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Le richieste di dimissioni di Matteo Marzotto da Fiera e Cuoa le prevede la Costituzione. Il Re Sole Variati non diventi "Re Tentenna"

Di Pietro Cotròn Lunedi 29 Febbraio 2016 alle 22:45 | 2 commenti

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"Chi sbaglia va stangato... Solo con l'adempimento con onore e disciplina di tutti e ciascuno, partendo da chi ha incarichi di governo fino al cittadino comune, vero eroe della quotidianità, riusciremo a cambiare il Paese". Era Renzi, il 27.11.2014, a parlare così e Il Fatto Quotidiano ha ricordato quella frase al presidente del Consiglio italiano per chiedergli di esserle coerente non criticando oggi quello che viene, di comodo, definito il "giustizialismo" della "stampa" che chiede le dimissioni di Alfano.

Provate, quindi, qui da noi, a Vicenza, a ricordare le mille frasi, pronunciate dal nostro sindaco e presidente della Provincia contro chi tradisce "onore e disciplina" nei suoi comportamenti civici.

Tra l'altro proprio Achille Variati arrivò a chiedere le dimissioni dal Consiglio comunale di Gerardo Meridio, definito un quaquaraquà, non per reati commessi contro lo Stato ma per non aver rispettato, a suo dire, "onore e disciplina" negli accordi sul nuovo Statuto del Comune presi con lui, interprete moderno di Luigi XIV, il Re Sole di Francia, monarca assoluto, a cui fu attribuita la frase L'état, c'est moi, ("Lo Stato sono io").

Ma se ci piace, a parte l'eccesso contro Meridio (lo difendemmo con la satira e fummo attaccati anche "legalmente" da Re Achille), il Variati amante dell'onore e della disciplina (tremendo, ad esempio, quello contro chi vuole cacciare dai luoghi di elemosina), prendiamo fortemente le distanze dal punto debole di Achille, quel "tallone" su cui mai riuscì a poggiare critiche chiare a Galan e Sartori e che oggi non lo sostiene in una qualunque azione di rifiuto della permanenza di Matteo Marzotto nei luoghi del potere.

Il condannato, in primo grado ma per acclarati reati fiscali, grazie al mediatico francese Re Sole che pare trasformarsi al... sole italico in uno sbiadito Re Tentenna, rimane, quindi, ben pagato (e fino alla scadenza del mandato) a capo del Cuoa di Altavilla, alta scuola di formazione di imprenditori, e, soprattutto e fino all'approvazione del bilancio 2016 almeno, della Fiera di Vicenza, un'azienda controllata da Comune e Provincia, cioè da Variati, per oltre il 64%  e, quindi, di fatto società pubblica (un altro 32% è in mano all Camera di Commercio).

Reclamare, come facciamo noi di VicenzaPiù e pochi altri media e amministratori pubblici le dimissioni di Matteo Marzotto, caro sindaco di Vicenza e presidente della Provincia di Vicenza, non è "giustizialismo" della stampa ma è la richiesta del rispetto sostanziale e non solo formale della Costituzione, il cui articolo 54 così recita: "... I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore...".


Commenti

Inviato Martedi 1 Marzo 2016 alle 13:00

Intanto, il Comune di Roma ha quasi 2 miliardi di debiti che poi noi tutti paghiamo. La Regione Sicilia "autonoma" ha 5/6 miliardi di debito, chi lo paga. Gli onorevoli Siciliani si fanno gli stipendi che vogliono, ma nessuno ne parla. Per quanto riguarda la Costituzione, nessuno ne parla, dicono è "vecchia" e vogliono rottamarla. Fortunatamente a Vicenza amministra Variati che, piaccia o meno ha salvato la Provincia e posti di lavoro e Vicenza con il suo bilancio da 120 milioni di € non è certo al fallimento. Cosa ci sarà dopo Variati? This is the problem. Ricominceremo con primarie e secondarie, senza conoscere a FONDO i candidati? In mancanza di una Morale solida e di un'etica di comportamento tutti politici dovrebbero andare a casa, non solo Marzotto!
Inviato Mercoledi 2 Marzo 2016 alle 10:07

Importante endorsement: coi fatti si può far cambiare idea alle persone.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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