Rischio Unesco, Valentina Dovigo: un'idea di sviluppo di una tristezza infinita con Bulgarini che dà dei criminali agli ambientalisti e Variati che non rinuncia allo... "sviluppo"
Domenica 22 Gennaio 2017 alle 18:27 | 1 commenti
A prendere posizione sulle criticità confermate dalla HIA effettuata per provare a non perdere per Vicenza, immersa dalle ultime amministrazioni, a guida Enrico Hüllweck o Achille Variati che fossero e siano, in colate di cemento, la qualifica prestigiosa di Città Patrimonio dell'Unesco è, come sempre, anche Valentina Dovigo, consigliere comunale Lista Civica e SEL, la cui nota pubbliciamo integralmente.
Sembra che la Hia - Valutazione d'Impatto sul Patrimonio, che ai consiglieri comunali al momento non risulta fatta avere (ma VicenzaPiù ha messo online video completo della conferenza stampa e, appena entratone in possesso, ha pubblicato il documento di 173 pagine che ripropone qui**, ndr) abbia sostanzialmente affermato (confermato?) due concetti.
Il primo che Vicenza non verrà , fortunatamente, inserita nella Black List delle città il cui titolo Unesco è a rischio, ma che molti errori in merito alla pianificazione del territorio sono stati fatti, ai quali va posto repentinamente rimedio, il secondo che è necessario rivedere completamente alcuni progetti e ripensare totalmente il modello di sviluppo urbanistico (leggi PAT) di cui questa città si è dotata
"E' mancata la consapevolezza di modificare i nostri modelli urbanistici" ha dichiarato il Vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, dopo aver dato dei criminali alle associazioni ambientaliste che avevano sollevato il problema, senza però rendersi conto della gravità "politica" di questa mancanza di consapevolezza. Chi doveva rendersene conto e pianificare conseguentemente se non chi amministrava la città ? E' perché tanta aggressività proprio nei confronti degli ambientalisti, che da tempo si impegnano per un diverso uso del territorio?
Ma peggio del Vicesindaco riesce a fare il Sindaco, Achille Variati, quando afferma "non si può pretendere che una città sede di Patrimonio Unesco resti ferma nel suo sviluppo", esternando un'idea (ed una proposta politica) di una tristezza infinita, l'idea che lo sviluppo di una città si fonda sulle strade, sulle costruzioni, sulle grandi opere, sul cemento, sulla mediazione degli interessi particolari. Quest'idea è vecchia e stravecchia, ha già fatto danni abbastanza e nessuno di chi governa oggi dovrebbe sottrarsi alla necessità di lavorare per la rigenerazione delle città che sono state costruite, della viabilità che è stata realizzata. Lo sviluppo oggi è più nella messa in sicurezza e manutenzione del territorio che nel proseguire sulla strada intrapresa, in una città Unesco lo sviluppo è investire su ambiente e beni culturali insieme.
Ma se finora non ci sono stati segnali di questo approccio, l'auspicio è che almeno gli ammonimenti provenienti dall'Unesco aiutino a tracciare la nuova strada.
**L'ufficio stampa del Comune il 23 gennaio, "su richiesta dell'ufficio Unesco, in relazione alla pubblicazione della relazione HIA" ci chiede di "indicare che tale documento è attualmente in fase di verifica tecnica e che l'amministrazione comunale renderà disponibile il testo definitivo al termine della chiusura del procedimento" visto che analoga dicitura è stata ora utilizzata anche dal Comune nell'inserire il documento alla pagina: http://www.comune.vicenza.it/albo/notizie/notizie.php/165176
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