunto della velocità dell'accordo”.
Accordo consensuale davanti all'ufficiale di stato civile per separazione, divorzio o modifica delle condizioni
L'accordo consensuale davanti all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza di uno dei coniugi o del Comune presso cui è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio può avvenire, anche senza l'assistenza di un legale, quando i coniugi sono entrambi d'accordo, non hanno figli minori, maggiorenni incapaci, portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti; e non sono previsti trasferimenti di tipo patrimoniale dall’uno all’altro coniuge.
In caso di divorzio, è necessaria la precedente separazione dei coniugi, sia essa stata giudiziale (cioè pronunciata con sentenza del tribunale, passata in giudicato) o consensuale (tramite accordo omologato dal giudice), protratta ininterrottamente da almeno tre anni.
Quando il procedimento di separazione si svolge mediante negoziazione assistita da avvocati o con procedimento davanti all'ufficiale di stato civile, il termine di tre anni che deve trascorrere per poter proporre la domanda di divorzio decorre, rispettivamente, dalla data certificata nell'accordo raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita da avvocato o dalla data dell'atto contenente l'accordo di separazione concluso davanti all'ufficiale di stato civile.
La procedura davanti all’ufficiale di stato civile del Comune prevede la compilazione e presentazione di un modulo (scaricabile al seguente indirizzo http://www.comune.vicenza.it/utilita/documento.php/118260) con il quale i coniugi comunicano i loro dati anagrafici e la volontà di dare avvio al procedimento di separazione o divorzio; l’ufficiale di stato civile procede alla verifica dei  dati  dichiarati con il modulo acquisendo d’ufficio i relativi certificati (in caso di divorzio è opportuno depositare sentenza di omologa o sentenza passata in giudicato). L’ufficiale di stato civile fissa quindi un appuntamento al quale si presenteranno - personalmente e congiuntamente - entrambi i coniugi per rendere la dichiarazione per la separazione  o la cessazione degli effetti civili del matrimonio o lo scioglimento o per modificare le condizioni di separazione o divorzio.
Immediatamente dopo, l’atto contenente l’accordo è compilato, sottoscritto e iscritto nei registri di stato civile.
L’ufficiale di stato civile stabilisce quindi un ulteriore appuntamento per la conferma dell’accordo (dopo almeno trenta giorni dalla data dell’accordo), previo versamento nelle casse comunali di 16 euro (la conferma non è prevista nei casi di sola modifica delle condizioni di separazione o divorzio).
Per la conferma dell’accordo i coniugi devono presentarsi congiuntamente  e personalmente davanti all’ufficiale di stato civile, alla data stabilita.
Da quel momento la separazione consensuale, lo scioglimento, la cessazione degli effetti civili del matrimonio tra i coniugi diventa definitiva.

Procedura di negoziazione assistita da avvocati
La nuova legge prevede anche che il coniuge che intende procedere alla separazione, al divorzio o alla modifica delle condizioni della separazione o del divorzio possa, attraverso il proprio avvocato, invitare l’altro a cercare una soluzione concordata.
Ciascuna parte deve essere assistita da uno o più avvocati di sua fiducia.
L'accordo raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita deve essere trasmesso, a cura degli avvocati, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, il quale quando non ravvisa irregolarità, comunica agli avvocati il nullaosta per gli ulteriori adempimenti.
In presenza di figli minori, maggiorenni non autonomi economicamente, o incapaci, o portatori di handicap grave, il Procuratore della Repubblica autorizza l'accordo di negoziazione se ritiene che esso risponda all'interesse dei figli. In caso contrario lo trasmette entro cinque giorni al Presidente del Tribunale che fissa entro trenta giorni la comparizione delle parti.
Ottenuti i nullaosta o le autorizzazioni, l'avvocato di parte è obbligato a trasmettere, entro dieci giorni dalla stipula dell'accordo, una copia autenticata all'ufficiale di stato civile del Comune in cui il matrimonio è stato iscritto o trascritto.
L'accordo raggiunto con l'aiuto degli avvocati produce gli stessi effetti del provvedimento giudiziale di separazione personale, di divorzio, di modifica delle condizioni della separazione o del divorzio.

Per informazioni
qui 


Commenti

Inviato Venerdi 12 Dicembre 2014 alle 10:59

La Moretti si è accodata al disegno di legge, che era stato già presentato nella precedente legislatura, ma a cavalcare il carro del possibile del vincitore si fa sempre vantaggioso per chi vuole fare carriera
Inviato Martedi 16 Dicembre 2014 alle 12:38

i commenti utenti ora dovrebbero funzionare
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network