Guerra. Rapidità per Bagnasco. No a paure per Napolitano. FdS: Stiamo diventando matti!
Domenica 20 Marzo 2011 alle 15:26 | 0 commenti
Giorgio Langella, PdCI, FdS - Le notizie dalla Libia si susseguono nella loro scarna drammaticità . E' la solita, sporca guerra. Una carneficina. L'occidente ha risposto col massacro al massacro. Per questioni umanitarie? Non credo proprio, sarebbe comunque indecente uccidere e distruggere per questioni umanitarie. La diplomazia e la ragione vengono annullate davanti al profitto e alla voracità di chi vuole essere il padrone incontrastato delle fonti di energia.
E intanto si muore in nome e per conto di pochi che comandano e vogliono disporre a loro piacimento delle vite di tutti e delle risorse del mondo. Ci dicono che è per difendere qualcuno ... e invece sono solo gli interessi di lorsignori.
Il presidente Napolitano dice di non cedere alle paure. Ma quanto terrore stiamo portando in Libia? Perché dobbiamo rispondere alla violenza con una violenza peggiore?
Il cardinale Bagnasco afferma: "Speriamo che si svolga tutto rapidamente, in modo giusto ed equo, col rispetto e la salvezza di tanta povera gente che in questo momento è sotto gravi difficoltà e sventure. Preghiamo per la salvezza del popolo libico". Speriamo nella rapidità del massacro? Preghiamo per la salvezza di un popolo? No.
Bisogna agire per fermare la guerra. SUBITO!
Noi cittadini europei dobbiamo prendere coscienza di quello che sta accadendo. Apriamo gli occhi, scendiamo in piazza, protestiamo, gridiamo forte che quello che sta succedendo in Libia è sbagliato. Che questa guerra non è fatta in nome nostro.
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