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Rinvii e briciole del governo del cambiamento a pochi soci BPVi e Veneto Banca spiazzano don Tortan, Arman, Ugone & c., che sognano ora il 31 gennaio per decreto attuativo l. 205

Di Rassegna Stampa Domenica 9 Settembre 2018 alle 10:56 | 0 commenti

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Dire che tra i comitati prevalga la delusione è un eufemismo. Dare subito il 30% a chi abbia ottenuto ragione dall'Arbitro Consob non accontenta nessuno. «Va bene, è lo spritz mentre aspettiamo la tavola imbandita» è la metafora che usa Andrea Arman, avvocato di riferimento del coordinamento «don Torta», che aveva puntato molto sul governo per un cambio radicale del fondo di ristoro. L'emendamento al Milleproroghe «è un primo gesto concreto nella giusta direzione. Ma il 30% non è il 100% - rimarca l'avvocato -. E, soprattutto, va nelle tasche di meno di 600 persone, di cui i clienti delle venete sono 350.".

"Chiaramente la gran massa di risparmiatori attende i provvedimenti governativi di risarcimento, promessi entro il 31 gennaio. Come funzioneranno lo vedremo. Intanto - chiude Arman - andiamo avanti con le cause contro le società di revisione e contro Intesa Sanpaolo».
E sul fronte delle associazioni più favorevoli al fondo Baretta, parla di «Grave attentato ai diritti del risparmiatore» il leader del Codacons Veneto, Franco Conte, che chiede sia l'Anac ad occuparsi dell'ammissione al Fondo: «Ottima l'idea di saldare il risparmiatore che ha già una pronuncia favorevole. Ma no ad un tetto del 30%, con cui il governo si rimangia promesse elettorali e contratto di governo».
Per Valter Rigobon, presidente di Adiconsum Veneto, «dare qualche soldo a 560 persone è il modo migliore per far arrabbiare tutti gli altri. Abbiamo sempre detto, incontrando il governo per discutere sulla distribuzione del fondo da 100 milioni, che ogni misura in più è la benvenuta; ma ho l'impressione che si intenda il 30% previsto dall'emendamento come un atto transattivo. Manovrine da campagna elettorale e manca anche un concetto per noi fondamentale - conclude Rigobon - dare priorità a chi è nelle condizioni più difficili».
Scontento pure Matteo Moschini, avvocato del Movimento per la difesa del Consumatore il quale ha da solo gestito 200 ricorsi all'Acf: «Se il 30% è un acconto va bene. Ma rivolgersi solo a chi abbia un lodo favorevole dell'Acf mi dà la sensazione che poi possano prevedere la stessa quota di rimborso anche per tutti gli altri. Ma a noi la Consob, attraverso l'arbitro, ha detto che abbiamo diritto a un ristoro integrale». «Ribadiamo che non c'è più tempo per soluzioni parziali ed estemporanee - tuona Matteo Cavalcante, presidente dei 'grandi' azionisti di "Per Veneto Banca" - e il Ministero non venga meno agli impegni. Convochi le associa­zioni per istituire una cabina di regia».
di Gianni Favero, da Il Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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