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Face parade: Variati giù, Berlato su, Z su e giù

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 18 Agosto 2012 alle 11:06 | 0 commenti

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Il giornalismo è bello quando si basa sui fatti. Su cui si possono esprimere opinioni. O da cui nascono ipotesi. E' un fatto, quindi, che il faccione del sindaco Achille Variati è praticamente desaparecido da tempo, ben prima che il suo mitico P.R., Jacopo Bulgarini d'Elci andasse in ferie ..., dalle pagine del quotidiano di Via Fermi, ma anche delle Z che contano, quelle dei cognomi di Gianni, tutto banca e vino, e di Giuseppe, un (bel) po' membro del Cda della Popolare di Vicenza, l'altro po' presidente degli industriali (rimasti) a Vicenza.

Che quelle due Z abbiano sepolto, oltre che la "Variari face", anche le altre due Z, quelle di Roberto, il past president di Confindustria, e di Giuliano, il (mani in) past senatore, lo sa, se è vero (si chiamano tutte ipotesi se non le conferma), il più direttamente informato Ario Gervasutti, il direttore succeduto a Giulio Antonacci e che di lui certamente è più bravo. Non solo perchè è figlio d'arte, di un vecchio direttore, cioè, del GdV, ma, soprattutto, perchè a lui mai hanno rimproverato di "ubbidire" ai propri editori. La grande colpa, invece, del pugliese Giulio, che ci ha appena annunciato che non solo sta scrivendo il suo secondo libro di memorie (è arrivato ieri a pagina 60) in attesa di pubblicare l'ostracizzato primo, ma che «mi sono rotto, entro dicembre rimetterò in pista un giornale!». Vi dobbiamo l'intera sua intervista ma ve ne abbiamo anticipato così due chicche visto il ritardo agostano nel trascriverla tutta. A quattro mani, certo, le mie due e quelle della mia collaboratrice, un fatto, o quelle dell'ex Cesare, lo dica pure lo scemo del nuovo villaggio tanto delle cazzate me ne frego, sempre. L'ho detto anche nell'annunciare l'intevista, secondo me giornalisticamente dovuta, al direttore minacciato anche se e soprattutto perchè, sempre secondo me, è proprio lui che mi ha mediaticamente killerato!

Torniamo alle facce (i fatti) e chiudiamo con le ipotesi su quella oscurata del berico Achille che per vederla ci tocca pubblicarla più spesso sui nostri "brutti e cattivi" media. Collega direttore del GdV, ci spieghi almeno cosa avrebbe fatto di male il sindaco per meritare siffatto provvedimento! Prima della definizione della (trattativa per la) ricandidatura. Ora. O mai più. Altrimenti il povero Bulgarini perde il posto al ritorno dalle ferie!

Appare, invece, sempre di più sul quotidiano maximo il viso sorridente prima scomparso, dopo le tessere false a salve, dell'eurodeputato, nonche coordinatore del Pdl provinciale (che è ma anche non è a capo di quello cittadino), Sergio Berlato, che ora sta recuperando nella face parade nei confronti della sua ex protetta Elena Donazzan, che aveva scalato la classifica delle simpatie che "contano" dopo la conversione sulla via damascata della Gala(na)ssia del potere.

Le ipotesi del sì tanto belvedere? Legate alla Procura, si può ipotizzare, quella a cui Berlato non si è ancora rivolto contro le (non solo) da lui asserite malefatte di Galan, Sartori & c. (c. sta per poteri locali) dopo averne espressamente preso l'impegno in fase pre congressuale quando diceva di aspettare solo perchè non si fidava della Procura di allora. E non vale ora, a Procuratore Capo rinnovato, la giustificazione che sta cercando le prove! Ora, dopo le minacce? Quand'è che si vende la pelle dell'orso, caro appassionato cacciatore?

Oltre alle altre ipotesi sulla crescita dell'Auditel dell'effige berlatiana legate alla Procura, a cui pure ultimamente ha detto più volte di volersi rivolgere per altre, più marginali, questioni (ad esempio le mura dell'Università cadenti per colpa del coordinatore cittadino Nereo Galvanin), c'è da dire che l'ormai emulo di tal Alberto Filippi, senatore ex Lega (ora non si sa bene di cosa sia ... se non delle sue cose), quello, vi ricordate, che come unico argomento politico-dialettico aveva la  minaccia di querelare tutti, onorevole Sergio incluso, si è anche lanciato in una difesa d'ufficio (tecnicamente gracchiante come i corvi) del rating della Zeta Maxima e, magari in quella stessa compagnia, in un forte "Pum" contro Variati, un'azione tra l'altro più consona al personaggio.

Una foto val bene un paio di inchini nella giusta direzione. Ma state attenti, però, al back stage (dietro .. le quinte). Degli elettori che sono anche lettori.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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