Crimi e Cappelletti portavoce del M5S... contro la corruzione: al centro Maltauro e la cena di Moretti. A margine un episodio da censura di un tale microfonato
Lunedi 19 Maggio 2014 alle 12:48 | 0 commenti
Puntuali loro, i senatori Vito Crimi ed Enrico Cappelletti, ma anche loro ormai sulla via della "omologazione" nell'attendere i media di quelli che chiamano poteri contro la cui disinformazione e la cui parzialità dicono di combattere ma senza le cui telecamere fanno attendere i colleghi prima di iniziare la loro conferenza di denuncia della corruzione in Italia e, ohimè, a Vicenza (VicenzaPiùTv pubblicherà on demand e trasmetterà in streaming su www.vicenzapiu.tv l'intera conferenza, senza tagli...)
Tornando all'obbligata attesa, che fa il pari con quella delle istituzioni pubbliche locali, passi che chi stavolta scrive è anche l'editore di se stesso e che, quindi, dispone del suo tempo con maggior fatica ma con totale indipendenza da capi che non ha, ma i giovani altri corrispondenti dei tre quotidiani locali oggi presenti non è che guadagnino così tanto da "crogiolarsi" nell'attesa delle telecamere, odiate ma idolatrate da Grillo & c., magari perdendo la possibilità di poter fare un altro pezzo per qualche "dollaro in più".
Direte che un ritardo "accademico" è possibile. Certo ma speravamo che almeno i grillini non si flettessero alle abitudini locali e che, per carità , concedessero ai colleghi delle tv storiche tutto il tempo voluto e dovuto, ma dopo aver iniziato l'incontro in tempi accettabili.
E non conformisti, come poi non conformisti, lo diciamo con altrettanta chiarezza, sono stati i rilievi di Cappelletti e di Crimi alla inopportunità della partecipazione alla famosa cena da noi rivelata e organizzata, lui ci assicura "personalmente", da Gianfranco Simonetto, presidente della Maltauro, proprio nel giorno dell'arresto dell'ora ex Ad del gruppo, Enrico Maltauro.
Argomento iniziale questo e al centro dei vari punti che vengono affrontati mentre scriviamo dai due portavoce del M5S contro la corruzione, ma su cui ben poco abbiamo visto e letto meno di quanto noi ritenessimo giusto qui in questa vecchia, grande terra dei silenzi.
Diversi per gli accenti delle voci di chi in questi casi invece non parla (e non scrive) ma simili a quei silenzi (e coperture) che siamo abituati a bollare, nella invece lontana e più facilmente condannabile Sicilia, come esecrabile omertà .
P.s. A fine conferenza, per onore di cronaca e rispetto di chi legge, vede e sente, una persona e un collega di Tva, usando due termini che associamo ora con maggiore fatica a tale Andrea Ceroni, ha interrotto la sequenza di domande e risposte per fare, lui che abbiamo dovuto attendere all'inizio, la sua, legittima, intervista.
Non avendo nella sua boria tipica neanche ascoltato chi scrive, che aveva invitato autonomamente, come registrato dal nostro video, il senatore Vito Crimi a lasciar rispondere il collega Cappelletti e a concedersi al microfono del tale di cui sopra, mi accusava di fare troppe domande (in Sicilia è... tipico di chi non vuole annotare le risposte) e addirittura di rispondermi (w il video che pubblicheremo per la parte di competenza dopo averlo inviato a chi di dovere) mi appellava dell'epiteto "maleducato".Â
Potrei offendermi se a pronunciare il qualificativo fosse stato almeno un tale che fosse in grado di sapere cosa vuol dire  in origine "maleducato" (chi non ha ricevuto una buona educazione, ndr) ma così sembrerebbe non essere perchė non penso che il possessore di un microfono vicentino abbia mai conosciuto i miei posdibili educatori.
E chi parla senza verifica delle fonti, questo è  un caso esemplare, non dovrebbe chiamarsi "giornalista".
Porrò la domanda, se ne avrò tempo e non per me ma per i lettori e i telespettatori, all'Ordine dei Giornalisti.
Intanto faccio il mio lavoro. Da indipendente.
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