Degani cambia corsia in A4, Passera chiama Gamberale e Variati recupera 31 mln di euro
Giovedi 17 Novembre 2011 alle 19:05 | 0 commenti
Secondo e definitivo annuncio è stato quello dato oggi da un "finalmente sorridente" Achille Variati (nella foto con Umberto Lago, che oggi lo assisteva, ndr), che aveva appena e definitivamente firmato con la F2i la cessione delle quote del comune nella società Autostrade Brescia Padova per i già gustati 31 milioni con contestuale versamento dell'anticipo pro aumento di capitale. La presidente della provincia di Padova, Barbara Degani, Pdl in maggioranza con la Lega (come in provincia di Vicenza lo è col Pdl il leghista Schneck, presidente anche della società protagonista del feuilleton e non proprio in simbiosi con Achille), aveva sferrato un colpo basso, sfilandosi dalla cordata con i comuni di Vicenza e Padova per fare gli interessi monetari del suo ente, prima versione, cedendo per qualche euro in più le sue quote di A4 alla Costruzioni Mantovani. Oppure e anche, versione che ci piace di più, per fare uno sgarbo al sindaco di Vicenza (qui il video). E non solo a lui.
L'uscita della provincia della non proprio "santa" padovana (di nome ... Barbara, ndr) dal cartello che cedeva il 13% delle quote aveva, infatti, messo all'angolo, pratico e d'immagine, Variati a Vicenza e Zanonato a Padova, entrambi sindaci di giunte di centrosinistra. Grazie al suo dietro front (Variati ha detto "voltafaccia" e ha esibito il documento della trattativa con Mantovani risalente addirittura al 27 settembre e il fax del 10 novembre con cui la Degani si eclissava letteralmente a pochi minuti, 45, alla firma dell'accordo) i due sindaci vedevano, infatti, sfumare l'affare, vitale in questi tempi di magra per le proprie città . Perchè Vito Gamberale, il regista del fondo F2i insieme a Banca Intesa, presente in tutte o quasi le sue attività , sembrava non fosse più interessato a comprare meno di quel 13% per cui si era impegnato a versare complessivamente 100 milioni di euro, perchè un pacchetto meno consistente ne avrebbe ridotto il peso nella costituenda nuova sala di controllo dell'infrastruttura veneta, in odore di matrimonio con quella del Brennero. Per giunta incombeva per lo scorso 14 novembre (data poi provvidenzialmente spostata a domani) il versamento della quota di aumento di capitale, impossibile da sottoscrivere per i due comuni, che in questo modo avrebbero visto scemare ulteriormente quote e valore delle stesse.
Ma, all'improvviso, anche se dopo trafelate trattative, Gamberale, questa l'ipotesi fatta oggi da Variati ("Ho imparato che non ci si può fidare più di nessuno anche a livello di Istituzioni"), si è convinto di trovare altre quote sul mercato, ha deciso, quindi, di comprare ugualmente l'8% complessivo di Vicenza e Padova, i comuni, e, per di più, non ha approfittato della possibilità di "abbasasre il prezzo"!.
Bravi indubbiamente Variati e Zanonato a parare il colpo della Barbara padovana, sferrato ancora quando il capo era Berlusconi e il ministro alle infrastrutture era Mattioli! Ma, chissà ?, e se il nuovo ministro Corrado Passera, per carità appena dimessosi da Ad di Banca Intesa, avesse speso l'ultimo (?) gettone telefonico bancario per sollecitare all'amico Vito ... l'Intesa per l'A4?Â
Congetture maliziose. Può essere. Conflitto di interessi? Di sicuro e comunque. E solo il primo di altri possibili col Governo Monti da "tana e tutti salvi".
Fortuna almeno che stavolta a Vicenza sia convenuto, nell'immediato. Ma speriamo che l'Italia si salvi, altrimenti ci sarebbe da dire ancora una volta che tutto è cambiato perchè nulla cambi.
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