Bottene, opporsi ma non troppo:"Ma sui piani particolari il mio no sarà netto e deciso."
Sabato 30 Aprile 2011 alle 10:30 | 1 commenti
Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 212 in distribuzione e scaricabile in pdf da qui.
La consigliere no base si lamenta di essere ignorata dai giornali: "Non cerco l'effetto mediatico". Spiega la sua astensione su Pat e bilancio. E sulla protezione civile al Dal Molin: "E' una lobby d'interessi".
In consiglio comunale la maggioranza di centrosinistra spadroneggia, e la giunta ha più rogne al suo interno (l'incontenibile Cicero) che non da parte dell'opposizione. Già , l'opposizione. Ce n'è una anche alla sinistra di Variati ed è composta da un timido Silvano Sgreva (Italia dei Valori) e da Cinzia Bottene di Vicenza Libera-No Dal Molin.
Non pare che diate molto fastidio.
I media non parlano di me. Credo che il motivo sia non rendere pubbliche le posizioni scomode per l'amministrazione. Si sente la mancanza di voci diverse dai due poli, come la mia o di Silvano.
Tutta colpa dei giornali? Non è che voi non vi opponiate poi così tanto?
Io parlo per me, e posso dire che invece di attaccare sempre, cerco di stanare la maggioranza. Devo dire, comunque, che pressocchè tutte le mie proposte di delibere, come quelle su Agenda 21, il patto dei sindaci, i pacchetti ambientalisti, sono state approvate. Bisognerà vedere la fase attuativa, e lì finora questa giunta è una grande delusione. Molto spesso c'è una distanza totale fra il consiglio comunale, usato come un teatrino di grandi annunci, e l'amministrazione vera e propria.
Per andare sui giornali occorrerebbe una strategia più aggressiva, non trova?
Su alcune cose, come il testamento biologico, sì. Ma per mia scelta e per come sono fatta, sfrutto poco lo scoop mediatico. Il centrodestra, ad esempio, è spesso assente nelle commissioni, dove si svolge il lavoro vero e dove io presenzio sempre, però poi punta sulla polemica politica. Io no, anche se so che non paga. E' molto frustrante e a volte mi chiedo se è utile tutto il lavoro che faccio.
Su un atto politico fondamentale come il Pat si è astenuta, il che sembra suggerire una certa morbidezza. Sul bilancio era assente, come avrebbe votato, specialmente sull'emendamento a proposito del nuovo polo civico?
Mi sarei astenuta. Anche se non mi piace né il polo civico né l'arena degli eventi. In un momento come questo, dopo che c'è stato l'alluvione, si pensa a costruire. In commissione Territorio su mia richiesta è stato fatto uno studio con cinque professori ed è emerso che la causa principale dell'alluvione è stata la cementificazione. Non solo alla luce di queste conclusioni non si è rivisitato il Pat, ma si procede con ulteriori cementificazioni.
Mi scusi, ma allora perché non ha votato no sul Pat e non avrebbe votato no sul bilancio?
Perché non tutto nel Pat è da buttare, mi rendo conto delle difficoltà e di quanto è difficile far quadrare il bilancio di questi tempi. Sui piani particolari, comunque, il mio no sarà netto e deciso.
Non è che le sue astensioni siano la conseguenza del legame politico fra il sindaco e il Presidio, che aspetta il Parco della Pace?
Col Presidio c'è un legame fin dall'inizio, noi abbiamo appoggiato Variati. Ma noi non abbiamo chiesto nessuna posizione, nessun posto, siamo rimasti nella minoranza. Ora l'obbiettivo del movimento no-base è il parco nel lato est del Dal Molin.
E qui appoggiate in pieno Variati.
Sono molto d'accordo con la visione di Variati, che poi è dell'architetto tedesco che ha riconvertito l'ex aeroporto militare di Berlino senza mettere strutture ma lasciando l'area libera, verde.
Avrà comunque un costo.
Il costo maggiore sarà la bonifica, che vorrei ricordare che Costa aveva promesso sarebbe stata a carico degli Americani, invece dovremo pagarcela noi vicentini. I soldi comunque vanno presi dalla cifra di 10,5 milioni stanziata dal Cipe.
Prima c'era il cosiddetto comitato Sì Dal Molin, oggi c'è il comitato per la base della protezione civile. Quest'ultimo sostiene che il loro progetto non è incompatibile con il parco.
Premesso che l'intera area andava data alla città , almeno quella che resta va lasciata libera. La nuova sede di protezione civile nel Pat è prevista a Laghetto, e un'altra colata di cemento è una follia. Trovo bieco che personaggi che hanno o hanno avuto ruoli istituzionali strumentalizzino l'alluvione contro e non per la città . La loro motivazione sta solo nel fare lobby per certi interessi, e si sa bene come funzionano le cose con la protezione civile, basti pensare a Bortolaso. A proposito di quella parte del movimento contraria al parco perché sarebbe una resa, voglio sottolineare che siccome lì è demanio militare, se otteniamo il parco è pur sempre una conquista parziale.
Non proprio una vittoria, come è stato detto.
Io sono sempre stata molto più cauta. In ogni caso come cittadino nessuno mi ripagherà del danno della base.
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Perchè non presenta una mozione in cui si chiede che al posto dei militari nella base vengano messi i servizi della protezione civile? demagogia..forse. ma sicuramente un atto politico che farebbe chiarezza....altrimenti....si preferisce....la real politique.