I capigruppo consiliari testimonial della campagna "Il 5x1000? Io lo metto in comune"
Lunedi 9 Maggio 2011 alle 18:54 | 0 commenti
Comune di Vicenza - I capigruppo consiliari a fianco del sindaco Achille Variati per promuovere la destinazione del 5 per mille delle trattenute Irpef alle attività sociali del Comune di residenza. Questa mattina in sala stucchi a palazzo Trissino, oltre all'assessore alla famiglia Giovanni Giuliari, c'erano Cinzia Bottene di Vicenza Libera - No Dal Molin, Maurizio Franzina del Pdl, Filippo Zanetti di Vicenza Capoluogo, Silvano Sgreva del Gruppo Misto e Cristina Balbi al posto di Federico Formisano per il Pd.
All'invito del sindaco di diventare testimonial della campagna "Il 5x1000? Io lo metto in comune", promossa in città da cartoline e manifesti in cui campeggia un "gatto-salvadanaio", hanno comunque risposto affermativamente anche gli altri capigruppo (Marco Appoggi della lista Variati Sindaco, Claudio Cicero di Impegno a 360° e Daniele Guarda dell'Udc), ad eccezione della Lega Nord che ancora non ha risposto.
"La democrazia si basa sul confronto democratico tra maggioranza e opposizione - ha dichiarato il sindaco -, ma ci sono momenti in cui gli obiettivi sono assolutamente condivisi e in cui i colori politici non sopravanzano. Il 5 per mille è uno di questi momenti: la somma che il Comune raccoglierà andrà in uno specifico capitolo di bilancio destinato al sociale con il mio impegno personale a darne poi adeguato rendiconto di come verrà spesa".
Ciascun capogruppo ha quindi spiegato le ragioni della propria adesione all'iniziativa. "Anziché continuare a tagliare i fondi destinati al sociale - ha commentato Bottene, per prima -, in questi tempi di crisi e sofferenza economica per le famiglie servirebbe invece aumentarli. Per questo motivo non vedo scelta migliore da parte del contribuente che la destinazione del 5 per mille al proprio Comune".
"Ho aderito anch'io all'idea del sindaco - ha precisato Franzina - perché c'è un plus rispetto a tutte le altre lodevoli richieste a scopo benefico: di queste infatti spesso il contribuente perde le tracce, mentre il sindaco rendiconterà , e l'opposizione controllerà , dove, come, perché e quanti soldi sono stati raccolti e spesi. E' un aspetto di federalismo: il cittadino si fida dell'ente locale, gli affida delle risorse e alla fine verifica e quindi giudica come vengono amministrati i suoi soldi".
Sulla stessa onda il capogruppo Sgreva che ha detto: "Il meccanismo del 5 per mille è una forma di federalismo fatto in casa, in attesa di quello più organico e completo".
"Destinare il 5 per mille all'ente che coordina la rete delle associazioni che si occupano di volontariato sociale sul territorio comunale è una scelta lungimirante - ha dichiarato Zanetti -. E i dati dimostrano quanto bisogno ci sia di aumentare il nostro impegno per il sociale".
Ha chiuso il cerchio l'assessore Giuliari: "Ringrazio i capigruppo per aver aderito all'invito del sindaco. Far parte di una comunità passa anche attraverso il dovere civico di pagare le tasse che in questo caso coincide con la possibilità di esercitare il diritto di destinare la quota del 5 per mille a vantaggio delle persone meno fortunate della nostra città ".
Il sindaco ha infine ricordato che per destinare il 5 per mille al Comune non serve riportare alcun codice: è sufficiente firmare in un'apposita casella del modello 730 o Unico. "È una scelta che non comporta maggiori imposte da pagare e non costituisce una spesa - ha infine precisato -, essendo una trattenuta che andrebbe comunque versata allo Stato".
Il modello 730 va presentato entro il 31 maggio ad un Caf o ad un professionista abilitato. Il modello Unico va presentato entro il 30 giugno in caso di consegna in formato cartaceo alle poste ed entro il 30 settembre in caso di presentazione per via telematica.
Per informazioni più dettagliate, consultare la specifica scheda informativa Urp dal sito www.comune.vicenza.it , sezione Primo piano, oppure www.comune.vicenza.it/5xmille.php , o telefonare al Settore servizi sociali 0444 222561-222530.
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