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Giustizia si può fare, condannata Eternit

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 13 Febbraio 2012 alle 15:04 | 0 commenti

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Giorgio Langella, segretario provinciale PdCI FdS Vicenza - Poco fa il tribunale di Torino ha condannato Schmidheiny e il barone De Cartier a 16 anni di reclusione per disastro doloso e omissione dolosa di misure infortunistiche. Questi "signori" sono i responsabili della Eternit e, per questo, sono stati giudicati colpevoli di quello che hanno provocato trattando l'amianto senza adeguate cautele. Migliaia di morti soprattutto di mesotelioma pleurico. Una strage prodotta da quella bramosia di profitto a tutti i costi che ha guidato i padroni della Eternit e di tante altre realtà produttive italiane e straniere.

La sentenza di Torino è un primo passo perché venga fatta piena luce sui tanti casi analoghi che vengono spesso nascosti nell'indifferenza dei media e dell'opinione pubblica. Ci riferiamo anche all processo Marlane che vede accusati di omicidio colposo plurimo, lesioni gravissime e disastro ambientale proprietari e dirigenti della Marzotto e della (ex) Lanerossi. Un processo, quello della Marlane/Marzotto, che viene continuamente rinviato per cavilli procedurali. La sentenza di oggi ci fa capire che la determinazione e la forza di chi non ha mai chinato la testa, di chi non ha accettato denaro in cambio della archiviazione del procedimento, di chi ha lottato, permette di raggiungere la verità e di ottenere giustizia. Dopo la sentenza "ThyssenKrupp" questa della Eternit è un'altra sentenza storica. Stabilisce come si possano individuare i responsabili delle malattie professionali. Determina che queste malattie non sono frutto del destino ma si configurano come gravissimi reati dolosi. Dimostra che la vita dei lavoratori e dei cittadini non può essere comperata e non può essere barattata con il profitto di qualche padrone.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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