Codacons Veneto, il punto sul convegno del 27 maggio riguardante la banche venete
Mercoledi 7 Giugno 2017 alle 09:39 | 0 commenti
L'incontro di sabato 27 maggio a Marghera, organizzato da Codacons Veneto, come ci scrive nella nota che pubblichiamo, ha visto la partecipazione del prof. Urbani, molto interessante la sua relazione sulle responsabilità in questa vicenda e sulle prospettive per una maggiore tutela del risparmio. Tutti ne hanno apprezzato la semplicità di esposizione e gli spunti di riflessione. Importante la presenza del Sen. Giorgio Tonini, presidente della Commissione Bilancio. Nelle sue considerazioni abbiamo apprezzato la sollecitazione a cercare un impegno comune. Siamo certi che avremo un'altra persona autorevole a Roma che ha ben compreso (grazie ad alcuni interventi dei partecipanti) la gravità del dramma sociale che si sta consumando.
La sen. Laura Puppato, già sindaca di Montebelluna, ha testimoniato l'impegno per risarcire il risparmio tradito.
Il consigliere regionale Alessandro Montagnoli ha portato il saluto del Presidente della Giunta Zaia richiamando quanto fatto dalla Regione.
Precisazioni
1) Le due banche non possono fallire Il fattore decisivo è il tempo! e la pressione sul Governo
Ogni giorno titoli da infarto sul futuro delle due banche e spesso affermazioni incoscienti come quelle di Passera. Nessuno spiega che oltre al dramma occupazionale e dei risparmiatori, scatta l'obbligo di rientro di chi ha conto corrente in rosso...una catastrofe!!!
In ogni caso restano le responsabilità di Bankitalia, Consob, società di revisione; il fallimento complicherebbe, ma non fa venir meno le prospettive di un concreto risarcimento dei risparmiatori.
La stessa relazione del Governatore Visco ammette di fatto alcune responsabilità e manifesta attenzione ai risparmiatori traditi (probabilmente lo fa per interesse...se saltano le banche passano in prima linea le sue responsabilità .
Mps, accordo di massima tra Padoan e Vestager su aumento precauzionale
E' stato raggiunto un accordo di principio tra il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan, e la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager che permette l'avvio della ricapitalizzazione precauzionale della banca in linea con le regole europee.
2) Non chiudere il conto presso le due banche.
Non c'è rischio per i soldi in conto corrente (sino a 100 mila euro per singolo intestatario), né si deve temere, in caso di fallimento, si debba aspettare per riaverli indietro. Abbondonare ora la barca si rischia di tagliarsi...per fare dispetto alla moglie..
3) Pessime le uscite (Presidente Zaia) che disincentivano l'impegno dei veneti a mettere in piedi una cordata da denaro privato per agganciare l'intervento pubblico Condivido questa volta le affermazioni dell'imprenditore Zago di darsi da fare. E' vergognoso che l'imprenditoria veneta, dopo aver tenuto cordone a Consoli e Zonin (con buon tornaconto di fidi non proprio ortodossi!) ora si chiami fuori. Se si crede nel ruolo strategico della banca del territorio e non ci attiviamo per salvarla, poi non ci lamentiamo dei veneti vittime...né cerchiamo alibi nei referendum.
Si sta giocando una partita decisiva per il Veneto sulla quale questa classe dirigenti si gioca anche il proprio futuro.
4) Pessime le affermazioni di chi sollecita la good bank (una nuova banca che parte senza debiti....e con capitali freschi ...pubblici?). Così certo si sostiene il credito necessario per le imprese del territorio, ma si abbandonano i risparmiatori, la bad bank (la vecchia banca con tutti i debiti) non sarebbe in grado di risarcire nemmeno un euro.
a) Ricordo che le due banche hanno attivato una linea speciale di assistenza per i casi più gravi. Chi ritiene di poter accedere rappresenti la sua situazione alla filiale...e se necessario chieda al nostro incaricato dott. Fumai.
b) Le ultime multe a Veneto Banca, simmetriche a quelle di Popolare Vicenza, confermano la responsabilità dei vertici e i comportamenti a danno dei risparmiatori...in calendario ci sono molte cause prossima alla sentenza...
c) Quanto successo alla Procura di Vicenza, litigio tra magistrati, trasferimento di parte delle indagini a Milano, sono motivo di grave sfiducia: la prescrizione si avvicina.
d) Ciò non danneggia le azioni risarcitorie, ma deprime chi vuole credere che giustizia sarà fatta.
e) 8 giungo ore 20,30 a Nervesa della Battaglia (Tv) incontro presso la sala Municipale
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