Quotidiano | Categorie: Fatti

Colpi di pistola contro la casa di Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza durante il caso BPVi: "attacco a tutta la categoria"

Di Edoardo Andrein Lunedi 16 Luglio 2018 alle 12:04 | 0 commenti

ArticleImage

(in aggiornamento continuo con tutte le reazioni politiche) 

Quei cinque colpi di pistola, tre dei quali hanno raggiunto la camera da letto dei figli, contro la casa di Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza, che ha guidato per oltre 6 anni, anche durante il controverso ultimo periodo della Banca Popolare di Vicenza. Ora è impegnato nell’ufficio centrale del Gazzettino. Subito è arrivata la condanna di Fnsi, Sindacato e Ordine giornalisti del Veneto e CdR del Gazzettino che "si stringono attorno al collega e alla sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare al più presto possibile i responsabili". 

"Nella notte ha subito un attentato vile e inquietante, dalla gravità inaudita - scrivono i colleghi giornalisti ai quali si associa anche VicenzaPiù - un attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta ma anche a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione".

Anche il presidente del Veneto Luca Zaia, con una nota, ha espresso subito solidarietà:

“E’ un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia”. 

“Mi auguro – conclude Zaia - che i responsabili siamo presto identificati ed assicurati alla Giustizia. Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni della Regione del Veneto”. 
Mentre Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale ha detto: 
“Ario Gervasutti non è uomo che si lasci intimidire e la sua vita professionale, l’impegno di giornalista,  lo testimoniano. Ciò non di meno, nessuno può sottovalutare quanto accaduto e la gravità dell’attentato di questa notte. Personale solidarietà ad Ario Gervasutti e ai suoi familiari e sono certo di interpretare il pensiero di tutta l’assemblea legislativa veneta nel condannare senza tentennamenti quanto accaduto, auspicando che si faccia chiarezza al più presto individuando i protagonisti di questa vicenda inaccettabile,  che sembra rievocare i fantasmi del passato. Come nel passato, tuttavia, dobbiamo far quadrato contro ogni provocazione e intimidazione, rifiutando strumentalizzazioni meschine che sono da condannare senza tentennamenti: la solidarietà ad Ario Gervasutti, ai suoi familiari, a tutti i giornalisti del Gazzettino come della altre testate venete oggi, davanti ai proiettili sparati contro la casa del giornalista, testimonia l’impegno democratico di chi è impegnato nelle Istituzioni contro ogni forma di violenza e prevaricazione e la decisa presa di posizione di noi tutti in difesa della libertà di espressione. La Costituzione ci spiega che ‘la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’ implicitamente riconoscendo che i giornalisti  non possono essere vittime di intimidazioni, minacce, soprusi: quando ciò accade siamo davanti a una malattia degenerativa che va immediatamente bloccata. Proprio il richiamo alla  Carta Costituzionale spiega l’enorme gravità di quanto è accaduto e giustifica, al di là della stima personale, il pieno sostegno e la vicinanza ad Ario Gervasutti e ai suoi familiari”. 
Sono poi arrivati i messaggi dei partiti politici.
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso: "Quello che è successo all'ex direttore del Giornale di Vicenza è evidentemente un fatto molto grave. Attendiamo che la Polizia e la giustizia facciano il loro corso. Esprimo pieno solidarietà a Gervasutti e alla sua famiglia. Atti come questo non dovrebbero mai accadere". 
Mentre il Movimento 5 Stelle del Veneto "esprime la propria solidarietà nei confronti del giornalista Ario Gervasutti, che questa notte è stato oggetto di un grave atto intimidatorio. La magistratura chiarirà cosa è successo e quali sono i motivi di questo indegno attacco all'abitazione di un esponente della stampa veneta, nel frattempo il Movimento 5 Stelle è vicino al giornalista e alla sua famiglia".
“Massima solidarietà al giornalista Ario Gervasutti de Il Gazzettino e alla sua famiglia vittime nella notte di un grave fatto intimidatorio” - così Sergio Berlato e Massimiliano Barison del gruppo Fratelli d’Italia Mcr del Consiglio regionale del Veneto - Speriamo che i responsabili vengano individuati al più presto ed assicurati alla Giustizia” hanno ribadito i due esponenti della maggioranza". 
Ai quali si aggiungono anche  i deputati veneti di Fratelli d'Italia Maria Cristina Caretta, Luca De Carlo e Ciro Maschio: "Fratelli d'Italia esprime la sua sincera solidarietà al giornalista del Gazzettino, Ario Gervasutti, vittima nella notte di un gravissimo episodio di intimidazione. Episodi del genere non possono restare impuniti e ci auguriamo che i responsabili vengano quanto prima assicurati alla giustizia. Il ruolo della stampa e' fondamentale per la democrazia e Fratelli d'Italia e' sempre per la liberta' di stampa". 
Poi Forza Italia: "Il Coordinamento regionale del Veneto, congiuntamente a tutti i Deputati e Senatori di Forza Italia, esprimono vicinanza e solidarietà ad Ario Gervasutti, capo redattore del Gazzettino, dopo quanto successo la notte scorsa. Un sistema veramente democratico non può rinunciare ad una vera libertà di stampa baluardo imprescindibile contro le sopraffazioni. Ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano a fare luce rapidamente sulla vicenda, affinché Gervasutti e la sua famiglia possano riacquistare la tranquillità". 

Le affermazioni del Gruppo consiliare del Partito Democratico veneto: “Piena solidarietà e vicinanza ad Ario Gervasutti e ai suoi familiari per il vile attacco intimidatorio subito questa notte. È un episodio gravissimo, che non va assolutamente sottovalutato e sul quale ci auguriamo venga fatta al più presto la massima chiarezza, individuando i responsabili. Il ruolo della Stampa, libera, è fondamentale in una democrazia e va difeso: un gesto del genere, che ci riporta a tempi bui per il nostro Paese, è un inquietante attacco all’intera categoria”. “Esprimiamo solidarietà al giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti – conclude la nota del Partito Democratico -  vittima di un attentato nella notte a Padova, con cinque colpi di pistola sparati contro la sua abitazione”. 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network