Pubblicato il 26 settembre alle 23.02, aggiornato il 27 alle 0.17. Nel documento del Governo preparatorio della legge di Bilancio 2019 - si legge nella noat ceh pubblichiamo a firma Franco Conte per il Coordinamento Risparmio Veneto Tradito - è previsto che 1.500 milioni giacenti sul conto "fondi dormienti" presso il Ministero Affari Economici MEF verranno destinati di Fondo ristoro dei risparmiatori traditi. E' una grande vittoria di chi ha costruito l'impianto: prof. Rodolfo Bettiol; di chi l'ha sostenuto dall'inizio: Patrizio Miatello convincendo le diverse associazioni che hanno dato vita a "Unite per il Fondo". Il voto unanime del Parlamento sulle norme che istituivano il Fondo con la legge 205/2017 era stato un atto di "buona politica". Poi il ritardo del Governo Gentiloni ed il silenzio del Governo Conte avevano costretto alla mobilitazione. Le cose non si erano messe bene.
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Tra tante chiacchiere e falsità di preti e leaderucci, come ci ha scritto Riccardo Federico Rocca, sulla legge 205 "in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza"), spicca il punto 23 del contratto di governo tra M5S e Lega che è stato così controfirmato: ... Per far fronte al risarcimento dei risparmiatori "espropriati" si prevede anche l'utilizzo effettivo di risorse, come da legge vigente, provenienti da assicurazione e polizze dormienti. La platea dei risparmiatori che hanno diritto a un risarcimento, anche parziale, deve essere allargata anche ai piccoli azionisti delle banche oggetto di risoluzione".
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Franco Conte, di Codacons Veneto e del Coordinamento Risparmiatori Traditi, ci invia la nota che pubblichiamo in cui propone un aggiornamento dopo la "missione" a Roma (di cui vi abbiamo riferito la nostra lettura qui, qui la foto della delegazione con Gianluigi Paragone): 1) alla Camera, in sede di discussione del decreto Milleproroghe sono passati due emendamenti alla legge 205 che sono la conferma di un tradimento. A) per chi ha già un lodo dall'ACF, si parla di poco più di 100 veneti (non è detto che siano tutti veneti, ndr) per un totale circa 300, viene previsto il risarcimento del 30% con massimale di 100.000 euro.Â
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Varie associazioni hanno lottato e si sono Unite per il Fondo, quello istituito dalla legge 205 ("per l'erogazione di misure di ristoro in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di - informazione, - diligenza, - correttezza e trasparenza") approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 ma ancora non attivata per il triplo rinvio "con modifiche" del relativo regolamento o decreto attuativo che dir si voglia, dal 30 marzo 2018 al 31 ottobre e, ora, dopo il Milleproroghe, al 31 gennaio 2019....Â
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Gentile Direttore, alla luce dell'emendamento sul tema (la legge 205 per il ristoro ai soci vittime della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle 4 banche risolte, ndr) e recentemente "infilato" (da due colleghi dello scrivente parlamentare del M5S, ndr) nel Milleproroghe in Commissione Bilancio (evitando accuratamente di coinvolgere la nostra Commissione Finanze, dove non sarebbe mai passato), e che sinteticamente dà corso al decreto Baretta con qualche modifica minore, la prego di sensibilizzare i risparmiatori riguardo la necessità di pretendere per la Legge di Bilancio quanto abbiamo promesso, quanto è scritto nel contratto di governo e quanto tutti noi desideriamo ottenere.Â
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Roma. Aveva mandato in fibrillazione le due anime delle associazioni e un'infinità di studi legali l'ultimo emendamento parlamentare presentato in sede di Milleproroghe da due deputati del M5S, Vittoria Baldino per la commissione Affari costituzionali e Giuseppe Buonpane per la Bilancio ma non da esponenti della Lega, alla legge 205, quella approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 (ancora in attesa del relativo decreto attuativo previsto per il 30 marzo ma rinviato prima al 31 ottobre e, ora, appena sarà concessa la fìducia sul Milleproroghe, al 31 gennaio 2019) per il "ristoro" delle vittime (azionisti e obbligazionisti) di errate o fraudolente informazioni su Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e quattro banche risolte (nella foto VicenzaPiu.com da sx Zaggia, Cavallari, Conte, Miatello, Vanin).
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