I coccodrilli
Lunedi 5 Dicembre 2011 alle 08:43 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI FdS - Il governo Monti ci farà pagare tutta la crisi. La farà pagare ai lavoratori e ai pensionati. La farà pagare ai giovani che saranno certamente penalizzati dal fatto che si dovrà restare al lavoro fino a 66 anni (gli uomini) o 62 anni (le donne). La farà pagare a chi non potrà andare in pensione dopo 40 anni di contributi ma dovrà lavorare ancora un paio d'anni in situazioni dove il lavoro non esiste. La farà pagare a chi ha sempre dato.
Ci dice che è equità il miserabile 1,5% ai capitali "scudati", a quei soldi, cioè, esportati illegalmente all'estero e "rientrati" (forse) applicando un'altrettanto miserabile tassa del 5% in 5 anni. Nessuna patrimoniale, solo l'ICI (alla quale, come tradizione, cambieranno nome) anche sulla prima casa. Una manovra da lacrime e sangue. Le nostre lacrime e il nostro sangue.
La crisi la pagheremo noi. I ricchi "signori" che evadono, che corrompono, che delocalizzano il nostro lavoro, che speculano ... lorsignori, appunto, pagheranno poco, pagheranno nulla.
Questa manovra è resa ancora più iniqua dalle espressioni dei ministri e di Monti stesso durante la conferenza stampa di presentazione. La decisione di Monti di rinunciare al compenso di presidente del consiglio e di ministro è pura propaganda. Le lacrime del ministro Fornero sono pura ipocrisia. Vorrebbero dirci: cosa volete, siamo costretti a massacrarvi, noi non lo volevamo ma non possiamo fare altro. Ma sono lacrime da coccodrillo, false. Pura apparenza.
La sostanza è che i lavoratori e i pensionati saranno più poveri, i giovani ancora senza speranza. Il tutto per salvare la ricchezza di lorsignori e dei nominati nel loro governo. Ci dicano gli egregi ministri e sottosegretari qual è la loro ricchezza, quali sono i loro patrimoni, quanto prendono di pensione o di emolumenti ogni anno, quali liquidazioni hanno intascato. Ce lo dicano con trasparenza e senza barare. Vogliamo i numeri e non penose giustificazioni. Allora capiremo, forse, molte cose e sapremo perché vogliono colpire chi ha poco e non i ricchi, quelli della loro casta.
Una cosa chiediamo sommessamente agli egregi ministri e sottosegretari: non fate finta di soffrire per i sacrifici che ci imponete e non prendete in giro i cittadini onesti con qualche lacrima simulando una sofferenza che è di altri.
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