Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Banche

Fusioni: Veneto Banca accelera, ispettori Bce in Banca Popolare di Vicenza

Di Rassegna Stampa Martedi 17 Marzo 2015 alle 09:22 | 0 commenti

ArticleImage

Veneto Banca prende l'iniziativa sul fronte fusioni. Il blitz è arrivato a sorpresa di domenica, con un consiglio d'amministrazione convocato l'altro ieri dal presidente Francesco Favotto. Riunione con cui la popolare di Montebelluna, fin qui defilata, prende l'iniziativa sulle fusioni, nominando come advisor Rothschild, la banca d'affari che già aveva seguito la vendita della controllata Bim. L'incarico è seguire le «opzioni strategiche conseguenti al probabile consolidamento del settore - scrive la banca in una nota- anche in considerazione della prossima trasformazione in spa».

La decisione è stata presa in un consiglio specifico sui temi strategici, evitando di mescolare la partita fusioni con le questioni operative della riunione di oggi, in cui ci si attende l'approvazione definitiva del bilancio 2014 (con probabili ulteriori appesantimenti delle perdite rispetto ai 650 milioni anticipati a febbraio, se varrà il precedente di Popolare di Vicenza che aveva dovuto alzare le svalutazioni degli avviamenti dal 25% al 65%: a Montebelluna i 390 milioni messi in conto valgono per il 41%). Così Veneto Banca dichiara di volersi muovere attivamente sulle fusioni, senza attendere solo proposte. E conferma di voler procedere «senza indugio e nel più breve tempo possibile» alla trasformazione in spa. Promettendo che le iniziative, a partire dal piano industriale, «creeranno valore già dal 2015». Pare la promessa di un ritorno all'utile, buono anche per lanciare il segnale, a potenziali pretendenti, che la Veneto Banca che va a caccia di matrimoni è un istituto vitale, non all'ultima spiaggia. Come mostra l'ultima offensiva lanciata da ieri sul private banking, con cui Montebelluna si muove in un'area in cui peserà la vendita di Bim. Lo scenario probabile, a questo punto, è un'informativa sulla spa nell'assemblea soci del 18 aprile, per convocare già a giugno l'assemblea straordinaria. Scenario in movimento, comunque. Perché nominare un advisor non significa poi procedere a fusioni, su cui non risultano al momento dialoghi aperti. Nemmeno con Vicenza, dopo la riapertura delle relazioni intorno alle consultazioni legate al decreto di trasformazione in spa. Ma la svolta sugli scenari appare comunque chiara. Con cui, tra l'altro, Veneto Banca lancia forse anche un segnale in anticipo alla Bce di volersi muovere in una direzione gradita a Francoforte. D'altra parte la pressione della Bce sulle banche di casa nostra non pare allentarsi. Dopo gli stress test di ottobre e la dolorosa partita dei bilanci 2014, su cui sono pesate pulizie radicali (a Vicenza le perdite hanno raggiunto i 758 milioni), lo mostra, a Vicenza, l'ultima mossa di Francoforte che ha aperto a fine febbraio un'ispezione in Bpvi. Ne dà notizia la stessa popolare nei documenti depositati in Consob la scorsa settimana (il Quarto supplemento al documento di registrazione), per aggiornare i risparmiatori sulle notizie rilevanti. Così Francoforte ha informato la popolare con una lettera, il 16 febbraio, dell'invio di un'ispezione, scattata poi il 26 febbraio e in corso. Sotto la lente degli ispettori l'area finanza e in particolare il governo dei rischi di mercato nelle operazioni sul portafoglio di proprietà. Una sorta di «coda» ai test dello scorso anno, in cui per altro Vicenza pare trovarsi in buona compagnia, con team ispettivi anche in altri istituti. Da Vicenza ora si attendono le novità su spa e fusioni annunciate. Il cda ha già affidato all'amministratore delegato Samuele Sorato la nomina dei due advisor che affiancheranno la banca sulle opzioni strategiche. In ballo le scelte sulle alleanze e la precedente trasformazione in spa, annunciata dal presidente Gianni Zonin entro fine mese. Anche qui la strada appare tracciata. «La spinta della Bce è chiara - aveva detto Zonin dieci giorni fa -. Cercheremo le soluzioni per seguirla».

di Federico Nicoletti, da Il Corriere del Veneto


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network