Opinioni | Quotidiano | Categorie: Mostre

Magna mostra

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 6 Ottobre 2012 alle 12:34 | 0 commenti

ArticleImage

Il sindaco Achille Variati sa benissimo quanto apprezzo realmente il suo sforzo di utilizzare l'inaugurazione della Basilica Palladiana con annessi eventi di (prestigioso) contorno come la mostra "Raffaello verso Picasso" e tutti gli altri happening di qualità, da quelli a palazzo Chiericati al Palladio Museum, per lanciare Vicenza nel circuito della cultura e dell'economia turistica. E che questo sia il mio pensiero ben lo sa chi mi ha conosciuto fin dal 1992, quando sono arrivato qui da Roma per una consulenza aziendale, di progettazione, realizzazione e marketing di prodotto.

Allora mi meravigliavo di due cose: la ricchezza delle iniziative imprenditoriali locali, legate al momento storico, l'ignoranza, nel senso etimologico, del proprio patrimonio artistico. 

Della prima meraviglia è stato "promotore" iniziale il gruppo per cui lavoravo, che è quello che ora si chiama Global Display Solutions. Passato dai 50 dipendenti di allora a Cornedo Vicentino ai mille in tutto il mondo appena annunciati, uno dei pochi esempi di crescita permanente e solida in un oceano di successive delocalizzazioni e chiusure di aziende, inattese all'epoca, ma prevedibili per la filosofia di sviluppo imperante altrove: tanto lavoro a basso costo (... costi quel che costi, concia docet), con scarsa cura delle situazioni ambientali e quasi sempre nessuna attenzione al marketing.

Per il marketing e la comunicazione il mio vezzo (perdono, ne ho anch'io più d'uno) è riferirmi a Steve Jobs, che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere di persona a Cupertino nel 1985 e che aveva già fatto grande la Apple con la qualità rivoluzionaria dei suoi prodotti ma anche con la loro promozione innovativa. Grande era, quindi, il mio stupore nel non vedere promossi i valori imprenditoriali e, ancor di più, quelli culturali e artistici del piccolo ma prezioso gioiello che mi sembrava Vicenza, incastonata, sì, tra Verona e Venezia, ma con una sua personalità. Sconosciuta ai più, allora.
Della bellezza di basilica, mostra e eventi ne riferisce a parte, meglio di me, la nostra Daniela Ceccon, che con la sua sensibilità, femminile e professionale, annota con nonchalance qualche, sfortunato, intoppo organizzativo e comunicativo visto che chi ha organizzato, e comunicato, lo sa bene delle peripezie affrontate in prima persona da chi scrive e da Daniela..
Ma faccio mia la sua sensibilità e non scendo in dettagli che renderebbero un po' triste il nostro sindaco, che, ripeto, merita incoraggiamenti per la strada intrapresa di cercare e di presentare al mondo nuovi valori, culturali ma di conseguenza economici, delle bellezze vicentine, ora che le sue aziende arrancano ...
Ma per fare questo bisogna fare, e rapidamente, un salto di qualità organizzativo e comunicativo. Sappiamo che le entità principali coinvolte per l'evento nell'evento, la mostra e l'inaugurazione della Basilica, sono due, la Fondazione Cariverona o Unicredit che dir si voglia e il Comune di Vicenza. Magari con difficoltà di coordinameto, visti gli obiettivi in parte diversi, la promozione della banca per l'una, il rilancio della città per l'altro.
Ma ognuno ha i suoi referenti, a partire da Marco Goldin, lo stratega maximo dell'esposizione che nello spot tv e radio nazionale si cita orgoglioso («Raffaello verso Picasso è una grande mostra che ho curato per voi. A Vicenza nella Basilica Palladiana ...») e, dopo l'omaggio allo sponsor, invita, a scanso di equivoci, a rivolgersi alla sua Linea d'ombra per le informazioni del caso.
Se Linea d'Ombra, destinataria dell'incarico oneroso ma milionario ricevuto dalla fondazione bancaria veronese di Paolo Biasi, si avvale di collaboratori fisici o aziendali, tra cui per la comunicazione lo Studio Esseci, così il Comune, "titolare" della Basilica e della sua promozione, sfrutta il suo staff dell'Ufficio stampa oltre a Linea d'ombra stessa come scritto sull'invito a nome del sindaco per alcuni eventi di preparazione tra cui l'inaugurazione di ieri alle 18 in pompa magna. Per non parlare del Cisa della presidentessa Lia Sartori, non ignota a Biasi e Boldin, e che ha tra i suoi "fornitori" di servizi anche lo Studio Esseci pur avendo deciso di utilizzare per l'inaugurazione del Palladio Museum un "ignaro" Studio Adc... E si potrebbe continuare nell'elenco delle, ovviamente, numerose entità coinvolte in tanti eventi e così grandi, magni in latino, locali, nazionali e internazionali come quelli il cui volano è stata l'amministrazione Variati.
Per evitare gli "sfortunati" incidenti di percorso segnalati, in parte, da Daniela, perchè si evitino, per carità, le prevedibili, future interrogazioni e polemiche su eventuali "magna magna" e perché si parli, quindi, solo della "magna" mostra basterebbe che tutti quelli che vogliono, oltre al proprio personale giusto compenso, economico e/o di immagine, il successo del rilancio di Vicenza nel circuito cultural-turistico, facessero una sola, semplice cosa: prima di dire "io ho fatto", verifichino che tutti sappiano cosa fare.
Anni fa "io ho organizzato" anche un charter per Charleroi e una visita sportivo-turistica dei miei ospiti per una dieci giorni tra Marcinelle, sindaci e palasport. Una cosa, per carità molto più semplice. Ma mi ero accertato che un signore in uniforme sapesse che doveva pilotare. Per far decollare l'aereo e l'evento promozionale.

E oggi continuo a pilotare il volo di questo, per carità, piccolo ma capiente charter dell'informazione perchè ho un equipaggio che sa dove vuole andare, con fatica quotidiana: non basta guardare in alto per arrivarci.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network