Ferron: "quella dei metalmeccanici è lotta per la democrazia". Manifestazione spostata al 18
Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 09:10 | 0 commenti
Come scritto ieri slitta al 18 febbraio prossimo per il maltempo la manifestazione dei metalmeccanici della FIOM. Dal Vicentino partiranno una dozzina di pullman con 600 lavoratori e con loro studenti e esponenti del mondo sindacale e associativo. Da Via Vaccari il segretario generale della FIOM vicentina Maurizio Ferron ci dice insieme a Marina Bergamin: «Ad appoggiare l'iniziativa è l'intera confederazione della CGIL.»
E Ferron, che poi abbiamo seguito in serata ad Alte dove ha affrontato anche il problema della Ceccato, così continua: «Noi crediamo che per affrontare la crisi occorra mettere al centro il lavoro, e per far questo significa parlare di persone in carne ed ossa, mentre ogni giorno sentiamo dichiarazioni completamente lontane dalla realtà sia da parte dei ministri e sia dai commentatori politici. Il tema della democrazia è di un'urgenza assoluta perché di fatto negli stabilimenti FIAT viene negato l'accesso alla FIOM, i lavoratori non possono iscriversi alla FIOM, non possono eleggere i propri rappresentanti. Questo è un metodo che rischia di allargarsi a tutto il mondo del lavoro e quindi chiediamo che vengano ripristinate le regole di democrazia e rappresentanza».
Su questa linea Vicenza è completamente allineata col nazionale dove Maurizio Landini, ora un po' più ascoltato dalle altre categorie della Confederazione, e, infatti, Ferron conclude così con un appello: «Per quanto riguarda il contratto chiediamo che i lavoratori possano eleggere unitariamente una assemblea nazionale dei propri rappresentanti che possa affrontare in modo unitario la trattativa e che possa riconquistare un contratto unico per tutto il mondo metalmeccanico!»
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