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Giorgia Meloni, la bambina prodigio della politica italiana: Berlato ora ha la sua musa

Di Giulia Biasia Domenica 27 Dicembre 2015 alle 17:43 | 0 commenti

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Il detto recita: "Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna". Detto che, a quanto pare, risale a quello più antico latino: "Dotata animi mulier virum regit" ("Una donna dotata di coraggio sostiene l'uomo"). E se si volesse fare un'analogia "politica"? Les jeux sont faits. Dietro Sergio Berlato, politico vicentino del partito AN Fratelli d'Italia, dopo la sua uscita dal PDL/FI a dir poco traumatica (più per Galan & c. che per lui a dire il vero) c'è Giorgia Meloni. La bionda paladina di Fratelli d'Italia ha una storia tutta da raccontare e ce la rivela . 

Classe 1977, entra in politica a soli quindici anni. Si iscrive al Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale. Strana presa di posizione viste le sue origini: il padre era comunista (l’ha abbandonata, però, quando aveva dodici anni) così come il quartiere di Roma dove abitava, la Garbatella. Atteggiamento questo che si ripeterà nella sua carriera politica. Nel 1996 diventa responsabile nazionale di Azione Studentesca, movimento studentesco di Alleanza Nazionale, partito al quale rimarrà legata per diversi anni. Da qui parte un’escalation che porterà Giorgia Meloni a guadagnare posizioni e visibilità. Nel 1998 diventa consigliere della Provincia di Roma per Alleanza Nazionale, nel 2000 è dirigente nazionale di Azione Giovani e nel 2004 presidente della stessa. Nel 2006 entra alla Camera dei Deputati, sempre per AN, e per due anni è uno dei vicepresidenti: a quel tempo la più giovane di tutta la storia italiana. All’età di trentun’anni diventa Ministro per la gioventù sotto il quarto governo Berlusconi. Nel 2009 (anno in cui lascia AN) diventa presidente del movimento politico giovanile del Popolo della Libertà, Giovane Italia, da cui si dimette nel 2012. La collaborazione con il PdL cessa quando il PdL stesso rinuncia alle primarie del partito (sempre nel 2012) alle quali la Meloni si era candidata. Crea, così, un proprio partito (con l’aiuto di Guido Crosetto e Ignazio La Russa), Fratelli d’Italia, militante sempre nel centrodestra, di cui diviene capogruppo alla Camera nel 2013 e presidente del partito nel marzo 2014. Dopo il buco nell’acqua alle Elezioni Europee del 2014 (non riesce a superare la soglia di sbarramento del 4%), cede il ruolo di capogruppo alla Camera a Fabio Rampelli.
Di carattere conservatore, Giorgia Meloni si è sempre dichiarata contro l’aborto, contro i matrimoni e le adozioni gay, contro l’immigrazione, contro l'euro e a favore dei principi del centrodestra. Nonostante le sue idee rigide, viene ammirata per lo spirito battagliero e L'Espresso la definisce "l'unico leader nazionale che s'avvicina, per popolarità e consensi, al premier di Rignano sull'Arno". Spesso presente ai talk-show televisivi, nei quali lascia uscire il suo essere duro e fumentino, è anche giornalista dal 2006 e scrittrice (ha pubblicato nel 2011 “Noi crediamo. Viaggio nella meglio gioventù d’Italia”, che, come si evince dal titolo, parla di giovani che hanno idee, talento e fanno sacrifici per “sopravvivere” in questa Italia, spesso difficile, riportandone le storie e le imprese lavorative).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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