Papà Diego e l'Usb esclusa oggi in Greta: "Raffaele Sorgato è morto, ancora chiacchiere"
Martedi 13 Dicembre 2011 alle 16:39 | 0 commenti
"Otto mesi di chiacchiere sterili e di promesse non mantenute". Luc Thibault, responsabile sindacale USB di Greta Altovicentino srl, liquida così il tempo trascorso dalla tragica morte di Raffaele Sorgato, l'operaio dell'azienda per la raccolta dei rifiuti rimasto schiacciato l'8 aprile scorso dal camion che lo trasportava in servizio. "Per la verità sono oltre due anni che pretendiamo maggiore attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, chiedendo di istituire una commissione di valutazione apposita. Ma la proprietà da questo orecchio non ci sente" (nella foto i manifestanti e qui la photo gallery del presidio).
Dopo gli scioperi dei giorni scorsi, oggi pomeriggio alle 15 l'Amministratore unico, Riccardo Ferasin, ha deciso di convocare i sindacati, escludendo però proprio la USB, che con i suoi 60 tesserati è la confederazione più rappresentata nell'ex Cias, che al 20% è partecipata dal Comune di Schio. "Cgil, Cisl E Uil, con tutto il rispetto, non arrivano a metà dei nostri iscritti - sottolinea Thibault -, però noi evidentemente diamo fastidio perché non accettiamo compromessi e non abbiamo firmato il contratto nazionale. Per questo, tra l'altro, non possiamo più scioperare fino a gennaio, sotto la minaccia di pesanti multe. Faremo pressione con altri strumenti, tra cui questo presidio esterno. La proprietà oggi vorrebbe discutere solo di produttività e di eventuali incentivi, noi chiediamo di fare qualcosa di concreto anche per diminuire i pericoli sul lavoro, altrimenti avranno sulla coscienza altri incidenti perché si lavora al limite, senza regole e controlli, correndo rischi solo per esigenze di tempo e per carenze di personale. Certo, il premio produzione è importantissimo, anche perché percepiamo mediamente 1200 Euro, stipendio veramente misero, considerati i disagi atmosferici ed i pericoli che affrontiamo, ma ripeto tutto deve partire da iniziative concrete ed investimenti per migliorare la sicurezza sul lavoro". Eppure poco tempo fa, lo stesso Amministratore Unico di Greta, Riccardo Ferasin, annunciava l'intenzione di attivare un intenso programma d'interventi per prevenire altri incidenti (un anno fa a Malo rimase ucciso sotto un mezzo della Greta anche un bimbo di due anni, ndr). "Nel 2010 abbiamo speso più di 1 milione e 512mila euro per la logistica dei mezzi - ricordava Ferrasin - e di questi circa 550mila sono andati alla sola manutenzione, con un incremento del 68% rispetto alla precedente gestione. C'è stato un forte passo in avanti, dunque, nel passaggio dalla gestione precedente a quella di Greta e si è registrato un netto progresso nel modo di intendere, affrontare e gestire la sicurezza in azienda. Sulla stessa linea anche gli investimenti avviati nel 2010, pari a 1 milione e 200mila euro, di cui 564mila già completati per l'acquisto di nuovi veicoli". I manifestanti dell'USB però smentiscono: "continuano a rimandare l'incontro specifico per migliorare l'organizzazione sul lavoro. Quei numeri sono solo fumo negli occhi e noi operai siamo persone non numeri!". Rincara la dose Diego Sorgato, papà dell'operaio ventiseienne morto otto mesi fa in servizio. "Siamo qui per dare il nostro appoggio ai compagni di lavoro del nostro ragazzo - spiega -. Lui non c'è più perché l'azienda non lo ha tutelato, ma non permetteremo che succeda ad altri. Raffaele si lamentava spesso delle pericolose condizioni di lavoro a cui era sottoposto, in piedi dietro ad un camion con una visibilità ridotta. Aveva paura, ma non voleva perdere il lavoro. I dirigenti di Greta da allora ci hanno chiamato una sola volta per farci le condoglianze, poi ci hanno lasciati soli. Non ci pare che abbiano dimostrato grande sensibilità in un dramma così grande".
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