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Bpvi sotto attacco su Il Sole 24 Ore: Zigliotto si inalbera

Di Emma Reda Martedi 28 Ottobre 2014 alle 00:53 | 0 commenti

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E' polemica, anche locale, sulle pagelle alle banche della BCE e, per quelle che ci interessano più da vicino, sulle le diverse situazioni ufficializzate per Veneto Banca, alla fine molto meno problematica di quanto l'avessero dipinta Bankitalai e media locali, e per la Banca Popolare di Vicenza, anch'essa promossa ma solo dopo la decisione anticipata della cnversione in azioni di un bond da 253 milioni. Abbiamo cercato di riferire delle varie situazioni e dei chiaroscuri di entrambe anche con dati, per quanto possibile e per quanto a noi accessibile, oggettivi, ma pubblichiamo volentieri anche la nota seguente che aggiunge voci al dibattito.

Di Davide Pyriochos, da VeneziePost

«Se sei alto 1,40 puoi anche andare in giro coi trampoli, ma prima o poi qualcuno ti misura». L'autore del commento ha chiesto l'anonimato, ma la metafora si riferisce al risveglio piuttosto agitato della Banca Popolare di Vicenza il giorno successivo al comprehensive assessment, cioè alle pagelle e agli stress test della Bce. Perché è vero che Vicenza ha superato l'esame e non sarà chiamata a un ulteriore sforzo di ricapitalizzazione.

Si trova perciò in una situazione ben diversa da quella di Mps o di Carige che devono scongiurare il peggio. E tuttavia è indubbiamente finita nella "black list" delle banche che hanno evitato il cartellino rosso, solo perché Bankitalia ha conteggiato tutte le misure prese in extremis per evitare la bocciatura: non solo l'aumento di capitale del 2014, ma anche la conversione del bond da 253 milioni varata in tutta fretta in un cda straordinario convocato sabato scorso, a poche ore dalla divulgazione delle pagelle europee. Ma c'è di più: il maggior quotidiano finanziario nazionale, il Sole24Ore della Confindustria, ha pubblicato stamattina un'inchiesta di Claudio Gatti che non fa sconti di nessun tipo all'istituto di credito vicentino.

Perciò se la reazione ai test Bce per quanto riguarda le altre grandi banche, è stata misurata dai mercati e dalle pesanti vendite in Borsa che hanno colpito tutto il comparto a partire da Mps, per la non quotata Popolare di Vicenza è arrivata invece dalle colonne del Sole. Perché Gatti ha elencato anomalie di ogni tipo. A partire dalla testimonianza di Paolo Trentin, imprenditore di Schio che ha una ditta di imballaggi e spedizioni e che dichiara di aver ricevuto «ripetutamente» offerte da parte di Bpvi affinché acquistasse azioni, dopodiché, a seguito dei suoi rifiuti, gli sono stati «ridotti gli affidamenti». Fino alla querelle sul valore delle azioni stesse, con Gatti che chiede al professor Francesco Montemè della Bocconi - uno degli esperti che ha attribuito al titolo il valore di 62,5 euro - come sia possibile che la quotazione non sia stata svalutata alla luce di risultati inferiori alle attese, e in cambio riceve risposte piuttosto evasive. Ma se il valore del titolo resta un neo scoperto di tutte le popolari non quotate, più strano è invece che non siano stati svalutati gli avviamenti per 927,5 milioni sugli sportelli Ubi nelle province di Brescia e Bergamo acquisiti nel 2007: su operazioni come quelle tutte le banche hanno accusato pesanti ammortamenti (si pensi alle svalutazioni stellari iscritte a bilancio da Unicredit dopo lo shopping a Est, in Uzbekistan o Kazakistan), perché il mondo prima della crisi era ben diverso da quello di oggi. A ciò si aggiunga l'elenco dei legami tra Bpvi e Bankitalia, più un box in cui Gatti enumera quelli che a suo giudizio sono gli strani incroci, al limite del conflitto d'interessi, tra il Gianni Zonin banchiere e il Gianni Zonin imprenditore.

Un affondo in piena regola, insomma, a cui Bpvi non dà seguito, limitandosi a un rigido «no comment», ma a cui replica in maniera frontale il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto. «La parte in cui si accusa Gianni Zonin di asservire la banca agli interessi suoi personali - dice Zigliotto sensibilmente contrariato - è non solo di cattivo gusto, ma anche piena di errori. Quanto al resto: l'articolo non mi è piaciuto, dice cose totalmente opinabili e mi domando come mai, su nove banche italiane che hanno avuto difficoltà negli stress test, il Sole abbia pensato di dedicare articoli come questi soltanto a Vicenza. Se non sbaglio Genova, a differenza di Vicenza, è stata bocciata, ma a leggere il Sole di oggi sembra che lì vada tutto bene». Entrando nel merito, tutti gli attacchi sferrati da Gatti, per Zigliotto sono fuori bersaglio: «Che senso ha dare quello spazio a un correntista scontento che non voleva comprare le azioni? Sa quanti correntisti ha Bpvi? Sa quante banche - dice Zigliotto - chiedono ai clienti di comprare azioni? Solo quest'anno a me sono arrivate proposte dello stesso tipo da almeno dieci banche. E allora cosa facciamo: chiamo il Sole per scrivere altri dieci articoli?».

E sul valore delle azioni, il presidente degli industriali vicentini ribalta il ragionamento. «La Borsa è una cosa, chi sta fuori dalla Borsa segue altre regole, ma come si fa a stabilire chi dei due ha ragione? È forse normale che le banche italiane quotate abbiano valori ridicoli rispetto alle loro concorrenti europee? È giusto così? Secondo me no». Sugli sportelli Ubi: «In questi anni di crisi - dice Zigliotto - caricare i bilanci con ulteriori ammortamenti è una scelta virtuosa? Non è forse meglio sostenere il territorio ed erogare credito?». E ancora, sul bond convertendo: per Zigliotto è inspiegabile il clamore suscitato sulla stampa dal cda di sabato: «In quella circostanza si è solo aggiunta la parola "irrevocabile" a una conversione obbligazionaria che era già stata decisa. Per i consiglieri del cda non c'è stato nulla d'impressionante in questa scelta, invece per i giornali italiani sembra una cosa clamorosa».

Perché secondo l'industriale Berico, in questa vicenda emerge l'autolesionismo tipico del Paese: «Le banche italiane hanno fatto ricorso ai Tremonti-bond per 5 miliardi. Quelle tedesche hanno chiesto strumenti analoghi - rammenta - per 250 miliardi. Oggi che al sistema italiano mancano in tutto 3 miliardi per superare gli stress test, credo che quei 250 ci avrebbero fatto comodo, o sbaglio?». E in generale è la logica stessa degli stress test che a suo giudizio è stata germano centrica: «Se la Grecia fa default ci rimettono le banche italiane che non hanno titoli greci, o quelle tedesche che ne sono piene? Perché questa ipotesi negli stress tedeschi non è rientrata?». Insomma, per Zigliotto anche in questa circostanza l'Italia si è mostrata fragile, e gli attacchi a Bpvi sono sospetti: «Mi sembra - conclude - che si voglia ripetere con Bpvi quello che abbiamo già visto un anno fa con Veneto Banca. Oggi si sputa su Vicenza perché si vuole metterla in difficoltà. Questa è la spiegazione che mi do davanti a critiche di questo tipo».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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