Provincia: NCD bum, PD plaude Variati, PSI con Tosetto, FI muta, FdI coerente, LN fa parlare Zaia. Che boccia elezione indiretta
Lunedi 13 Ottobre 2014 alle 21:01 | 1 commenti
Sindaci e consiglieri dei Comuni vicentini hanno eletto Achille Variati presidente della Provincia di Vicenza e dopo che sono stati anche proclamati ufficialmente a palazzo Nievo i 16 nuovi Consiglieri Provinciali sono arrivate le reazioni dei partiti, soprattutto dei "vincitori", cioè, nell'ammucchiata pro Variati, tutti meno la Lega locale, che forse lascia la ribalta al suo governatore del Veneto, e una delle poche formazioni, sia pur picccole, "coerenti" con la propria "cultura" politica, come FdI AN soddisfatta con Sergio Berlato per il seggio "programmato" di Marcello Spigolon.
Tutti contenti o quasi, quindi, in questo "tana, eleggi tutti", a partire dal Nuovo Centro Destra, che, nonostante i pochi punti percentuali di elettori che lo hanno votato alle europee, le prime elezioni a cui si è presentato autonomamente, ora ha addirittura il 25% del consiglio provinciale grazie all’elezione di due uomini e due donne.
E se dal Partito Democratico con Daniela Sbrollini e Rosanna Filippin esultano per Variati, i socialisti del PSI sono soddisfatti, oltre che il "capolista", soprattutto per i voti ricevuti da Ennio Tosetto, secondo in termini di consensi tra gli eletti al Consiglio provinciale. Zaia invece si scaglia contro città metropolitane e nuove province, definendoli “carrozzoni partitici nati senza l’essenza della democrazia, il voto popolareâ€. NCD docet, sembrerebbe dire...
Di seguito tutti i commenti politici.
«Vive congratulazioni ad Achille Variati», dichiara l’On. Daniela Sbrollini in merito alla vittoria del sindaco vicentino, da oggi neo-presidente della Provincia di Vicenza.
«Ha vinto un uomo di grande spessore che negli anni ha dato prova di essere un ottimo amministratore. Ero certa fosse il candidato ideale a ricoprire quel ruolo e, ora che questa partita è vinta, si apre quella più importante: si riparte infatti da questo bel risultato per far crescere questa provincia, negli anni trascurata e indebolita. Auguro al neo-presidente buon lavoro, certa che saprà affrontare la nuova sfida con determinazione e competenza».
«Un risultato che è frutto di un bel lavoro di squadra. Spirito che ora deve proseguire nell’amministrazione e nelle scelte. Per dare ai vicentini una Provincia più unita e più forte».
Così la senatrice del Partito Democratico Rosanna Filippin commenta la proclamazione di Achille Variati a presidente della Provincia di Vicenza.
«Faccio le congratulazioni e l’augurio di un buon lavoro a Variati e a tutti i consiglieri eletti. La sua elezione corona un percorso che ha voluto e saputo unire il territorio attorno ad un progetto chiaro e forte per Vicenza – sottolinea Rosanna Filippin – Adesso è fondamentale che questo percorso si traduca in scelte concrete ed efficaci per dare nuovo valore al vicentino, soprattutto in quei temi sui quali la Provincia ha competenze importanti. Mobilità , trasporto, lavoro, sviluppo, ambiente, pianificazione e cura del territorio, cultura e turismo: sono tutti campi nei quali un territorio unito può fare la differenza».
«Guardando al bassanese – aggiunge poi la senatrice – non posso poi non fare i complimenti per il bel risultato a Mauro Beraldin e a Chiara Luisetto, la più votata di tutta la provincia: sapranno certamente rappresentare e farsi portavoce al meglio delle esigenze e richieste di quest’area, nella quale il PD locale ha fatto un grande lavoro in queste settimane organizzando incontri e assemblee!».
"Lavorare in modo serio paga sempre!" Lo afferma a caldo Maria Cristina Franco (NCD), Sindaco di Costabissara, eletta in consiglio provinciale assieme ad altri tre amministratori, due sindaci e un consigliere comunale dell'area che fa capo al "Nuovo centrodestra Veneto Autonomo"(foto)
"Il nostro è un bel successo di squadra sia dal punto di vista del lavoro, sia della coesione del gruppo e sia per l'obiettivo raggiunto in pieno: insomma ha vinto la squadra non il singolo!"
"Sono orgogliosa di far parte del NCD, unica compagine ad eleggere due uomini e due donne", prosegue la Sindaco di Costabissara: "quindi rappresentiamo un quarto del Consiglio provinciale e siamo gli unici a rispettare le pari opportunità di genere!".Â
"Un plauso va al nostro coordinatore provinciale del NCD il consigliere regionale Costantino Toniolo che ha lavorato con grande impegno per questo traguardo. Ora darò la massima disponibilità ", conclude Maria Cristina Franco, "certa che collaboreremo con il Presidente e con tutti gli eletti per l'interesse di tutti i cittadini della nostra provincia e dei nostri comuni".
Grande soddisfazione anche per Giovanni Antonio Gasaparini (NCD), Sindaco di Salcedo: "Dopo tanti anni di lavoro sul territorio ero certo di essermi guadagnato la stima dei miei concittadini che infatti mi hanno rieletto", prosegue Gasparini. "ora so che godo anche della stima di molti miei colleghi amministratori, soprattutto dei piccoli comuni che mi impegno a rappresentare a Palazzo Nievo!"
Una soddisfazione in più per Renzo Marangon (NCD), consigliere comunale di Camisano, che si rifà dopo la sconfitta delle amministrative: "gli amministratori mi hanno dato fiducia anche per il mio impegno per le realtà minori del territorio: i piccoli comuni infatti sono sicuramente svantaggiati per diverse ragioni e il mio impegno sarà quello di colmare questo svantaggio!"
"Per il Nuovo centrodestra è un successone", prosegue Marangon, "visto che noi che avevamo fatto questa scelta siamo stati tanto criticati. Ma oggi è necessario voltare pagina, cambiare stile per dare un futuro all'area moderata che guarda all'impresa, a coloro che lavorano e a coloro che hanno bisogno di sostegno!"
"Quasi incredula per il risultato così imponente" dice Morena Martini, Sindaco di Rossano veneto, già assessore provinciale: "Sapevo di potercela fare, ma non pensavo a questo risultato che sottolinea la grande fiducia e stima nei miei confronti da parte dei miei colleghi amministratori soprattutto dell'area del Bassanese: ora sono in debito e mi impegnerò ad onorarlo".
"Nel Ncd finalmente ho trovato la mia nuova casa, fatta di persone serie e concrete", conclude Morena Martini, "dopo che un altro partito di centro destra mi ha rifiutato: il mio ideale è e rimane quello liberale e democratico".
Luca Fantò, Segretario provinciale PSI Vicenza, dopo le congratulazioni ufficiali a Variati, commenta: "Il PSI saluta con estrema soddisfazione l’elezione del compagno Tosetto, membro del Direttivo regionale del PSI, alla carica di Consigliere provinciale. A distanza di poco più di un anno Tosetto e il PSI ottengono l’ennesimo, significativo riconoscimento per l’impegno svolto a favore della cittadinanza vicentina. Il PSI vicentino mantiene le sue critiche nei confronti del sistema elettorale che impedisce ai cittadini di esprimersi direttamente. Il compagno Tosetto aveva comunque già conquistato il sostegno della cittadinanza ottenendo centinaia di voti alle scorse elezioni comunali e risultando il quarto tra tutti gli eletti. Oggi Ennio Tosetto è il secondo degli eletti al Consiglio provinciale."
“La riforma più pasticciata del millennio ha celebrato il suo rito. Si voleva eliminare il carrozzone delle Province, ammesso che tali fossero, e se ne sono creati due, le ‘nuove Province’ fatte solo di poltrone ma svuotate di ogni significato, e le Città Metropolitane, dove un Sindaco nominato ma non eletto comanda altri sindaci che, loro sì eletti dal popolo, non contano più niente. Risparmi? Zero o giù di lì. Confusione tanta, al punto che il giorno dopo molti commentatori chiedono ‘chiarezza’, come il Presidente dell’Anci, e altri, che condivido, ritengono si sia trattato semplicemente di un’operazione partitica per riciclare più di qualche nome della vecchia politicaâ€.
Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, boccia senza appello il nuovo “assetto istituzionale†che si va creando sui territori dopo le elezioni nelle Province e quelle per le Città Metropolitane.
“Ero e resto convinto che tutto ciò sia un male per il Paese – incalza Zaia – e sia persino incostituzionale, come abbiamo ritenuto noi che, come Regione, abbiamo impugnato la legge sulle Città Metropolitane di fronte alla Consulta, perché dovunque il popolo sia escluso dal voto è vietato parlare di democraziaâ€.
“Attendiamo con fiducia il pronunciamento dei Giudici Costituzionali – aggiunge il Governatore del Veneto - ma nel frattempo dobbiamo tristemente prendere atto che il nuovo avanza solo via tweet, mentre il vecchio poltronismo spartitorio continua a proliferare grazie alla ‘storica’ riforma di Roma. Uno sfregio ai cittadini, che sempre di più si vogliono amministrare tramite nominati e non tramite elettiâ€.
“Ora arrivano le richieste di chiarezza – prosegue Zaia – come a voler chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti. Ciò che oggi emerge sia da chiarire andava chiarito prima di cominciare. Chiarezza avrebbe voluto dire scegliere in partenza se le Province servivano o no. Chiarezza avrebbe voluto dire scegliere che cosa doveva essere una Città Metropolitana: un carrozzone con un Sindaco a capo di altri sindaci svuotati di poteri e rappresentanza, o un’entità utile solo per certe aree del Paese, come le vere Metropoli, e quindi non certo Venezia in un Veneto che è di per sé un’unica città metropolitana. Ma con Venezia elevata a Città Stato, come ci sono vari ottimi esempi nell’Ue. E in ogni caso, comunque, legittimata da un voto popolareâ€.
“Niente di tutto questo – chiude Zaia – solo confusione e moltiplicazione di sedieâ€.
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