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Galan ascoltato dalla Procura di Padova: il GdV ancora non lo sa

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 22:58 | 1 commenti

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«Galan ascoltato dalla Procura di Padova: faccia a faccia con il pm Baccaglini, titolare di importanti inchieste. L'ex governatore è stato sentito come testimone», nell'inchiesta di cui parla l'articolo della collega Cristina Genesin su Il Mattino di Padova dell'11 febbraio 2014 nelle pagine di cronaca padovana.

Quello sopra riportato era il titolo e il sottotitolo su Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto ed ex ministro in quota Berlusconi, da sempre suo sostenitore, prima da suo manager in azienda poi da suo "grande elettore", sentito a Padova come testimone anche se alcuni, non pochi ma la gran parte in coraggioso incognito, ipotizzano una sua prossima visita, altrettanto non volontaria e magari più impegnativa, anche presso la procura di Venezia in cui avanza l'indagine sui malappalti nelle infrastrutture nella cui denuncia un ruolo non secondario lo ha avuto l'eurodeputato e collega di partito Sergio Berlato, la cui base operativa è a Thiene, l'habitat originaruo anche di Lia Sartori, l'alter ego, maggiore o minore non si sa, di Galan: per tutelare gli imprenditori vicentini e veneti escusi illecitamente da gare assegnate «ai soliti noti», sostiene da sempre il re dei cacciatori veneti; per reagire alle accuse e alle azioni giudiziarie sui presunti tesseramenti falsi operati prima del congresso in cui fu consacrato a stragrande maggioranza dei partecipanti, ma contro i desiderata di Galan&Sartori, come coordinatore provinciale dell'allora Pdl.

«Galan convocato in Procura: l'ex governatore sentito come persona informata sui fatti. Secretato l'interrogatorio», per riprendere dall'inizio, è l'analogo titolo che Il Gazzettino dello stesso giorno dà all'articolo a firma di Luca Ingegneri mentre «Galan ascoltato in procura. L'inchiesta è top secret» è quanto appare sul pezzo di Nicola Munaro che scrive il 13 febbraio 2014 su Il Corriere del Veneto sulla notizia lanciata dalle agenzie, in primis l'Ansa, e ripreso in tv, che si sappia, solo sulla "cattiva" Rai3. 

E cosa ha scritto a Vicenza il quotidiano di riferimento sempre più solo di Confindustria, sua proprietaria, e sempre meno dei lettori vicentini, visto che anche nell'ultima rilevazione ufficiale ADS (accertamento Diffusione Stampa) calano le sue copie (34.421, cioè meno 1,4% tra dicembre e novembre 2013, sono il "totale vendita cartacea+digitale" e 35.319, cioè meno 1,3% quelle del "totale diffusione cartacea+digitale")?

Nulla. Perchè Ario Gervasutti, il direttore vecchio amico di Galan fin da quando era a Il Gazzettino, per gli amici lava tutto ma proprio tutto, magari per non turbare i suoi residui lettori neanche con una semplice notizia di Galan interrogato ... mica accusato!

Così che l'acronimo GdV, quello che sintetizzava il nome del "vecchio" Giornale di Vicenza, sa sempre di più di  "Gervasutti direttore varecchina".

Ma la varecchina è anche una soluzione "irritante e caustica", signor direttore, e allora sperando di poter riferire di lei in futuro utilizzando la similitudine in termini elogiativi, li turbiamo noi i suoi lettori, causticamente e sicuri di non irritarli, pubblicando integralmente i tre pezzi. Innocui, a meno che il vecchio Gerva non ne sappia di più ...senza scriverlo lui che è un giornalista di rango.

 

 

«Galan ascoltato dalla Procura di Padova: faccia a faccia con il pm Baccaglini, titolare di importanti inchieste. L'ex governatore è stato sentito come testimone» di Cristina Genesin su Il Mattino di Padova dell'11 febbraio 2014

In gran segreto l'ex governatore del Veneto (nonché ex ministro della Cultura) Giancarlo Galan è stato sentito negli uffici della procura della Repubblica di Padova. Venerdì scorso il faccia a faccia con il pubblico ministero Federica Baccaglini che lo ha interrogato nel più stretto riserbo in qualità - almeno stando alle indiscrezioni - di persona informata sui fatti. Ma certo un personaggio così noto non è sfuggito facilmente, anche se un "muro" era stato alzato per proteggerlo ed evitare che la notizia diventasse di dominio pubblico. Ma tant'è: Galan è stato riconosciuto .

Contattato al telefono, pur gentilissimo, l'onorevole Galan prima sfodera la consueta ironia («In procura dal pm Baccaglini? Sono andato a trovare una cara amica...»), poi si fa più serio e taglia corto: «Non intendo dire nulla, c'è un segreto istruttorio che devo rispettare. La prego... non so essere scortese» conclude.

Dal suo entourage filtrano poche notizie: Galan (attuale presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati) sarebbe stato sentito nell'ambito di un'inchiesta che riguarda una persona da lui conosciuta e che non tocca minimamente né il suo ruolo istituzionale passato (la presidenza della Regione) né il suo attuale incarico di parlamentare.

È davvero così? Oppure l'interrogatorio riguarda importanti fascicoli d'indagine sul tavolo del magistrato padovano che si occupa di reati contro la Pubblica amministrazione?

Il pm Baccaglini, infatti, ha in mano indagini di peso. Prima fra tutte quella, ormai verso il traguardo finale, denominata "Operazione Pantano", sulla gestione inquinata degli appalti pubblici che ha tirato in ballo, oltre a tre imprenditori, anche l'ex vertice dell'Ater di Venezia, l'architetto padovano Luciano Aldo Marcon finito agli arresti domiciliari, e l'ex parlamentare Pdl Filippo Ascierto. E ancora l'indagine sui disastri provocati dall'alluvione e su alcuni appalti del Genio civile che dipende dalla Regione. Infine l'inchiesta sul sistema dei rimborsi milionari garantiti dalla Regione alla Casa di cura Trieste, il centro di foniatria con sede a Padova in via Bergamo, al centro di accertamenti per l'ipotesi di truffa aggravata al conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni del Servizio sanitario veneto. Nei mesi scorsi era stato sentito dal magistrato anche il top manager della sanità del Veneto, il vicentino Domenico Mantoan, il massimo dirigente amministrativo della Regione che ha in mano il "pianeta salute" del Veneto ed è competente a decidere accreditamenti e convenzioni di specialisti e strutture private.

 

 

«Galan convocato in Procura: l'ex governatore sentito come persona informata sui fatti. Secretato l'interrogatorio» di Luca Ingegneri su Il Gazzettino dell'11 febbraio 2014

Non è stata una visita di piacere anche se il diretto interessato l'ha definita così. L'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan è stato qualche giorno fa in Procura a Padova. È arrivato di buon mattino e si è infilato nell'ufficio del pubblico ministero Federica Baccaglini. Era solo, non aveva evidentemente bisogno di un avvocato. È stato sentito in qualità di persona informata sui fatti. Non è però dato sapere quale sia il filone d'indagine su cui l'ex governatore è stato chiamato a parlare. Ma che non si sia trattato di una semplice vista di cortesia lo confermerebbe il fatto che i verbali del suo interrogatorio sono stati secretati. Interpellato da Il Gazzettino, Galan ha confermato di aver risposto alle domande del pm. Di più non ha voluto dire appellandosi al segreto istruttorio e alla delicatezza di un'indagine ancora in fase embrionale. Di sicuro, ha precisato il suo ufficio stampa, «non vi sono collegamenti con i suoi recenti incarichi ministeriali o di presidente di commissione parlamentare».

Bisogna quindi fare qualche passo indietro al periodo in cui Galan ricopriva la carica di presidente della giunta regionale. Ma anche qui si possono azzardare soltanto delle ipotesi. Sarebbe da escludere qualsiasi collegamento con le vicende giudiziarie che hanno interessato il Consorzio Venezia Nuova. Stando alle indiscrezioni trapelate dai corridoi della Procura, il fascicolo del pm Baccaglini riguarderebbe piuttosto una persona vicina all'ex governatore, forse un amministratore della sua ultima giunta regionale, quella che ha concluso il proprio mandato nel 2010, o un presidente di qualche ente nominato dallo stesso governatore, o magari un collega di partito. Delle indagini si starebbero occupando i carabinieri del Reparto operativo di Padova.

Ripetutamente negli ultimi due o tre anni il sostituto Baccaglini si è occupato di vicende legate in qualche modo alle attività della Regione Veneto. Un paio in particolare potrebbero aver indotto la rappresentante della pubblica accusa a raccogliere la deposizione di Galan. Una riguarda le presunte mazzette per gli appalti del Genio civile che avevano fatto finire in carcere il geometra Alessio Sturaro. Alcuni imprenditori sostengono di aver dovuto pagare per ottenere gli appalti. E a questa regola non sarebbero sfuggiti neppure i lavori per il consolidamento degli argini, devastati dall'alluvione del 2010. Un altro fascicolo d'indagine è quello relativo all'acquisto della sede Arpav di Padova, per cui sono indagati, con l'accusa di turbativa d'asta, 14 persone tra cui l'ex direttore Andrea Drago e l'imprenditore rodigino Luciano Guerrato.

 

«Galan ascoltato in procura. L'inchiesta è top secret»  di Nicola Munaro su Il Corriere del Veneto del 13 febbraio 2014

L’ex governatore del Veneto, ora deputato di Forza Italia, Giancarlo Galan, è stato sentito la scorsa settimana in procura a Padova dal sostituto Federica Baccaglini. Top secret ciò che si sono detti, come è secretata l’inchiesta tema del faccia a faccia. Un riserbo che lo stesso Galan non ha voluto sciogliere: «C’è un segreto istruttorio e non posso romperlo io», ha continuato a rispondere ieri a chi gli chiedeva lumi in merito. Quello che sembra certo è che il fascicolo d’indagine non tira in ballo l’ex governatore ma riguardi persone o incarichi a sua conoscenza. Restano le ipotesi. Galan potrebbe essere stato sentito in merito alle inchieste sulla pubblica amministrazione che la dottoressa Baccaglini sta portando avanti, su tutte lo scandalo «Pantano» che a ottobre ha portato in carcere tre imprenditori e agli arresti domiciliari diversi funzionari pubblici legati anche all’Ater per un giro di appalti accomodanti. Ma c’è anche l’indagine - molto attuale visto i fatti degli ultimi giorni - sui lavori per l’alluvione del 2010 e le competenze e gli appalti del Genio civile; fascicolo nato dopo l’arresto (e il patteggiamento) del geometra Alessio Sturaro, dipendente della sezione di Este del Genio Civile.


Commenti

Inviato Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 23:47

Da testata provinciale destro-verdosa, al GdV interessano soprattutto gli anti-nomadi e anti-komunisti e agli anti-Variati, il resto: quisquilie, soprattutto se personagi amici e di stazza grossa.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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