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Hit Show, i Cacciatori Veneti-Confavi: 5 Stelle parrebbero marziani ignoranti e superficiali

Di Emma Reda Martedi 16 Dicembre 2014 alle 14:32 | 2 commenti

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Il Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti – Confavi, Maria Cristina Caretta, risponde a Daniele Ferrarin, portavoce e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza sulla questione Hit Show, principale fiera delle armi italiana a Vicenza. Ferrarin (M5S): Comune si dissoci

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle parrebbero marziani caduti dal cielo per il peso della loro ignoranza o della superficialità delle loro conoscenze.

Solo degli extraterrestri possono pensare che la Fiera di Vicenza possa essere gestita da guerrafondai dediti alla promozione di armi da guerra o di distruzione.

HIT, la mostra delle armi sportive e da caccia che si terrà anche quest'anno nel mese di febbraio, altro non è se non l'evoluzione di HUNTING Show, la fiera della caccia, della pesca e delle attività connesse, che da circa una decina d'anni viene organizzata presso i padiglioni fieristici della Fiera di Vicenza.

Grazie anche alla nostra intuizione ed alla nostra collaborazione, HUNTING Show/HIT è diventata la più importante fiera di settore d'Italia ed una delle più importanti a livello europeo.

I grillini, attaccando stupidamente questa manifestazione, ignorano forse che l'attività venatoria in Italia rappresenta una importante voce dell'economia del nostro Paese, con un fatturato annuo che supera i due miliardi e mezzo di euro ed una realtà occupazionale che garantisce più di duecento mila posti di lavoro nell'indotto economico e produttivo ad essa collegato.

In un periodo di drammatica congiuntura economica internazionale con conseguenze devastanti sotto il profilo occupazionale, il voler cancellare per discutibili ragioni di natura ideologica oltre duecentomila posti di lavoro con i quali si garantisce un'esistenza dignitosa ad altrettante famiglie italiane appare, a chiunque sia dotato di un minimo di buon senso,  come una posizione demenziale.

Va anche ricordato che tutte le attività portatrici della cultura rurale, tra le quali va annoverata a pieno titolo l'attività venatoria, producono reddito, pagano ingenti quantitativi di tasse dall'introito delle quali lo Stato può garantire servizi di pubblica utilità dei quali possono trarre beneficio tutti i cittadini, compresi quelli che, per ignoranza o per malafede, considerano la caccia in Italia come un'attività negativa che deve essere abolita.

Lasciando i grillini alle loro convinzioni, invitiamo tutti coloro che contestano la caccia, unicamente perché non la conoscono, a venire a visitare l'edizione 2015 di HIT  per capire cosa ruota attorno alla caccia sia in termini economici, che occupazionali, che sociali, che culturali. L'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, ideatrice e promotrice assieme all'on. Sergio Berlato di HUNTING Show/HIT, sarà presente all'interno della Fiera con un proprio stand dal quale potrà spiegare, soprattutto ai meno informati, quale sia il ruolo insostituibile della caccia e dei cacciatori nella corretta gestione del patrimonio faunistico ed ambientale e quale sia l'apporto che i cacciatori forniscono al nostro Paese, sia sotto il profilo economico che occupazionale.


Commenti

Inviato Martedi 16 Dicembre 2014 alle 20:46

Abbiamo capito che per qualche euro in tasca, secondo la carretta si può commettere di tutto, qualunque infamia ai coinquilini animali di questo pianeta e anche ai suoi conterranei umani visto che tanto ci tiene alla lobby delle armi, le stesse armi che vengono usate poi per delinquere nelle nostre case e sparare ai posti di controllo di Polizia e Carabinieri quando tentano di fermarli. E' ora di dire che chi sta dalla parte delle armi sta dalla parte dei delinquenti.
Inviato Martedi 16 Dicembre 2014 alle 21:22

Promuovere la caccia e' quanto di più antieconomico possa esistere senza entrare nelL'ambito della discussione puramente ecologista/animalista. Chi dice il contrario e' in totale mala fede. La distruzione degli habitat oramai ha ridotto drasticamente il patrimonio della fauna selvatica tanto che i cacciatori oramai non hanno niente a cui sparare e sono sempre meno. Di fatto i cacciatori al giorno d'oggi portano semplicemente a spasso il proprio cane e le poche volte che vanno a caccia lo fanno all'estero spendendo soldi al di fuori del territorio italiano. Il futuro e' il turismo naturalistico, i parchi, le riserve naturali, le oasi. L'esperienza mondiale insegna che nelle riserve di caccia convertite al turismo naturalistico si sono incrementati i guadagni in modo esponenziale. In Africa interi stati vivono di turismo naturalistico. Per non parlare dei rischi intrinsechi delle armi. Insomma la critica alle armi del M5S mi sembra legittima è fortemente sostenibile.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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