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Da Valle del Chiampo a Green Valley, il futuro della valle comincia da qui: Arzignano

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 30 Ottobre 2010 alle 14:52 | non commentabile

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Camera di Commercio - Legalità, cultura, rispetto dell'ambiente: il futuro della valle comincia da qui. Presentato il progetto di sviluppo economico e sociale del territorio ad Arzignano, oggi sabato 30 ottobre al Teatro Mattarello

Un grande sforzo comune per ‘alzare la testa', guardare avanti e delineare un futuro possibile: con questo spirito ha preso avvio ieri (sabato 30 ottobre) ad Arzignano il progetto ‘Da Valle del Chiampo a Green Valley', accolto da aziende, categorie economiche, pubbliche amministrazioni, istituzioni e cittadini come via d'uscita da una situazione di crisi economica, ma anche sociale, ambientale e d'immagine della vallata (foto Rezzara). 

Al Teatro Mattarello di Arzignano, cuore del distretto conciario, sono giunti Sindaci, imprenditori, associazioni, organizzazioni sindacali, tante persone che hanno deciso di dire ‘basta' e di reagire portando la loro testimonianza e il loro impegno per realizzare un sogno: fare della Valle del Chiampo un territorio dove è possibile conciliare ambiente ed attività produttive, riconversione industriale e innovazione, valorizzazione del territorio e riqualificazione delle risorse umane.

Punto di aggregazione di questo movimento nato spontaneamente come reazione ai tanti scandali e vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Valle, è la Camera di Commercio di Vicenza che ha colto questa domanda di sviluppo, sostenibilità, legalità e l'ha organizzata in un progetto complessivo di rilancio del territorio.

"Il progetto da Valle del Chiampo a Green Valley - ha detto Vittorio Mincato, Presidente della Camera di Commercio di Vicenza - ha avviato un confronto che ha coinvolto tutti gli attori del sistema e propone soluzioni alla crisi del distretto vicentino Montecchio-Arzignano. L'obiettivo è di rafforzare le attività che sono ancora competitive e di avviarne altre, nel quadro di una programmazione di recupero del territorio e delle dinamiche sociali per un ‘nuovo sogno' di sviluppo sostenibile. Oggi inizia un nuovo corso perché il progetto comincia da qui, dalle risposte vere che daremo ai problemi e dagli stimoli che sapremo concretamente cogliere".

La Valle del Chiampo ha risentito dello shock causato dal forte calo della domanda internazionale che ha coinvolto tutto il settore manifatturiero, provocando una forte diminuzione delle esportazioni, pari nel 2009 al 26,1% nella provincia di Vicenza. La Valle non è solo concia ma anche metallurgia, meccanica ed elettromeccanica, ma i problemi della concia hanno avuto un effetto amplificato sull'intero territorio. Il dato più preoccupante è la perdita di popolazione nella fascia compresa tra i 24 e i 35 anni: il territorio che ha accolto fino ad oggi notevoli flussi di immigrazione, corre il pericolo opposto.

Nella Valle del Chiampo esistono però anche risorse e opportunità da valorizzare: la presenza di un tessuto economico vivace e articolato, l'esistenza di realtà imprenditoriali dinamiche, che possono assumere un ruolo di guida nello sviluppo della Valle, una cultura artigiana attiva, dinamica, flessibile, competenze e ‘saperi' diffusi. Soprattutto la volontà condivisa di riscossa da parte delle forze sane e vitali dell'economia.
Il progetto green valley definisce il punto di arrivo condiviso di un percorso che ha come orizzonte temporale il 2020: l'orientamento della Valle del Chiampo verso la green economy, grazie ad interventi a sostegno della parte sana della struttura produttiva, azioni volte a favorire la nascita e lo sviluppo in ambiti innovativi della produzione e dei servizi, azioni di sistema legate alle tecnologie, alle infrastrutture, alla riqualificazione geo-ambientale e all'attrazione degli investimenti.
Sono 7 i progetti operativi già individuati: la nascita di una filiera green ad alto contenuto tecnologico nel campo delle energie rinnovabili (FIAMM SPA), lo sviluppo della ricerca di frontiera nel settore della biotecnologie (ILSA SPA) e dei sottoprodotti della concia (SICIT 2000 SPA), l'organizzazione già dal 2011 di manifestazioni fieristiche per dare al settore della concia e a quello delle energie rinnovabili una vetrina qualificata sul mercato internazionale (FIERA DI VICENZA SPA).
A questi si aggiungono i percorsi formativi rivolti alla managerializzazione di imprenditori e giovani ad alto potenziale e alla riqualificazione tecnico-professionale (CUOA, FONDAZIONE GIACOMO RUMOR-CENTRO PRODUTTIVITA' VENETO) e gli interventi per dotare l'area di infrastrutture per la connettività broadband, favorendo l'accesso delle imprese ai servizi di telecomunicazione più avanzati (TELECOM).
Il piano di intervento prevede inoltre la possibilità di finanziare i progetti sulla base di specifici business plan con il supporto e il coinvolgimento delle principali banche presenti sul territorio. In questo ambito avrà un ruolo FUTURA INNOVAZIONE SPA (partecipata dalla Camera di Commercio di Vicenza e da altri soggetti del terziario) per operazioni di private equity nelle PMI vicentine.
La Valle del Chiampo ha di fronte un altro impegno sfidante, la riqualificazione ambientale del territorio, un tema al quale il progetto green valley riserva grande attenzione, grazie al contributo di approfondimento di ASA STUDIO ALBANESE che ha svolto un'articolata analisi del paesaggio ‘comunicante'. La trasformazione prodotta dalla globalizzazione e dalla new economy ha portato al centro dell'attenzione l'importanza delle idee rispetto agli oggetti. Produrre idee è molto più fruttuoso che produrre cose: è la nuova frontiera della creatività. Oggi è un dato di fatto che le grandi trasformazioni e riqualificazioni di bacini produttivi avvengono nel nome della cultura e delle idee: il recupero e la riattivazione di territori in crisi può avvenire solo se si investe in cultura, conoscenza, creatività, ricerca, interconnessioni.
La città (e il territorio) comunicante si fonda sugli effetti positivi della comunicazione, della ricerca e della cultura, di un modello di gestione software: leggero, fluido, sempre in aggiornamento. Portando al centro tutto ciò che era considerato secondario all'economia, (la condivisione, la comunicazione, la ricerca, la cultura, la creatività, la consapevolezza, l'ecologia, l'interconnessione, l'arte, il paesaggio, la contemporaneità, l'internazionalità, la felicità a basso costo) la città comunicante immagina un nuovo modello di sviluppo per il territorio della Valle del Chiampo.
Per info: www.chiampovalley.it






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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