Quotidiano | Categorie: Politica, informatica

Il Movimento 5 Stelle e il software libero open-source al Comune di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Settembre 2014 alle 14:29 | 0 commenti

ArticleImage

Daniele Ferrarin, M5S - La necessità per la pubblica Amministrazione di non essere più soggetta, nel settore informatico, al monopolio delle grandi aziende multinazionali del settore è ormai ineludibile. Il rapporto tra queste e la Pubblica Amministrazione deve essere spezzato. Si spendono migliaia di euro per pagare programmi informatici, che possono invece essere facilmente reperibili gratuitamente sotto altre forme.

I software Open Source  (che letteralmente vuol dire “codice aperto”) identifica tutti quei programmi la cui caratteristica è quella di non essere legati al copyright di case produttrici, ma di essere virtualmente disponibili all'uso libero. Con i software Open Source, l'Amministrazione  è libera di utilizzare, modificare, distribuire il software come meglio crede. Non ci sono i vincoli dettati dalle licenze proprietarie che impongono di acquistarle  in rapporto al numero degli utenti, richiedendo costi di aggiornamento continui, a volte obbligatori. Con questa interrogazione il M5S di Vicenza chiede all'Amministrazione Comunale di Vicenza di elencare i costi che sostiene in virtù di contratti del settore informatico e nel contempo sollecitare l'uso di programmi “liberi”, consentendo  economie di Bilancio significative.

 

Consiglio Comunale

Movimento Cinque Stelle Vicenza

Al Sig. Sindaco                                                                                                                

Al Sig. Assessore delegato

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

 

Considerato che:

 

·         il software libero open-source nelle pubbliche amministrazioni sta giocando un ruolo sempre più importante nel mondo. Infatti lo sviluppo di software sicuro con codice liberamente accessibile  , implementabile e condivisibile,​ costituisce un ruolo centrale per l'e-Government. Il Parlamento della Germania ha basato la propria infrastruttura tecnologica sul sistema GNU/Linux, il Comune di Monaco di Baviera  ha migrato migliaia di postazioni al sistema operativo GNU/Linux ​ e anche in Italia stanno aumentando le esperienze di migrazione da software proprietario a software libero in molte pubbliche amministrazioni.​

·         le tecnologie hanno un ruolo fondamentale nella costruzione dei saperi e poter contare su tecnologie non proprietarie consente di allargare le possibilità di crescita e il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione oggi www.digitpa.gov.it  si occupa di supportare le amministrazioni nell'utilizzo efficace dell'informatica,
tramite un Osservatorio Open Source destinato ad analizzare e promuovere l’uso e la diffusione di codice a sorgente aperto

·         I motivi che rendono attuabile e conveniente la migrazione al software libero sono, oltre a quelli economici dovuti all'abbattimento dei costi delle licenze, anche motivi di riservatezza, basata sulla non segretezza delle sorgenti e di sicurezza, per esempio per il fatto che il sistema operativo Linux  difficilmente è ​ soggetto ad ​attacchi​ virus che ​ ne  funestano ​ la funzionalità con danni materiali ed economici. Molti pensano che c​o​noscendo il codice sorgente, chiunque p​ossa scoprirne le vulnerabilità e quindi sfruttarle con fini fraudolenti​, ciò non avviene se le pw di admin sono correttamente custodite dagli utenti​​, anzi, nella pratica le vulnerabilità possono venire tempestivamente corrette ancora prima che possano essere sfruttate a danno del sistema.

·         Già molte​ pubbliche amministrazioni sono contattabili telefonicamente tramite sistemi sia via chat online che tramite sistemi ​Voip (che consentono chiamate​ a costi irrisori). Al contempo si sono dotate di sw libero (che non può essere inteso banalmente​ con la semplice presenza del ​ solo lettore pdf​ ​o browser open-source)

·         Il software libero è diventato una scelta prioritaria nelle pubbliche amministrazioni: lo sancisce il Codice dell’Amministrazione Digitale. Per andare incontro alle regole stabilite dalla spending review, e allinearsi con quanto dettato dall’agenda digitale, la PA italiana deve favorire l'utilizzo di software open source evitando l’acquisto di programmi con licenza, fatta eccezione per alcuni casi specifici: «Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l'impossibilità di accedere a soluzioni open source o già sviluppate all'interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma è effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresì parere circa il loro rispetto.»

 

Premesso tutto ciò, si chiede al Sindaco, al Vicesindaco  e all'Assessore delegato 

 

 

  1. Di sapere quali e quanti sistemi operativi a licenza d'uso siano attualmente installati e l'importo totale della spesa,  e in quanti  dei sopracitati terminali siano invece installati e usati in alternativa sistemi operativi in versione open-source (GNU, GPL, PHP ecc.)
  2. Di sapere quali e quanti altri software a licenza d'uso siano attualmente installati, le motivazioni  e l'importo totale della spesa.
  3. Di sapere a quanto ammonta la spesa per licenze di software proprietario affrontata negli ultimi 2 anni dal Comune di Vicenza, suddivisa per -quantità e tipologia- hardware e software   (ad esempio: sistemi operativi, sw antivirus, sw office, browser, sw protocollo, sw cloud, sw web-gis ecc.) e relative quantità, tipologia e date di scadenza delle licenze pagate e da pagare;
  4. Di sapere a quanto ammonta la spesa per la telefonia fissa affrontata per l'anno 2013, e quella dell'anno corrente, dal Comune di Vicenza.
  5. Di sapere alla luce della Circolare 6 dicembre 2013 n.63 Linee guida per la valutazione comparativa prevista dall’art. 68 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell’Amministrazione digitale” se sia stata eseguita una valutazione per la riqualificazione informatica con impiego prioritario di sistemi informatici basati su kernel  Linux e  altri prodotti di software open-source (es. Voip QuteCom, LibreOffice, Gimp, QGis ecc. ); nel caso tale valutazione fosse ora mancante, in quali tempi e modi si intenda procedere per ottenere il massimo risparmio ed efficienza su tale ambito.
  6. Di sapere quali siano i prodotti sw, necessari agli uffici comunali, per i quali è stata vagliata in base all'art. 68   “l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare”.
  7. Di sapere quanti, sul totale, siano i dipendenti comunali qualificati con patente ECDL (European Computer Driving Licence) e  quanti siano altresì in possesso dei requisiti minimi di conoscenza della lingua inglese (es. patente TOEFL Test of English as Foreign Language) allo scopo di poter comprendere come e se l'uso complessivo dei sistemi informatici possa essere potenziato.
  8. Di sapere se e quali siano le eventuali iniziative, anche di carattere formativo/informativo, che il comune intende adottare per potenziare al massimo i vantaggi proposti dal  Codice dell’Amministrazione Digitale

Portavoce Consigliere Comunale

Movimento 5 Stelle Vicenza

Ferrarin Daniel


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network