Chi crede che il problema sia il Cavaliere ...
Lunedi 8 Agosto 2011 alle 21:30 | 0 commenti
 
				
		
Riceviamo su [email protected] da Luc Thibault, Delegato USB Greta Alto Vicentino, e pubblichiamo.
Avete notato la rapidità con cui sono state varate le misure anticrisi del governo nella loro prima versione (che poi è stata modificata anticipandone per ben due volte, nei giorni successivi, i tempi)?
E vi siete accorti che tale rapidità e' dovuta al fatto che le opposizioni, per "senso di responsabilità", hanno evitato, pur votando contro, e riservandosi a parole di dare battaglia in parlamento, di presentare emendamenti? Vi siete accordi che Napolitano ha firmato senza dire "bah"?
E vi siete accorti che il più tiepido ed esitante nell'invocare nuove e  più consistenti manovre è proprio il Berlusca, e che viceversa i  sostenitori del "non si è fatto abbastanza" sono proprio le opposizioni e  i giornali nemici di Berlusconi, che, infarcendo si capisce il tutto  con la scusa che le misure sono inique e a senso unico, il che è  assolutamente vero, accusano il governo di essere imbelle?
Preparatevi.  Saranno lacrime e sangue. Non è Berlusconi ad essere commissariato  dalla BCE, ovverossia dai poteri finanziari mondiali, a cui interessa  solo che si continuino a versare loro gli interessi sul debito, alla  faccia della sanità, della previdenza, degli stipendi, dei posti di  lavoro, della precarietà. Sono tutte le forze politiche italiane ad  esserlo e, da sempre, le opposizioni più di tutte: l'europeismo e l'euro  ne sono infatti il dogma assoluto, che Berlusconi e la Lega avevano  tentato di mettere in discussione, ma in modo troppo pavido, mentre ora  hanno definitivamente calato i pantaloni mostrando le terga. Gli squali  della finanza mondiale si preparano a fare un solo boccone dell'Italia:  cessioni dei gioielli statali e privati, libertà di licenziare, taglio  radicale delle pensioni di anzianità (con azzeramento per tutti del  sistema retributivo), innalzamento di quelle di vecchiaia, tagli alle  pensioni di reversibilità, tagli a stipendi, fine dei contratti.
Da  ora in avanti, chiunque sia al governo, e tanto più se saranno le  opposizioni (a limitare l'intervento sulle pensioni, in occasione della  manovra ancora fresca di stampa sulla G.U. e giù sorpassata, era stata  proprio la Lega), sarà guerra, e ci vorranno anni prima che si possa  fare un bilancio delle vittime rimaste sul campo di battaglia.
Quelli  che credevano che Berlusconi fosse il male assoluto e che indebolendolo  o mandandolo a casa le cose sarebbero cambiate in meglio,o ancora lo  credono, sono serviti: cambieranno in meglio per i banchieri usurai del  mondo, in meglio per i gruppi che verranno a fare shopping di aziende in  Italia, in meglio per gli imprenditori che si libereranno dei pochi  lacci rimasti nel mercato del lavoro. In meglio per il crimine  organizzato, l'economia in nero e gli evasori che, nella formula "tutto  permesso ciò che non è vietato, troveranno nuova linfa.
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