Il Cis infiamma il consiglio provinciale: bordate su Filippi e Macchia
Martedi 29 Marzo 2011 alle 20:05 | 0 commenti
Il Cis infiamma il consiglio provinciale: bordate su Filippi e Macchia
«Occorre dedicare una seduta della commissione aree logistiche al caso Cis spa. Vanno chiariti i rapporti economici tra la società partecipata da palazzo Nievo, la AF99 e la Immobiliare Arco». Ha usato queste parole oggi in consiglio provinciale Mario Dal Monte (Udc), uno degli esponenti di punta dell'opposizione. Il passaggio di Dal Monte è stato uno dei momenti di picco di una seduta in cui si discutevano le osservazioni al piano territoriale provinciale.
Una seduta dominata dal nervosismo durante la quale il segretario generale Angelo Macchia è stato più volte attaccato «per avere debordato rispetto ai suoi compiti finendo per giocare anche da presidente del consiglio». Attacchi patiti non solo dalle minoranze (Udc, venetisti e Pd), ma pure da pezzi importanti del Pdl. Sicché in aula tra una stilettata e e una controbordata è dovuto intervenire il presidente del consiglio Valter Gasparotto del Pdl: venti minuti di sospensione per rammentare «a ciascuno il suo ruolo». In questo senso è stato caustico il consigliere Mauro Beraldin del Pd che ha spiegato: «Macchia per accelerare il dibattito aveva pensato ad una votazione che interessasse prima il provvedimento nella sua generalità e poi le modifiche. Una cosa che giuridicamente è ridicola e aberrante al contempo». Imbufalito anche Matteo Quero sempre del Pd: «Tutta questa fretta e questo pressapochismo son dovuti semplicemente al fatto che si vuole approvare un documento che faciliti la strada alla realizzazione del centro commerciale a Montebello».
Una bordata alla famiglia del senatore leghista Alberto Filippi il quale è stato accusato più volte di aver fatto leva sulla sua posizione nel Carroccio per ottenere una procedura sprint dalla provincia. Ente chiamato a decidere sulla possibilità di realizzare un contestatissimo centro commerciale a Montebello, a ridosso del previsto centro merci. La famiglia Filippi infatti è proprietaria di metà dei terreni eventualmente utili per l'operazione. E mentre Filippi veniva lasciato solo dai compagni del Carroccio davanti alla gragnuola di critiche piovute dal centrosinistra, Dal Monte sferrava l'affondo più duro: «Con l'affaire Cis, bisogna essere cauti, quanto uscito sui media recentemente non può essere sottaciuto. Come non può essere sottaciuto l'esposto alla procura di Venezia che sempre sul caso Cis ha redatto Franca Equizi» ex consigliere comunale di Vicenza.
Frattanto dal Pdl arriva una novità . Dal gruppo consiliare infatti starebbe arrivando una proposta per rendere molto più difficile l'insediamento di una grande struttura di vendita lungo tutto l'asse della SS11, Montebello compresa. «Sono previsti passaggi ulteriori a palazzo Nievo, in regione come presso i comuni» spiega il consigliere Arrigo Abalti (Pdl), presidente della commissione aree logistiche. La prossima seduta è prevista per dopodomani. Ad ogni buon conto da un po' di giorni a questa parte circolano voci sempre più insistenti. Voci secondo le quali l'emendamento cosiddetto "anti Cis" benedetto dall'Ascom berica possa passare grazie ad un voto trasversale delle minoranze e di settori del Pdl e della Lega.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.