Gestione Cooperativa Bramasole, PD: nuovo cda Ipab Vicenza coraggioso
Martedi 22 Settembre 2015 alle 16:26 | 2 commenti
Nota congiunta dei consiglieri Dal Pra Caputo e Ambrosini (anche membri della Commissione Sociale del Comune) e del capogruppo consiliare del PD Possamai sulla diffida inviata dal cda di Ipab alla cooperativa Bramasole
"Il nuovo CDA si sta muovendo in modo coraggioso e doveroso, in linea con il mandato dato dal Sindaco di ricercare per prima cosa il benessere degli ospiti delle strutture residenziali per anziani. Tra i doveri dell'ente appaltante c’è sicuramente quello di controllare e verificare: per questo motivo è quanto mai importante che il nuovo CDA abbia chiesto in modo forte ragioni rispetto alla gestione attuale del San Camillo.Tanto più se le violazioni del contratto in essere dovessero andare a discapito del servizio nel confronto degli ospitiâ€. Questa la posizione di Stefano Dal Pra Caputo e Bianca Ambrosini che, in quanto membri della commissione sociale del Comune, interpretano il pensiero del Partito Democratico nella vicenda legata alla assegnazione alla cooperativa Bramasole della gestione del San Camillo.
“Le difficoltà e le crescenti criticità nella gestione da parte della cooperativa sociale Bramasole di Padova dei reparti ospitanti i 114 anziani non autosufficienti della Residenza San Camillo Ipab è stata seguita sin dall'inizio dall'amministrazione comunale con grande preoccupazione – proseguono i consiglieri - Oggi, in presenza di un CDA nominato dal Sindaco, è possibile e necessario perseguire tutte le strade per verificare che venga riconosciuto a tutti il diritto fondamentale alla dignità e identità , beni supremi di ogni essere umano, con ciò salvaguardando anche la tradizione di qualità e accoglienza che ha identificato le strutture IPAB di Vicenza e che non deve essere messa in dubbio o perdutaâ€.
“Riteniamo quindi più che opportuna l’azione messa in atto dal nuovo CdA mirante, anche attraverso azione di diffida alla dirigenza e proprietà della cooperativa medesima, a riportare a regolarità l’accoglienza e l’assistenza delle persone anziane ospitate secondo i parametri e gli standard di qualità del servizio richiamati dalla stessa normativa regionale: il pieno e totale soddisfacimento della qualità del servizio reso agli anziani ospiti va ricercato nel rispetto precipuo e primario della dignità della persona umana; questa è una delle prime regole da osservare scrupolosamente per chi si trovi ad operare nelle Case di Riposo.
Sono persone di cui prendersi cura e da assistere notte e giorno, persone in condizioni di fragilità , affidate dalle famiglie che ricercano per i propri cari la cura non solo dei bisogni materiali, che vanno certo garantiti per primi, ma chiedono il rispetto e la valorizzazione delle persone in tutta la loro identità di esseri umani, comprendendo con ciò la loro affettività , emotività , spiritualità . Giovedì 24 settembre è in programma un’audizione del Consiglio di Amministrazione di Ipab in V Commissione consiliare Servizi alla Popolazione, che aveva visitato già la struttura alcuni mesi fa. Pensiamo che questa possa essere un’occasione importante per approfondire ulteriormente la questione: massimo sarà il nostro impegno a monitorare e fare la nostra parte insieme all'amministrazione comunale e in sinergia con il nuovo CDA per fornire servizi sempre più adeguati e innovativi agli anziani del nostro territorio†concludono Dal Pra Caputo e Ambrosini.
“Sembra che i danni che la discutibile gestione commissariale di Zantedeschi ha inferto ad Ipab non abbiano ancora terminato di sortire i loro effetti – attacca il capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai – Non si può dire che i problemi al San Camillo siano un fulmine al ciel sereno visto che si susseguono ormai da un anno denunce e richieste di chiarimenti da parte dei familiari degli ospiti, delle organizzazioni sindacali, della commissione sociale del Comune e dei consiglieri regionali di opposizione. Diciamo che nella migliore delle ipotesi la gestione di Zantedeschi è tacciabile di omessa vigilanza e, sempre per rimanere sulla linea degli eufemismi, di mancata tempestività negli interventi. Un plauso quindi al nuovo cda, che si sta dimostrando fin da subito attento alle esigenze degli ospiti, affrontando con decisione una situazione spinosa che si trascinava ormai da un anno. Resta una nota di rammarico: se la Regione avesse evitato l’ingiustificato prolungamento del commissariamento forse oggi non ci troveremmo in questa condizione.
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