Caso Quero, Bulgarini: "Un amico 'un po' mona' ma ha fatto un buon lavoro"
Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 18:35 | 1 commenti
Matteo Quero oggi scotta, è l'uomo del peccato che ha messo in imbarazzo l'Amministrazione Variati e la dirigenza Aim. Il sindaco, che in passato lo aveva difeso, ha chiesto e ottenuto la sua testa. La politica, però, non è tutto anche per chi di politica ci vive. Ecco perché il vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci, ha voluto dividere l'uomo dal dirigente, con una lunga riflessione sulla sua pagina Facebook: "Voglio dire alcune cose, anche se poco "convenienti", su Matteo Quero e sulla vicenda che lo sta travolgendo (beccato a dicembre in Germania con marijuana che aveva comprato in Olanda, si è fatto 24 ore di galera tedesca e ha pensato bene di non dire niente a nessuno finché la cosa non è venuta fuori oggi sul GdV). La prima è che Matteo è un amico, e lo ribadisco e rivendico in queste ore in cui cade in disgrazia (non per la prima volta, perché questo mio amico, lo dico con affetto, è un po' mona).
È una delle persone più generose, disponibili, vitali che abbia conosciuto. E credo abbia fatto, in questi anni, un ottimo lavoro nel rianimare un'azienda pubblica (AMCPS) che era in grave crisi e oggi non lo è più.
La seconda cosa è che il sindaco Variati ha fatto benissimo a pretendere la sua revoca, perché Matteo ha tradito la fiducia politica e personale di noi tutti non solo violando una legge ma anche evitando di dircelo. Certo, il suo non è un reato contro il patrimonio o contro la collettività vicentina: ma quando sei un amministratore pubblico devi assoggettarti a standard particolarmente elevati, e accettare lo scrutinio pubblico anche sulle tue scelte personali. Soprattutto, trovo stupido che non sia stato lui a raccontare quanto era accaduto e a dimettersi da solo, due mesi fa.
La terza cosa è che, anche se sono molto deluso (politicamente e personalmente) da questo episodio, continuerò a volergli bene e a considerarlo un amico. Vogliamo bene alle persone non per la loro perfezione ma per la loro unicità : e sono le fragilità e le debolezze a renderci preziosi.
Questo volevo dire, in una giornata molto, molto, molto amara.
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