Lettori in diretta | Quotidiano | Categorie: Politica

Da Raimondo solidarietà a chi lavora in AIM: i sindacati siano autonomi dal potere politico

Di Citizen Writers Domenica 30 Novembre 2014 alle 12:49 | 0 commenti

ArticleImage

Giuliano Raimondo, ex segretario generale provinciale della Federazione Nazionale Lavoratori Energia CGIL e ex Coordinatore Servizi Pubblici Locali CGIL Vicenza, esprime in una sua lettera, che pubblichiamo di seguito, solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti del Gruppo AIM, «confinati in una situazione che espone a un futuro incerto. È urgente ritornare a fare la voce grossa e dare la sveglia per rimuovere chi tarpa le ali anche al Gruppo berico».

Secondo il sindacalista vicentino, formalmente in pensione ma sempre più attivo dialetticamente anche con la sua polemica con "eltamiso", le Confederazioni sindacali vicentine dovrebbero fare «uno forzo propositivo concreto, chiaramente "autonomo" dal potere politico-economico, verso quel cambiamento che le comunità degli utenti consumatori di servizi pubblici rivendicano. Lo testimoniano anche i risultati dei Referendum nazionali, partecipati da ben 27 miloni di Cittadini, i quali hanno votato affinché l'acqua, e non solo, sia svincolata dalle logiche di mercato».


Egregio Direttore

Esprimo convinta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti del Gruppo AIM, "confinati" in una situazione che espone sempre più verso un futuro pieno di incognite, le quali, con l'aria che tira, possono minacciare anche il posto di lavoro a tempo indeterminato.

Credo che occorra ritornare a fare la voce grossa e riscoprire il gusto della lotta -prima che sia troppo tardi, verso obiettivi nobili perché, i diritti acquisiti per sempre non sono mai esistiti, ne esisteranno!

Il comune di Vicenza ha deliberato l'uscita del sistema di gestione in house per aprire al mercato, ma senza un progetto concreto di medio lungo termine per il Gruppo berico (pure il "contenzioso" AIM Comune di Vicenza, in tema di conferimento diretto di opere a Valore Città-AMCPS, rispetto a gare, ne è
conferma)

Il Gruppo è tuttora privo di un piano industriale che si possa definire tale, mentre, al suo interno sembra procedere alla giornata, tra problemi vecchi e nuovi.

A fronte della crisi che coinvolge tutto e tutti, le Confederazioni sindacali vicentine sono in evidente ritardo, rispetto a quello che sta succedendo sul campo dei servizi pubblici locali in Provincia; sembrano prive di concreta strategia e di progetti condivisi con i lavoratori. Altro che richiamarsi, come sovente si sente dire, a una generica partecipazione, come se dalla sera alla mattina si sia diventati tutti "come i tedeschi"!

Sembra che le Confederazioni sindacali vicentine non abbiano preso con la dovuta attenzione, l'indirizzo del presidente Renzi il quale vuol ridurre a 1.000 da circa 8.000, le ex municipalizzate, considerato che si sente parlare quasi solo di AIM. Non è bastato forse, quel «ma dove eravate fino al giorno del mio arrivo a Palazzo Chigi?», pronunciato con un valore di decibel che rasenta i limiti di legge?

Cosa aspettano ancora le Confederazioni Sindacali vicentine, cofirmatarie del Protocollo del 15 aprile 2013 con il Sindaco Variati, a chiedere l'incontro con lo stesso (non ridotto ai soli tre segretari generali!) al fine di esperire i previsti confronti, considerato: che per la gara per la distribuzione del gas nell'atem Vicenza 1 le procedure sono avviate da tempo, che Valore Città-AMCPS sta per iscriversi alla cassa edile; che occorre unificare nella Servizi a Rete del Gruppo, le attività "elettriche" e del riscaldamento ora gestite da Valore Città-AMCPS per contenere costi comprimibili; che AIM ha in animo di cambiare il contratto collettivo nazionale di lavoro a oltre 100 dipendenti di Valore Città-AMCPS; che la Sit sta morendo per la costante perdita di Comuni da servire; che AIM spa intende appaltare la gestione delle paghe per i circa 1.000 dipendenti delle Controllate del gruppo; che urgono più investimenti per rinnovare impianti e reti di distribuzione e per chiarire: dove sta andando verso Acque Vicentine; quale approdo definitivo per la neonata "Rete Ambiente Veneto" e per capire i riflessi sul futuro lavorativo delle lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle controllate dal gruppo AIM?

In tal scenario i dipendenti del Gruppo (AIM mobilità, AIM spa, Servizi a Rete, AIM Energy) per non subire ulteriormente, sembrano iniziare a "muovere" con le loro Federazioni Sindacali di categoria, mentre è iniziata la mobilitazione che non esclude lo sciopero in AIM Mobilità. Sciopero per non subire le scelte di una direzione generale che sembra non saper far altro che gestire se stessa, come le vicende devianti e dilatorie sul Premio di Risultato confermano.
"Quella direzione generale è li da troppe stagioni amministrative!".
Stagioni che hanno lasciato tante ombre e insoddisfatti interrogativi!"

Ma quel cambiare verso che ad ogni piè sospinto pronuncia sino alla noia il presidente del Consiglio Renzi, perché non si applica per AIM? "Spazio ai cervelli", scrive un noto concittadino, intendendo, credo, come innovazione e opportunità per il ricambio, e per dare lavoro anche a giovani talenti.

Io credo che occorra andare al concreto, ossia andare otre le enunciazioni delle solite conferenze stampa, perché, come prevedibile, nonostante le difficoltà del Gruppo berico, si è di fronte alle "incognite" del decreto Salva Italia, del Documento di Programmazione Finanziaria, mentre è in arrivo il cosiddetto Jobs Act, con tutto quel che indurrà sul piano del lavoro o più precisamente nei rapporti di lavoro, in particolare negli enti e nelle ex municipalizzate.

Quante sono, nel vicentino gli enti e le ex municipalizzate, dal momento che le Confederazioni sindacali vicentine, sembrano interessarsi "pochetto" e solo per il Gruppo AIM? Esistono progetti o più precisamente, un progetto delle Confederazioni sindacali vicentine, presentato al Sindaco di Vicenza ora Presidente della Provincia? Intendo un progetto condiviso con le centinaia di lavoratori che negli enti e ex municipalizzate vi operano.

Non hanno niente da dire le Confederazioni sindacali vicentine, in merito alla decisione della Camera che ha "cancellato il diritto all'acqua e benedice i distacchi idrici", considerato che il Senato può modificare la decisione in modo che per esempio all'utente moroso venga almeno garantita la fornitura giornaliera essenziale, ossia 50 litri per persona? E considerato come, in Italia, è in vertiginoso aumento il numero di persone e famiglie nella povertà, le quali hanno il diritto anche all'acqua bene comuine per vivere civilmente!

Alle Confederazioni sindacali vicentine, per esempio: va bene l'indirizzo del Governo Renzi che nel lavorare per le privatizzazioni cerca di dimostrare che l'acqua non è un diritto ma una merce come le altre?


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network