I romani Mastrapasqua (Inps) e Befera (Agenzia delle entrate) d'accordo con Variati: coinvolgere i comuni nella lotta all'evasione
Sabato 1 Gennaio 2011 alle 20:22 | 0 commenti
Antonio Mastrapasqua, romano cinquantunenne, dal 2008 presidente dell'Inps grazie allo storico voto unanime di Camera e Senato con l'assenso delle sigle sindacali e delle associazioni di categoria, ha già "rivoltato" l'ente previdenziale, portandolo da un catastrofico rosso a un attivo di 22 miliardi in soli 2 anni di nuova gestione.
Detto questo la sua proposta (di cui riferisce Panorama nel numero in edicola in un'intervista a firma Stefano Lorenzetto) di coinvolgere anche economicamente e insieme all'Agenzia delle entrate (nella foto a sx Befera, dg dell'Agenzia, e a dx Mastrapasqua) i comuni nella caccia agli evasori dei contributi e ai falsi invalidi non può che rallegrare il sindaco di Vicenza Achille Variati, che già all'epoca dei primi annunci di drastici tagli ai trasferimenti statali all casse locali, aveva lanciato un'analoga proposta estesa anche al fronte dell'evasione fiscale.
La collaborazione tra Inps e Agenzia delle entrate attuata grazie anche all'incrocio delle banche dati dei due enti ha portato a incrementare in un anno del 30% la scoperta di evasori contributivi.
Alla domanda di Stefano Lorenzetto sul perchè non si sia intervenuti prima nella caccia agli evasori , il numero uno dell'Inps ha risposto: "Rispondo per me. Sto qui dal 2008. Prima nella pubblica amministrazione vigeva la gelosia. La gestione di un dato e' potere. Con Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, ci siamo detti: perchè non facciamo un accordo con i sindaci? Il comune trova i lavoratori in nero e in cambio riceve il 33 per cento dell'incasso fiscale e il 33 per cento delle sanzioni irrogate dall'Inps. Altro che autovelox. Per le amministrazioni civiche diventa un cespite da favola. Non dimentichi che l'economia sommersa, secondo l'Istat, vale il 17 per cento del pil".
Questa era la strada indicata dal vicentino Variati.
Il romano Mastrapasqua dell'Inps e l'altro romano, Attilio Befera, direttore generale dell'Agenzia delle Entrate sono d'accordo!Â
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