BPVi verso l'azione di responsabilità, Veneto Banca rinvia l'aumento di capitale
Martedi 10 Maggio 2016 alle 08:18 | 0 commenti
Nel giorno dell’ennesima debacle in Borsa per i principali gruppi bancari, Veneto Banca decide di prendere tempo sull’aumento di capitale e la Vicenza si avvia a stringere sull’attesa azione di responsabilità contro la precedente gestione targata Zonin-Sorato. E così alla vigilia dei Cda di diversi gruppi chiamati ad approvare i conti, tra cui le due promesse spose Bpm (-7%) e Banco Popolare (-8,7%), che dovrà dare il via libera anche ai dettagli dell’aumento di capitale, resta alta l’attenzione sulle venete sorvegliate speciali della Bce. Proprio sul fronte di Montebelluna, si è appreso, la banca e il consorzio di garanzia hanno deciso di far slittare alla prossima settimana il lancio dell’operazione da un miliardo finalizzata alla quotazione di Veneto Banca in Piazza Affari.
La decisione è legata al ribaltone in assemblea per la nomina dei vertici che hanno bisogno di più tempo per informarsi su tutti i dossier aperti. Per questo le attività di pre-marketing per l’aumento, previste per giovedì, sono state posticipate alla prossima settimana per permettere al nuovo board presieduto da Stefano Ambrosini di rivedere anche il piano industriale del direttore generale Cristiano Carrus che sarà approvato dal Cda convocato lunedì prossimo. Ma intanto lo slittamento rischia di comprimere i tempi a disposizione della ricapitalizzazione, che va compiuta entro il 30 giugno. Entro giovedì poi la banca risponderà alla Consob sui termini di chi potrà sottoscrivere l’aumento, misura imposta dalla Commissione in seguito alle gravi irregolarità emerse dalle ispezioni. Sempre a giorni poi saranno riavviati i contatti con Francoforte.
A Vicenza, invece, l’attesa è tutta per il Cda di oggi (10 maggio, ndr) che darà mandato ai legali per l’azione responsabilità . Gli avvocati dovranno fornire tutte le valutazioni sui presupposti della causa ai danni degli ex amministratori e su cui dovrà esprimersi poi in assemblea il fondo Atlante. Intanto, dagli aggiornamenti Consob è emerso che Quaestio Sgr, a cui fa capo Atlante, con l’acquisizione del controllo di Bpvi, è diventata indirettamente anche il primo azionista di Cattolica (che tra l’altro con 40 milioni versati è tra i sottoscrittori di Atlante), con il 15% di Bpvi.
Da Il Corriere del Veneto
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