Forza Nuova a Palazzo Trissino e cordialità di Rucco, l'indignazione di Andriollo e Poletto dell'Anpi di Vicenza: “grave sfregio alla medaglia d’oro della città”
Giovedi 1 Novembre 2018 alle 17:43 | 0 commenti
Con assoluto stupore - firmano un comunicato Danilo Andriollo (Presidente provinciale ANPI) e Luigi Poletto (Vicepresidente provinciale ANPI) - apprendiamo che una delegazione di Forza Nuova e del Movimento Italia Sociale ha incontrato il Sindaco di Vicenza a Palazzo Trissino. I colloqui si sarebbero svolti in “in un clima distesoâ€. Ci troviamo di fronte ad un fatto di inaudita gravità . Forza Nuova è un movimento dichiaratamente neofascista, con Casa Pound e Lealtà Azione una delle più note sigle della “galassia neraâ€.Â
Nato nel 1997 dall’incontro tra componenti dell’antagonismo fascista, dei circuiti nazional rivoluzionari e della destra tradizionalista, Forza Nuova si caratterizza per il radicamento nelle formazioni e nella cultura politica della destra estrema e radicale presenti in Europa, per il conclamato razzismo, per l’ostilità verso i valori della democrazia liberale e sociale e per l’approccio xenofobo al fenomeno dell’immigrazione. Numerosi militanti di Forza Nuova si sono resi protagonisti di episodi di intolleranza e di squadrismo.
Oggi il neofascismo sta dilagando e sta diventando una vera e propria emergenza democratica. Le istituzioni repubblicane e le forze politiche tutte devono reagire a tale fenomeno con fermezza utilizzando le normative che sanzionano i movimenti neofascisti, opponendo i valori antifascisti e democratici contenuti nella Costituzione nata dalla Resistenza al nazifascismo, isolando le formazioni della destra radicale, praticando una pedagogia della conoscenza storica del Novecento perché i “fascisti del Terzo Millennio†sono a tutti gli effetti figli del fascismo e del nazionalsocialismo del secolo scorso cioè di una delle più orribili pagine della storia dell’umanità .
L’aver accolto - pare anche con viva cordialità - i neofascisti di Forza Nuova a Palazzo Trissino rappresenta uno sfregio a quella medaglia d’oro che la città di Vicenza ha guadagnato nella lotta al nazifascismo.
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