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Decreto Salvini, la protesta di 15 realtà associative del vicentino: "espulse donne incinta e con bambini"

Di Lettere al direttore Giovedi 6 Dicembre 2018 alle 17:35 | 0 commenti

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Di seguito la lettera-appello contro le misure del Decreto Sicurezza firmata da *15 realtà associative del vicentino

Gentile Direttore, Le scriviamo in quanto apprendiamo con sgomento, incredulità ed angoscia quanto sta accadendo in queste ore a riguardo dell'applicazione del cosiddetto decreto Salvini. 

Come riportato su Avvenire, in questo momento diverse donne in stato di gravidanza, mamme con bambini (anche di pochissimi mesi), famiglie con minori a carico, persone vulnerabili che hanno bisogno di cure sanitarie e psichiatriche, in sintesi persone beneficiarie della "protezione per motivi umanitari", sono state espulse dal sistema di accoglienza finora in vigore. 

A Crotone, come riporta il giornalista di Avvenire Domenico Marino sabato 1 dicembre, addirittura una madre incinta di 3 mesi e con una figlia di 5 mesi, accompagnata dal marito, è stata espulsa dalla struttura dove fino a poche ore prima viveva, dormiva, mangiava, in quanto priva di ogni sostentamento. Come lei due donne vittime di tratta e un paio di ragazzi con problemi psichiatrici. Altri migranti con protezione umanitaria sono stati invece caricati su un pullman e trasportati alla stazione ferroviaria dove sono stati lasciati abbandonati a loro stessi. Situazione confermata anche dalla Comunità di Sant'Egidio di Catania dove si stanno ammassando sempre più persone in strada, espulse dai centri di accoglienza, e fra loro diversi casi di donne vulnerabili con bambini piccoli o problemi psichici. Espulsioni dal sistema di accoglienza si stanno verificando anche a Potenza dove la Prefettura informa che dal 1 dicembre è cessata ogni misura di sostentamento economico in favore di queste persone, invitando perciò gli enti a sgomberare le strutture e dichiarare i nominativi delle persone straniere con protezione umanitaria ospitate.

Ci chiediamo semplicemente "perché". Perché dobbiamo assistere a tutto questo, a questo estremo atto di disumanità. Lasciare sulla strada migliaia di persone, donne che portano in grembo delle vite, madri sole con il proprio figlio a carico, famiglie con minori, persone che hanno bisogno di cure mediche e sostengo, in sintesi "i più poveri, i più deboli, i più vulnerabili e indifesi", letteralmente sul marciapiede di una strada o nell'atrio di una stazione ferroviaria. Che cosa c'entra questo con la parola "sicurezza" che accompagna il cosiddetto decreto Salvini? Da chi siamo minacciati? Da queste persone disperate che nei prossimi giorni finiranno con ogni probabilità nel racket dello sfruttamento e dell'illegalità? Queste persone non hanno posti in cui andare se non le stazioni ferroviarie, i nostri parchi e i nostri portici dove è possibile trovare un riparo di fortuna, non hanno di che mangiare e di che vestirsi se non delle mense e degli aiuti dati dagli enti di beneficenza. Il rischio Vita, cioè di non avere la possibilità di poter sopravvivere è una realtà concreta, e questo è un fatto. Un fatto che non si può apostrofare con slogan inutili, pronunciati da chi un tetto e un lavoro lo ha. Quante persone, donne con bambini, famiglie con minori, persone vulnerabili sono in carico alla Prefettura di Vicenza? Diverse decine di persone, che da un giorno all'altro non saprebbero dove andare, che cosa fare. La soluzione sarebbe anche qui quella di portarli alla Stazione dei treni o degli autobus? E dove vanno, se non provare a trovare rifugi di fortuna nei nostri parchi, nei portici della Città, negli androni delle Chiese in case disabitate e pericolanti abbandonate?

Ci appelliamo dunque affinché tali fatti non avvengano anche nella nostra Città, considerato che sul decreto stesso pende da più parti la richiesta di riesame per incostituzionalità. Non è umano quello che sta succedendo in queste ore e chi ignora questa realtà, ignora il proprio Paese.

SOTTOSCRITTO DA:

1. M.E.I.C. VICENZA

2. ASSOCIAZIONE PRESENZA DONNA

3. CENTRO CULTURALE SAN PAOLO

4. PAX CHRISTI VICENZA

5. ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII

6. MPPU FOCOLARI VICENZA

7. NON DALLA GUERRA

8. INCURSIONI DI PACE - RETE PROGETTO PACE VICENZA

9. PARI PASSO COOPERATIVA SOCIALE

10. GRUPPO SCOUT VI11

11. AKAMORÀ TEATRO

12. ASSOCIAZIONE TI ACCOMPAGNO

13. ASSOCIAZIONE G.A.G.A. VICENZA

14. WELCOME REFUGEES VICENZA

15. BOCCIODROMO


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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