Francesco Rosi e la denuncia della politica della non responsabilità degli "amici"
Domenica 11 Gennaio 2015 alle 12:02 | 0 commenti
Un breve ricordo di Francesco Rosi, un grande regista, è quello che ci ha inviato ieri Giorgio langella, segretario del PCd'I – Comunisti Italiani di Vicenza. Condiviamo con i nostri lettori un saluto che viene da un partito, ma, a nostro parere, non è di parte.
E condividiamo anche una scena di "Le mani sulla città " che evidenzia l'abitudine di una certa politica a non volere mai individuare nessuna responsabilità di alcun tipo, soprattutto tra "gli amici". Ogni riferimento ad altri fatti (tipo Marlane Marzotto) è sicuramente "casuale" ma inquietante.
È morto Francesco Rosi, un maestro del cinema. Vogliamo ricordare oggi che Francesco Rosi non è stato autore solo di veri capolavori della cinematografia italiana e non solo ma che, in tutta la sua carriera, ha insegnato come una cinepresa può essere usata come uno strumento di lotta e di verità .
Qualcosa che aiuta a pensare e a conoscere la realtà .Film come "Salvatore Giuliano", "Le mani sulla città ", "Uomini contro", "Il caso Mattei", "Cadaveri eccellenti" (solo per citarne alcuni) hanno denunciato con chiarezza, severità e senza retorica la complicità di una certa politica con il malaffare, la corruzione, la mafia ... situazioni che hanno tormentato e continuano a tormentare il nostro paese.
Salutiamo con ammirazione e rispetto un grande maestro al quale deve andare il ringraziamento di tutti gli italiani che continuano a lottare, ognuno con le proprie capacità , per un paese migliore.
PCd'I – Comunisti Italiani di Vicenza
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